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Ghiacciaio della Fradusta
Ghiacciaio della Fradusta | |
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Il ghiacciaio (luglio 2005): è già visibile la rottura in due parti del ghiacciaio, con quella più bassa non più alimentata e quindi destinata presto a scomparire | |
Stato | Italia |
Regione | Trentino-Alto Adige |
Provincia | Trento |
Catena | Alpi |
Coordinate | 46°15′06.57″N 11°52′21.4″E |
Tipo | Ghiacciaio montano |
Altitudine | 2 650−2 900 m s.l.m. |
Mappa di localizzazione | |
Il ghiacciaio della Fradusta è un ghiacciaio che scende nel versante nord della Fradusta (2.939 m s.l.m.), una delle principali vette delle Pale di San Martino, in provincia di Trento. A seguito del forte ritiro avvenuto nel corso del '900 e della conseguente penetrazione umana sull'Altopiano delle Pale a scopo principalmente venatorio ma anche pascolivo e militare, fu teatro di una lunga contesa territoriale inizialmente tra Regno d'Italia ed Impero Austroungarico in occasione della costruzione della strada militare italiana da Col di Pra all'attuale Rifugio Rosetta, e successivamente tra il comune bellunese di Taibon Agordino e il comune trentino di Tonadico, risoltasi con la definizione precisa dei confini durante gli anni '60 a favore della parte Trentina.
Caratteristiche
[modifica | modifica wikitesto]Fino agli ultimi anni del secolo scorso era un ghiacciaio dalla superficie ampia e aperta, delimitato da pareti rocciose soltanto per un breve tratto nel settore più a monte. La fronte era piuttosto larga e nel settore più a valle (quota 2.750 m) terminava a falesia in un piccolo lago proglaciale dalle dimensioni che cambiavano di anno in anno, con la presenza di notevoli morene frontali determinate sia dall'erodibilità delle rocce dolomitiche a contatto con i materiali di fondo, sia dalla scarsa inclinazione della superficie (11 gradi in media).[1] Il ghiacciaio, essendo alimentato esclusivamente da precipitazioni nevose dirette (divenute di anno in anno sempre più scarse) e subendo temperature estive sempre più elevate, ha finito col trovarsi a fine stagione costantemente privo di innevamento residuo e quindi di alimentazione[2], con un conseguente rapido ritiro.
In passato il ghiacciaio era considerato il più importante delle Pale ed era il secondo delle Dolomiti, per estensione, dopo il Ghiacciaio della Marmolada. La calda estate del 2003 ha portato alla suddivisione del ghiacciaio in due parti e dal 2018 alla totale scomparsa della parte inferiore. Il decremento di superficie e la riduzione dello spessore permettono di presupporre che fra pochi anni anche la piccola porzione di ghiaccio rimasta si estinguerà completamente.[3]
A seguito della continua fusione, attualmente il ghiacciaio non è più il maggiore delle Pale, in quanto ha raggiunto una dimensione minore rispetto al Ghiacciaio del Travignolo.[4]
Estensione
[modifica | modifica wikitesto]In collaborazione con il Parco naturale Paneveggio - Pale di San Martino, a partire dal 1997 il ghiacciaio viene sottoposto a regolari rilievi topografici di precisione da parte del Comitato Glaciologico Trentino.[5]
Stime e misure dell'estensione del ghiacciaio ottenute dal Comitato glaciologico della Società alpinisti tridentini[3][4]:
Anno | Estensione del ghiacciaio (Ha) |
1888 | 283,26 |
1931 | 159,88 |
1932 | 145,00 |
1954 | 79,7 |
1959 | 65,63 |
1962 | 65,00 |
1973 | 38,47 |
1983 | 30,12 |
1987 | 29,40 |
1994 | 22,00 |
1994 | 21,80 |
1999 | 18,59 |
2000 | 17,96 |
2001 | 20,18 |
2002 | 16,79 |
2003 | 14,80 |
2004 | 14,29 |
2005 | 12,28 |
2006 | 10,80 |
2006 | 11,38 |
2007 | 9,59 |
2008 | 7,69 |
2011 | 7,30 |
2020 | 3 |
- Dati ottenuti da restituzioni cartografiche[6]
- Dati ottenuti da ortofoto
- Dati ottenuti da rilievi topografici
Vie d'accesso
[modifica | modifica wikitesto]Il ghiacciaio può essere raggiunto dal Rifugio Giovanni Pedrotti alla Rosetta, dal Rifugio Pradidali, dal Passo Canali, dal Passo delle Lede e dai sentieri che raggiungono l'altopiano delle Pale dal versante bellunese.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Il ghiacciaio della Fradusta, su parcopan.org, Parco naturale Paneveggio - Pale di San Martino. URL consultato il 03-01-2014 (archiviato dall'url originale il 2 gennaio 2014).
- ^ Carlo Turra, Ghiacciaio di Fradusta, su sat.tn.it, Comitato glaciologico SAT. URL consultato il 02-01-2014 (archiviato dall'url originale il 2 gennaio 2014).
- ^ a b Gino Taufer ed Ervino Filippi Gilli, Fradusta, ghiacciaio che va scomparendo (PDF), su sat.tn.it, Comitato glaciologico SAT. URL consultato il 02-01-2014 (archiviato dall'url originale il 2 gennaio 2014).
- ^ a b Ghiacciai e cambiamenti climatici, su parcopan.org, Parco naturale Paneveggio - Pale di San Martino. URL consultato il 02-01-2014 (archiviato dall'url originale il 2 gennaio 2014).
- ^ Comitato glaciologico SAT, Rilievo topografico del Ghiacciaio della Fradusta (Pale di San Martino), su sat.tn.it. URL consultato il 02-01-2014 (archiviato dall'url originale il 2 gennaio 2014).
- ^ Anno 1888: Carta IGM
Anno 1903: Cartografia SAT (Freytag)
Anno 1931: Karte der Palagruppe (1:25.000)
Anno 1932: Carta TCI (1:50.000)
Anno 1959: Tavoletta IGM (1:25.000)
Anno 1987: Foglio Fradusta PAT (1:10.000)
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Fradusta, ghiacciaio che va scomparendo (PDF), su sat.tn.it. URL consultato il 2 gennaio 2014 (archiviato dall'url originale il 2 gennaio 2014).
- Confronto cartografico ghiacciaio della Fradusta, su parcopan.org. URL consultato il 3 gennaio 2014 (archiviato dall'url originale il 6 settembre 2013).