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Writ of acceleration
Con il termine writ of acceleration (citazione di accelerazione) si intende un tipo di elevazione propria della Camera dei Lord inglese che consente al figlio maggiore ed erede legittimo di un Pari con più titoli di parìa di entrare a fare parte della Camera dei Lord britannica o irlandese utilizzando uno dei titoli sussidiari del padre. Questa procedura può essere utilizzata per abbassare l'età media dei membri della Camera e nel contempo incrementare il numero di membri abili a governare senza aumentare per questo il numero dei membri della Camera dei Lord e riducendo l'esclusività dei titoli nobiliari.
La procedura del writ of acceleration venne introdotta da re Edoardo IV a metà del XV secolo. La procedura è a ogni modo un caso molto raro e in quattrocento anni di presenza ne sono stati realizzati solo novantotto. L'ultimo di questi venne decretato nel 1992 per il politico conservatore Robert Gascoyne-Cecil, visconte Cranborne, figlio maggiore e legittimo erede di Robert Gascoyne-Cecil, VI marchese di Salisbury. Egli ottenne la baronìa minore del padre e il titolo quindi di Barone Cecil di Essendon e non il suo titolo di cortesia di Visconte Cranborne. La procedura degli writ of acceleration venne abolita da una legge varata dalla Camera dei lord stessa nel 1999 assieme al diritto automatico per i pari ereditari di sedere nella Camera dei lord.
Procedura
[modifica | modifica wikitesto]Uno writ of acceleration viene concesso solo se il titolo da "accelerare" è un titolo sussidiario e non quindi il titolo principale della casata, e se il beneficiario dell'ordinanza è il legittimo erede del detentore del titolo in carica; pertanto si stabilì in contemporanea che il pari padre doveva avere almeno il titolo di visconte. Il legittimo erede solitamente non otteneva l'elevazione secondo il proprio titolo di cortesia. La maggior parte degli elevati alla Camera dei Lord con questo procedimento hanno ottenuto il titolo di barone. Ad esempio William Cavendish, marchese di Hartington, legittimo erede di William Cavendish, III duca di Devonshire, venne elevato al titolo di Barone Cavendish di Hardwick. La procedura non riguardava i membri della paria di Scozia o della paria d'Irlanda se non dopo il 1707 e il 1801 rispettivamente quando le due aree vennero comprese nel Regno Unito, a patto però che il nobile da elevare avesse un posto anche nella Camera dei Lord inglese.
Il nobile elevato prendeva il proprio posto nella precedenza dei titoli nobiliari della Camera dei Lord secondo il titolo accelerato. Per esempio quando il visconte Cranborne venne accelerato alla baronia di Cecil (creata nel 1603), prese precedenza su tutti i baroni creati dopo quella data e non dopo il momento della sua concessione.
Se un barone accelerato muore prima del padre la baronìa passa ai suoi eredi e se non ce ne sono ritorna a suo padre. Ad esempio, Charles Boyle, III visconte Dungarvan, il maggiore dei figli sopravvissuti di Richard Boyle, I conte di Burlington, venne elevato nel 1689 alla baronia paterna di Clifford di Lanesborough, ma morì prima del padre. Suo figlio, il nipote del primo conte, ottenne l'ammissione alla Camera dei Lord con il titolo di barone.[1]
Esempi famosi
[modifica | modifica wikitesto]Due writ of acceleration sono in particolare divenuti famosi nella storia. Nel 1628 James Stanley, lord Strange, legittimo erede di William Stanley, VI conte di Derby, venne elevato alla Camera dei Lord nell'antica Baronìa di Strange (creata nel 1299), un titolo in uso già assunto da suo padre. Ad ogni modo, la Camera dei Lord decise successivamente che l'assunzione della Baronìa di Strange da parte del sesto conte di Derby sarebbe stata erronea. Come conseguenza venne stabilita la creazione di due Baronìe di Strange, l'originale creata nel 1299 e quella nuova creata "accidentalmente" nel 1628 (vedi Barone Strange per ulteriori informazioni). Un altro writ of acceleration famoso fu quello emesso nel 1717 per Charles Paulet, marchese di Winchester, legittimo erede di Charles Paulet, II duca di Bolton. L'intenzione della Camera era di elevarlo al titolo paterno di Barone St John di Basing, ma venne erroneamente elevato come Barone Pawlett di Basing. Questo fatto, inavvertitamente, creò difatti una nuova parìa. A ogni modo la baronìa dei Pawlett di Basing si estinse con la sua morte, mentre il ducato passò al suo fratello minore, il quarto duca appunto. Anche l'elevazione di Thomas Butler, VI conte di Ossory nella Camera dei Lord nel 1666 come Barone Butler, di Moore Park, può rappresentare un errore in quanto il titolo paterno era correttamente Barone Butler, di Lanthony.
