Un conglomerato mediatico (inglese: media conglomerate) è un oligopolista maggiore del mercato dei mass media, nei settori prevalenti e congiunti di televisione, pubblicità e produzione cinematografica, nato dalla concentrazione economica in un'unica azienda di due o più oligopolisti minori o di una quantità di aziende che prima erano in concorrenza privata.
Negli Stati Uniti d'America una ventina di aziende conglomeranti dal dopoguerra svilupparono la "concorrenza tra oligopolisti" garantendo un livello standard di pluralismo dell'informazione. Tuttavia, alcuni casi di acquisizioni dopo il 2000 hanno messo in discussioni l'ipotesi che l'equilibrio fra oligopolisti possa essere deteriorato da eccessivi incrementi di quote di mercato da parte dei maggiori conglomeranti, tra cui Time Warner e News Corporation.
In Italia televisione e pubblicità (e durante gli anni '80 anche produzione cinematografica) hanno dato luogo ad un fenomeno di conglomerazione mediatica ristretta: questo fenomeno portò alla formazione, ad esempio, di un tripolio televisivo, almeno durante i primi anni 2000, costituito dall'azienda pubblica Rai e dai soggetti privati Mediaset e Sky Italia.