Bozza:Melilla la Vieja
Melilla la Vieja | |
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Ubicazione | |
Stato attuale | Spagna |
Città | Melilla |
Informazioni generali | |
Tipo | Alcazaba |
Inizio costruzione | Secoli XVI e XIX |
Visitabile | si |
Informazioni militari | |
Azioni di guerra | Assedio di Melilla |
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Melilla la Vieja ("Melilla La Vecchia") è il nome di una grande fortezza che si erge immediatamente a nord del porto di Melilla, uno dei luoghi di soberanía spagnoli sulla costa nordafricana. Costruita nei secoli XVI e XVII, gran parte della fortezza è stata restaurata negli ultimi anni [1].
La fortezza ospita molti dei siti storici più importanti di Melilla, tra cui un museo archeologico, un museo militare, la Chiesa della Concezione e una serie di grotte e cunicoli, come le Grotte del Conventico, utilizzate fin dall'antichità fenicia.[2]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il sito dove sorge Melilla la Vecchia fu costruito tra il XVI e il XIX secolo, seguendo modelli che spaziano dal Rinascimento ai bastioni di scuola ispano-fiamminga realizzati in epoca borbonica. Dispone quindi di una città murata costruita inizialmente da ingegneri italiani e successivamente da spagnoli e professionisti provenienti dai Paesi Bassi.[3][4]
Nel XVIII secolo le sue mura furono rinnovate e furono costruiti una serie di bastioni ed edifici che riflettevano l'interesse dei re spagnoli nella sua difesa.[5][6]
L'intero complesso murato di Melilla la Vieja è stato dichiarato Conjunto Histórico con decreto dell'11 agosto 1953, Bene di Interesse Turistico nel 1958 e Bene di Interesse Culturale nel 1986. Attualmente fa parte del Complesso Storico-Artistico della città di Melilla.[7]
Struttura
[modifica | modifica wikitesto]È diviso in quattro recinti fortificati:
- Primo recinto fortificato
Situato sul promontorio roccioso, conserva tutti gli edifici civili e le mura dal XVI al XVIII secolo.[8]
- Secondo recinto fortificato
Situato nell'istmo, con mura del XVII e XVIII secolo.[9]
- Terzo recinto fortificato
Costruita sfruttando il recinto musulmano, con una porta dell'epoca ed il resto del XVIII secolo.[10]
- Quarto recinto fortificato
Con fortezze del XVIII secolo.[11]
Altri progetti
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Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (ES) Melilla “La Vieja”, su Turismo Melilla.
- ^ - Melilla "La Vieja", su web.archive.org (archiviato dall'url originale il 20 giugno 2018).
- ^ Antonio A. Bravo-Nieto, Cartografía histórica de Melilla, 1º gennaio 1997. URL consultato il 16 ottobre 2024.
- ^ Miguel Villalba, Colección cartográfica de Mapas, planos y dibujos de Melilla en el Archivo General de Simancas. URL consultato il 16 ottobre 2024.
- ^ Salvador Moreno Peralta, Antonio Bravo Nieto e Jesús Miguel Saéz Cazorla, Melilla la Vieja Piano speciale dei quattro recinti fortificati (PDF), EDICIONES SEYER, 1990, pp. 252-253, ISBN 84-87291-95-3.
- ^ Javier Vellés Montoya, Melilla la ben tenuta appunti e disegni per il restauro delle sue murature (1988-1997), UNED Melilla, 1997, ISBN 84-87291-93-7.
- ^ - Melilla "La Vieja", su web.archive.org, 20 giugno 2018. URL consultato il 16 ottobre 2024 (archiviato dall'url originale il 20 giugno 2018).
- ^ Salvador Moreno Peralta, Antonio Bravo Nieto e Jesús Miguel Saéz Cazorla, Melilla la Vieja Piano speciale dei quattro recinti fortificati (PDF), EDICIONES SEYER, 1990, pp. 252-253, ISBN 84-87291-95-3.
- ^ Salvador Moreno Peralta, Antonio Bravo Nieto e Jesús Miguel Saéz Cazorla, Melilla la Vieja Piano speciale dei quattro recinti fortificati (PDF), EDICIONES SEYER, 1990, pp. 252-253, ISBN 84-87291-95-3.
- ^ Salvador Moreno Peralta, Antonio Bravo Nieto e Jesús Miguel Saéz Cazorla, Melilla la Vieja Piano speciale dei quattro recinti fortificati (PDF), EDICIONES SEYER, 1990, pp. 252-253, ISBN 84-87291-95-3.
- ^ Salvador Moreno Peralta, Antonio Bravo Nieto e Jesús Miguel Saéz Cazorla, Melilla la Vieja Piano speciale dei quattro recinti fortificati (PDF), EDICIONES SEYER, 1990, pp. 252-253, ISBN 84-87291-95-3.