Bianca de' Medici

Da Teknopedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Bianca de' Medici
Presunto ritratto di Bianca de' Medici, Benozzo Gozzoli, Cappella dei Magi (parete sud), Palazzo Medici Riccardi, 1459. Bianca è tradizionalmente considerata la donna al centro, mentre le due donne ai lati sarebbero le sue sorelle, ovvero Nannina (a sinistra) e Maria (a destra)
Nobildonna
Stemma
Stemma
Nome completoBianca Maria di Piero de' Medici
NascitaFirenze, 10 settembre 1445
Morte20 luglio 1505 (59 anni)
DinastiaMedici
PadrePiero il Gottoso
MadreLucrezia Tornabuoni
ConsorteGuglielmo de' Pazzi
Figli16 figli
ReligioneCattolicesimo

Bianca Maria di Piero de' Medici (Firenze, 10 settembre 144520 luglio 1505) è stata una nobildonna italiana, figlia primogenita di Piero de' Medici e Lucrezia Tornabuoni, e sorella maggiore di Lorenzo il Magnifico e Giuliano de' Medici.

Nacque il 10 settembre 1445 come figlia primogenita di Piero de' Medici e di Lucrezia Tornabuoni.[1] Come le sorelle e i fratelli, ricevette una solida formazione umanistica.

Sposò Guglielmo de' Pazzi nell'agosto del 1459 e fu di fatto coinvolta nella Congiura dei Pazzi (sebbene suo marito ne fosse estraneo), infatti suo cognato Francesco de' Pazzi e lo zio di suo marito Jacopo de' Pazzi poterono entrare in contatto familiare con i Medici, sfruttando la parentela recentemente acquisita, e tradirli. Dopo la Congiura, avvenuta nella cattedrale di Santa Maria del Fiore durante la messa domenicale del 26 aprile 1478, fu esiliata assieme al marito, nonostante quest'ultimo non fosse a conoscenza delle brutte intenzioni dei suoi familiari. Dei figli, di cui alcuni nati in esilio, si hanno pochissime informazioni.

Morì il 20 luglio 1505, a 59 anni, come risulta dal Registro dei Morti custodito presso l'Archivio di Stato di Firenze.[2]

Bianca diede al marito Guglielmo de' Pazzi sedici figli, di cui nove maschi e sette femmine:

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Giovanni de' Medici Averardo de' Medici  
 
Giacoma Spini  
Cosimo de' Medici  
Piccarda Bueri Edoardo Bueri  
 
?  
Piero de' Medici  
Alessandro de' Bardi Sozzo de' Bardi  
 
? Ubaldini  
Contessina de' Bardi  
Emilia Pannocchieschi Raniero Pannocchieschi  
 
?  
Bianca de' Medici  
Simone Tornabuoni Tieri Tornaquinci  
 
?  
Francesco Tornabuoni  
? ?  
 
?  
Lucrezia Tornabuoni  
Nicolò Guicciardini Luigi Guicciardini  
 
Costanza Strozzi  
Nanna Guicciardini  
? ?  
 
?  
 
Bianca de' Medici, presunto ritratto come angelo reggicorona di sinistra, Sandro Botticelli, Madonna del Magnificat, Galleria degli Uffizi, 1483

Oggigiorno di lei rimarrebbero probabilmente due ritratti. Uno dei due si troverebbe nella parete sud dell'affresco Cappella dei Magi di Benozzo Gozzoli, ubicato presso il Palazzo Medici Riccardi, che rappresenta un gruppo di fanciulle a cavallo (Bianca risulterebbe essere la ragazza in mezzo alle sue due sorelle, ovvero Nannina e Maria, le quali sarebbero raffigurate rispettivamente a sinistra e a destra), affianco all'imperatore bizantino Giovanni VIII Paleologo; l'altro si troverebbe nel quadro Madonna del Magnificat di Sandro Botticelli, ubicato presso la Galleria degli Uffizi, infatti s'ipotizza che Bianca sia dipinta come l'angelo a sinistra che regge la corona alla Madonna (con quest'ultima che risulterebbe essere sua madre Lucrezia Tornabuoni).

Dibattito storiografico sulla data di morte

[modifica | modifica wikitesto]

Bianca de' Medici è una delle tante nobildonne medicee per le quali oggigiorno non si ha ancora tanta documentazione a disposizione: per esempio, si pensi che la data della sua morte è stata scoperta soltanto posteriormente al 1989, anno in cui è stato ufficialmente aperto l'Archivio di Stato di Firenze. Prima d'allora, il primo studio in merito venne effettuato tra la fine dell'Ottocento e circa la prima metà del Novecento dal biografo toscano Gaetano Pieraccini, il quale sosteneva che Bianca fosse deceduta nell'aprile del 1488, ma la suesposta inaccessibilità dell'archivio nazionale (che, seppure sia stato aperto solamente alla fine del XX secolo, è stato fondato nel 1852) impedì agli storici vissuti in quel periodo di verificare l'attendibilità di tale studio. Quando l'archivio venne aperto, gli studiosi consultarono il Registro dei Morti lì custodito e notarono che in esso è redatta una data totalmente differente da quella indicata dal biografo, ossia il 20 luglio 1505 (com'è già riportato nella sezione "Biografia" della pagina corrente), quindi d'allora vennero eseguite ricerche molto accurate con la speranza di ritrovare quante più fonti possibili e fare definitivamente luce su tutto ciò. Da tali ricerche, emerse che il biografo aveva banalmente scambiato la nobildonna con sua nipote Luisa de' Medici, la quale morì in giovane età proprio nel 1488 (seppure non ad aprile, bensì il 23 maggio). La conferma ci fu quando, col proseguire degli studi, vennero reperite le seguenti fonti:[2]

  • due lettere di pugno della stessa Bianca de' Medici, di cui una risalente al 1491 e l'altra al 1492 o al 1493;
  • alcuni testi riportanti che intorno al 1488, poco dopo la morte della cognata Clarice Orsini (avvenuta il 30 luglio di quell'anno), Bianca trasgredì all'esilio impostole circa dieci anni prima e ritornò temporaneamente a Firenze per ricongiungersi col fratello Lorenzo e per rimanergli vicino negli ultimi anni della sua vita (infatti, durante il succitato esilio, ella venne informata dell'ormai irreversibile gotta del Magnifico mediante alcune lettere missive speditele proprio da Clarice);
  • il libro biografico Vita di Lorenzo il Magnifico di Niccolò Valori, in cui l'autore afferma che Bianca era presente al capezzale di Lorenzo, il quale spirò l'8 aprile 1492.

Nella cultura di massa

[modifica | modifica wikitesto]
  1. ^ MEDICI, Lorenzo de’ in "Dizionario Biografico", su www.treccani.it. URL consultato l'11 maggio 2023.
  2. ^ a b Interpres. Numero 20, Salerno Editrice, 2001, p.277.
  3. ^ I Medici 2, Aurora Ruffino: "Bianca Medici e Guglielmo Pazzi sono i Romeo e Giulietta di Firenze", su movieplayer.it, 13 novembre 2018.
  • Marcello Vannucci, Le donne di casa Medici, Newton Compton Editori, Roma 1999 (rist. 2006) ISBN 88-541-0526-0

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]