Alternative
[modifica | modifica wikitesto]Ad ogni modo vi erano diversi modi per aggirare la creazione di un writ of acceleration che per diversi motivi poteva essere contestato dalla stessa Camera, e il metodo più comune per un sovrano era la creazione di un nuovo titolo di parìa. Ad esempio nel 1832 Edward Smith-Stanley, lord Stanley, figlio e legittimo erede di Edward Smith-Stanley, XII conte di Derby, ottenne una nuova parìa come Barone Stanley, di Bickerstaffe. Due anni dopo egli succedette al padre nel titolo comitale. Questo fatto fu in contrasto con suo figlio, Edward Smith-Stanley, XIV conte di Derby, il quale nel 1844 venne elevato nella Camera dei Lord tramite un writ of acceleration con il titolo di Barone Stanley, di Bickerstaffe.
A ogni modo tutti i figli primogeniti che non avessero ricevuto un writ of acceleration o una nuova parìa potevano essere eletti per elezione popolare alla Camera dei Comuni, pratica maggiormente comune.
Elenco completo
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Lords Hansard Test for 11 May 1999, su publications.parliament.uk, 11 maggio 1999. URL consultato il 13 novembre 2006.
- ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 11665, 11 May 1776, p. 2.
- ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 15110, 23 February 1799, p. 191.
- ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 15380, 27 June 1801, p. 719.
- ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 15644, 15 November 1803, p. 1589.
- ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 15745, 13 October 1804, p. 1284.
- ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 15899, 15 March 1806, p. 342.
- ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 15971, 1º November 1806, p. 1438.
- ^ a b (EN) The London Gazette (PDF), n. 16018, 11 April 1807, p. 449.
- ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 16583, 14 March 1812, p. 497.
- ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 18310, 1º December 1826, p. 2834.
- ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 19228, 9 January 1835, p. 42.
- ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 19629, 26 June 1838, p. 1445.
- ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 19633, 6 July 1838, p. 1533.
- ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 19712, 1º March 1839, p. 460.
- ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 20015, 7 September 1841, p. 2248.
- ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 20392, 8 October 1844, p. 3452.
- ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 21429, 8 April 1853, p. 1028.
- ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 21900, 11 July 1856, p. 2409.
- ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 22260, 6 May 1859, p. 1866.
- ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 22333, 6 December 1859, p. 4637.
- ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 22751, 7 July 1863, p. 3399.
- ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 23658, 16 September 1870, p. 4175.
- ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 24068, 24 February 1874, p. 827.
- ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 24360, 5 September 1876, p. 4867.
- ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 24833, 13 April 1880, p. 2510.
- ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 25723, 22 July 1887, p. 4001.
- ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 26747, 9 June 1896, p. 3381.
- ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 35054, 24 January 1941, p. 489.
- ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 39127, 19 January 1951, p. 363.
- ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 52911, 5 May 1992, p. 7756.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Format for Writs in Acceleration and of Summons, su publications.parliament.uk.