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Discussione:Antonio Dragoni
Falsario?
[modifica wikitesto]Intanto l'attività di Antonio Dragoni dovrebbe essere semmai - semmai! - uno storico dell'aritmetica. In realtà era verosimilmente un falsario. Ne "I cognomi degli italiani" di Roberto Bizzochi (Laterza, Edizione digitale agosto 2018, ISBN 978-88-581-3439-9) trovo una storia buffa: per molto tempo si è pensato che il primo italiano provvisto di cognome fosse un tale Garibaldo Tosabarba, citato in un contratto di affitto dell'anno 723, ma poi si scoprì che il documento era uno dei tanti falsi inventati da Antonio Dragoni, un prete della cattedrale di Cremona aspirante erudito ricco di fantasia e intraprendenza. In rete c'è una biografia di Antonio Dragoni (Fabiana Savorgnan Cergneu di Brazzà, Antonio Dragoni tra Udine e Cremona: ricerca antiquaria e falsi d'autore), ma non viene citata l'opera "Sul metodo aritmetico degli antichi romani". Son quasi certo che l'Antonio Dragoni matematico sia il nostro falsario, e la voce sia frutto di un infortunio di un utente non più attivo. C'è tuttavia una sia pur minimissima probabilità che possa trattarsi di un'omonimia. C'è qualcuno che conosca la storia di Cremona o conosca qualcos'altro su Antonio Dragoni? --TableDark (msg) 17:04, 14 mar 2023 (CET)
- Come indicato in cronologia, la fonte della voce è BEIC/CERL che a sua volta rimanda a BNF, che riporta le date 1778–1860 come Brazzà, la quale forse attinge indirettamente alla medesima fonte (Sulla storia ecclesiastica cremonese nei primi tre secoli del cristianesimo) usata pure qui anche se non la cita. Quindi tutte queste fonti sembrano parlare di una sola persona. Che poi si siano tutte confuse e abbiano mescolato due diverse persone è possibile. Nemo 19:04, 14 mar 2023 (CET)
- È evidente che l'autore del trattatello sull'aritmetica dei romani fosse il canonico falsario. In rete ci sono tracce della presenza di un omonimo, ma si trattava di un membro della sua famiglia vissuto nel XVIII secolo col vizio di fare versi (qui una biografia). In ogni modo la voce di wikipedia è comunque sbagliata e deve essere completamente riscritta --84.222.83.22 (msg) 05:04, 15 mar 2023 (CET)
- [@ TableDark, Nemo_bis] Grazie per le utilissime indicazioni! Ho individuato un chiaro aggancio tra le info presenti nella biografia in rete e quelle nell'opera Beic: nella prima c'è scritto "Nato a Piacenza nel 1778 (vi morì nel 1860), passò a Cremona nel 1807 come pedagogo di casa Sommi" e nell'opera di aritmetica pubblicata a Cremona nel 1811 a pagina 7 dice che scrisse l'opera nel 1808 su richiesta delle sorelle Sommi-Biffi. Per il resto tutto coincide tra la biografia in rete (che a pagina 1 riporta "1768" ma è un refuso perché poi a pagina 2 scrive correttamente "1778") e la fonte Cerl (dove sono presenti anche le date precise 13.06.1778-31.01.1860); l'attività di primicerio della cattedrale riportata in Lancetti è indicata anche nella biografia in rete; ho messo nell'incipit "presbitero, storico" come attività principali in linea con la fonte Cerl ("Prêtre. - Historien").--Spinoziano (BEIC) (msg) 09:53, 16 mar 2023 (CET)
- È evidente che l'autore del trattatello sull'aritmetica dei romani fosse il canonico falsario. In rete ci sono tracce della presenza di un omonimo, ma si trattava di un membro della sua famiglia vissuto nel XVIII secolo col vizio di fare versi (qui una biografia). In ogni modo la voce di wikipedia è comunque sbagliata e deve essere completamente riscritta --84.222.83.22 (msg) 05:04, 15 mar 2023 (CET)