Acanthurus triostegus
Acanthurus triostegus | |
---|---|
Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Actinopterygii |
Ordine | Perciformes |
Sottordine | Acanthuroidei |
Famiglia | Acanthuridae |
Genere | Acanthurus |
Specie | A. triostegus |
Nomenclatura binomiale | |
Acanthurus triostegus (Linnaeus, 1758) | |
Sinonimi | |
Acanthurus hirudo (Bennett, 1829) | |
Nomi comuni | |
Pesce chirurgo zebra |
Acanthurus triostegus (Linnaeus, 1758) è un pesce osseo marino appartenente alla famiglia Acanthuridae.
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]L'areale della specie compre l'intero Indo-Pacifico tropicale tranne i mari circostanti la penisola arabica. Si trova a nord fino al Giappone meridionale e a sud fino alle Kermadec. È uno dei pochi pesci indopacifici a raggiungere le coste americane del Pacifico dove si trova dalla parte meridionale del golfo di California a Panama comprese le isole Revillagigedo, Cocos, Clipperton e Galápagos[2][3][4].
Specie costiera. Vive sia nelle lagune degli atolli che lungo le pareti esterne delle barriere coralline ed è facile trovarlo anche nei pressi di foci fluviali o nei porti. Frequenta soprattutto aree ricche di alghe e con fondali duri[1][2][3][4]. I giovanili sono comuni nelle pozze di marea[2].
Il range batimetrico in cui si può incontrare va da 0 a 90 metri[2].
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Questa specie, come gli altri Acanthurus, ha corpo ovale, compresso lateralmente, e bocca piccola; sul peduncolo caudale è presente una spina mobile molto tagliente. La pinna dorsale è unica e piuttosto lunga, di altezza uniforme. La pinna anale è simile ma più corta. La pinna caudale è tronca. Le scaglie sono molto piccole. La livrea dell'adulto è grigiastra chiara con riflessi olivacei percorsa da 6 barre nere verticali dai bordi molto netti. La prima barra passa attraverso l'occhio, l'ultima è sul peduncolo caudale (quest'ultima talvolta ridotta a due punti neri o comunque poco definita). Una macchia, trasformata in una breve linea nelle popolazioni hawaiane, è presente alla base delle pinne pettorali. L'occhio è di colore giallo[2][3][4].
Raggiunge i 27 cm di lunghezza ma la taglia comune è di circa 17 cm[2].
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]Gli adulti vivono spesso solitari o in gruppetti ma può formare banchi di grandi dimensioni durante l'alimentazione. Scaccia gli altri pesci erbivori come altri Acanthurus o Pomacentridae dalle zone di foraggiamento con la forza del numero[1][2][3][4].
Alimentazione
[modifica | modifica wikitesto]Si nutre di alghe bentoniche filamentose[3].
Predatori
[modifica | modifica wikitesto]La letteratura riporta come suoi predatori Conger cinereus, Cephalopholis argus, Lutjanus fulvus, Epinephelus merra e Fistularia petimba[5].
Riproduzione
[modifica | modifica wikitesto]Si riunisce in gruppi per la riproduzione[2] e può effettuare migrazioni riproduttive[1].
Pesca
[modifica | modifica wikitesto]Viene catturato localmente per il consumo umano ed è oggetto anche di pesca sportiva. Sono riportati casi di ciguatera prodotti dal consumo di questa specie. Viene pescato anche per rifornire il mercato acquariofilo[2].
Acquariofilia
[modifica | modifica wikitesto]È presente sul mercato acquariofilo[2].
Conservazione
[modifica | modifica wikitesto]Questa specie non appare minacciata dato che ha un vasto areale in cui le popolazioni sembrano stabili, abbondanti e ben distribuite[1]. È una specie comune o abbondante in quasi tutto l'areale[3]. Viene sfruttato dalla pesca e dalla cattura di esemplari per il mercato acquariofilo ma questo prelievo non sembra aver ridotto le popolazioni, se non a livello locale. Per questo la Lista rossa IUCN classifica questa specie come "a rischio minimo"[1][2].
Tassonomia
[modifica | modifica wikitesto]Le popolazioni delle Hawaii mostrano lievi differenze nella livrea e sono da taluni autori classificate come sottospecie Acanthurus triostegus sandvicensis[4].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f (EN) Acanthurus triostegus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ a b c d e f g h i j k (EN) Acanthurus triostegus, su FishBase. URL consultato il 13 marzo 2021.
- ^ a b c d e f R. Myers E. Lieske, Collins Pocket Guide: Coral Reef Fishes - Indo-Pacific and Caribbean, Harper Collins Publishers, 1996, ISBN 0002199742.
- ^ a b c d e H. Debelius R. H. Kuiter, Surgeonfishes, rabbitfishes and their relatives. A comprehensive guide to Acanthuroidei, TMC Publishing, 2001, ISBN 0953909719.
- ^ (EN) Predators reported for "Acanthurus triostegus", su FishBase. URL consultato il 12 marzo 2021.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- R. Myers E. Lieske, Collins Pocket Guide: Coral Reef Fishes - Indo-Pacific and Caribbean, Harper Collins Publishers, 1996, ISBN 0002199742.
- H. Debelius R. H. Kuiter, Surgeonfishes, rabbitfishesand their relatives. A comprehensive guide to Acanthuroidei, TMC Publishing, 2001, ISBN 0953909719.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Acanthurus triostegus
- Wikispecies contiene informazioni su Acanthurus triostegus
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Acanthurus triostegus, su FishBase. URL consultato il 13 marzo 2021.
- (EN) Acanthurus triostegus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.