Discussione:Azienda pubblica
Prezzi politici
[modifica wikitesto]Ciao Marco, ho visto hai recentemente fatto un ottimo lavoro di integrazione alla voce in oggetto. Io avevo elaborato la versione precedente, anche se non sono esperto in materia, basandomi sulle nozioni fondamentali di economia aziendale studiate all'università.
Volevo comunque chiederti, riguardo al un tuo passaggio sulle imprese:
Tali aziende dovrebbero finanziarsi con i proventi della vendita, senza ricorrere alle entrate fiscali; in realtà questo non sempre avviene, sovente a causa della scelta politica di vendere i beni o servizi prodotti ad un prezzo inferiore ai costi di produzione, il cosiddetto prezzo politico, addossando le conseguenti perdite al bilancio pubblico.
- In linea teorica, secondo dottrina aziendale, aziende che non vendono su mercato a prezzi remuneratori non dovrebbero essere considerate aziende di consumo (invece che di produzione)?
- Comunque, considerando che ovviamente la teoria è diversa dalla realtà, potresti citare qualche esempio in cui un'azienda pubblica di produzione ha erogato prodotti o servizi a prezzi politici e quindi non remuneratori? (rispondendo a questa domanda credo fugheresti anche il dubbio espresso nella prima!)
Grazie davvero. Ciao--TheMBSystem (msg) 15:29, 8 set 2011 (CEST)
- Ciao, la questione che sollevi riguarda un classico problema delle concettualizzazioni economiche, basate su casi ideali ai quali non sempre è facile far aderire la realtà.
Idealmente sì, dovrebbero esserci solo due tipi di aziende pubbliche: l'azienda di produzione (impresa pubblica) che si finanzia con i prezzi dei beni/servizi venduti sul mercato e l'azienda di erogazione (o consumo) che si finanzia con entrate tributarie (a cui si può aggiungere l'azienda mista, che vende alcuni beni/servizi sul mercato e ne eroga altri finanziandoli con entrate tributarie). Nel caso dell'impresa pubblica il prezzo dovrebbe essere stabilito - come avviene per qualsiasi impresa - in modo da coprire tutti i costi di produzione, assicurando la remunerazione del capitale investito; ciò implica che il bilancio dell'impresa pubblica si deve chiudere in utile. Può accadere, però, che il bilancio dell'impresa pubblica si chiuda in perdita: questa può essere dovuta a cattiva gestione, come avviene per qualsiasi impresa, ma può anche essere dovuta a prezzi tenuti intenzionalmente più bassi dei costi di produzione, per una scelta "politica" volta ad agevolare l'accesso ai beni/servizi forniti. Dal punto di vista economico, in questo secondo caso, è come se lo stato (o, più in generale, l'ente pubblico) erogasse un sussidio all'impresa, abbattendone i costi e permettendogli, quindi, di tenere basso il prezzo; sussidio che non fa perdere la natura d'impresa al soggetto che lo riceve (tant'è che astrattamente potrebbero esistere anche imprese private sussidiate per contenere i prezzi). La peculiarità è che il sussidio non viene erogato in modo diretto e trasparente ma con un meccanismo indiretto, coprendo le perdite di bilancio derivanti dalla vendita sottocosto. Esempi di queste pratiche erano frequentissimi in Italia (e non solo) nel passato: si può dire che quasi tutte le imprese pubbliche - dalle Ferrovie alle municipalizzate - praticassero prezzi politici (tra l'altro solitamente stabiliti non dalle imprese stesse ma livello politico: CIP, consigli comunali ecc.). Con la trasformazione di molte imprese pubbliche in società per azioni queste pratiche si sono invece attenuate, quanto meno perchè, mentre l'azienda autonoma "riversa" direttamente la perdita nel bilancio dell'ente di cui fa parte, la società di diritto privato non può fare la stessa cosa.
L'azienda pubblica che vende a prezzi politici si può ancora considerare impresa? Formalmente sì, perchè continua ad operare sul mercato, cedendo i suoi beni/servizi in cambio di un prezzo, per quanto sussidiato ("occultamente" sussidiato). Marco Piletta (msg) 16:52, 8 set 2011 (CEST)
- Ciao, la questione che sollevi riguarda un classico problema delle concettualizzazioni economiche, basate su casi ideali ai quali non sempre è facile far aderire la realtà.
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Approfondire la definizione
[modifica wikitesto]salve, trovo che l'articolo sia ben strutturato e con informazioni utili, ma l'introduzione, non che definizione stessa dell'articolo, penso vada approfondita, essendo essa molto vaga e tecnica, se fatto in maniera corretta, permetterebbe a chi si sta avvicinando all'economia o a chi è semplicemente curioso, di capire al meglio di cosa si sta parlando; grazie . --Grizzly001 (msg) 03:30, 29 nov 2022 (CET)
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