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Utente:SofiaBardesono/provaesame
Profondo Argento
[modifica | modifica wikitesto]Profondo Argento | |
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Paese | Italia |
Anno | 2023 |
Genere | documentario |
Durata | 65 min |
Lingua originale | italiano |
Realizzazione | |
Regia | Giancarlo Rolandi, Steve Della Casa |
Sceneggiatura | Steve Della Casa, Giancarlo Rolandi, Luca Pallanch |
Montaggio | Riccardo Poggi |
Fotografia | Stefano Paradiso |
Produttore | Manuel Tedesco, Maurizio Tedesco |
Casa di produzione | Baires Produzioni, Luce Cinecittà |
Rete televisiva | Rai 3 |
Distributore (ed. italiana) | Rai Play |
Profondo Argento è un documentario del 2023 ideato da Giancarlo Rolandi e Steve della Casa, che esplora aspetti meno noti, ma di grande rilievo, nella vita e nella carriera del cineasta italiano Dario Argento.
La pellicola include spezzoni tratti da alcuni film del regista, oltre che interventi diretti di Argento, di familiari e di esperti di cinema, tra cui Asia Argento, Daniele Luxardo, Donato Carrisi, Jean-François Rauger, Guido Lombardo, Luciano Tovoli e Franco Bixio.
Il documentario è articolato in quindici brevi parti, che ripercorrono le fasi della vita del regista, non necessariamente in ordine cronologico.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]La pellicola si apre con un'intervista ad Argento stesso, che spiega il motivo per il quale si è dedicato al mestiere di regista. Si sente la sua voce rispondere:
«Perchè mi sento amato.»
Seguono una carrellata di foto e spezzoni di film, accompagnati dal brano Angelo di Prozac+.
Parte prima - Guardare
[modifica | modifica wikitesto]Il fotografo Daniele Luxardo, cugino di Argento, racconta in prima persona la storia e le attività familiari. La tradizione fotografica della famiglia è infatti centrale, con la madre di Argento, Elda Luxardo, fotografa professionista, che trasmette il proprio lavoro e la propria influenza sul figlio. Asia Argento, figlia del regista, sottolinea ulteriormente l’importanza della famiglia nella formazione artistica del padre. Argento, infatti, fin dall’infanzia è influenzato esteticamente e tematicamente da figure femminili che frequentano lo studio fotografico della madre.
Parte seconda - Fantasmi
[modifica | modifica wikitesto]Argento parla della sua prima esperienza a teatro, durante lo spettacolo Amleto di William Shakespeare. Talmente spaventato dallo spettro del fantasma di Amleto, Argento ha le convulsioni. Questo episodio, come affermato da lui stesso, non lo dimenticherà mai, perché fondamentale per il suo cinema.
Parte terza - Ombra
[modifica | modifica wikitesto]Argento racconta della presenza, al suo interno, di una parte “oscura” e di una parte “chiara”, parlando della prevalenza, nella maggior parte dei casi, di quella chiara, ma affermando talvolta che quella oscura
«Si batte per vincere»
Asia Argento, a proposito della parte oscura, constata che nessuno ne ha accesso, se non attraverso i suoi film.
Donato Carrisi ragiona sul perché il pubblico, invece che sfuggire dalle storie di paura, se ne avvicini e ne provi una particolare attrazione.
Parte quarta - Viaggiare
[modifica | modifica wikitesto]Argento ricorda la sua prima esperienza torinese da bambino, a fianco del padre, recatosi per lavoro. Rimane infatti particolarmente colpito dalla lucidità lasciata dalla pioggia di quel giorno e dalla luce della luna che illumina i monumenti, pensando alla possibilità di girare un film proprio nel capoluogo piemontese.
Dei frammenti di Profondo rosso fanno intravedere piazza C.L.N, location resa famosa dal cult. Per l’occasione viene costruito appositamente il "Blue Bar", ispirato dai dipinti di Edward Hopper che tanto affascinano Argento.
Argento racconta dunque della lunga esperienza parigina, avvenuta da molto giovane per gli studi. Afferma che nella capitale francese scopre
«Il cinema vero, il cinema importante»
Viene infatti a conoscenza di film apparenti alla corrente dell’Espressionismo tedesco, i film americani in Technicolor e i film della Nouvelle Vague francese.
Rauger afferma infatti che Fritz Lang è il regista preferito di Argento.
Parte quinta - Le città immaginarie
[modifica | modifica wikitesto]Protagoniste del quinto capitolo sono le città immaginarie che si vedono nei film del regista romano. In particolare Roma e Torino vengono utilizzate per creare delle "città fantasma", come spiega Donato Carrisi:
«È un po’ una ribellione alla provincialità di un certo cinema, è come dire "noi non abbiamo bisogno di raccontare il territorio. Noi possiamo raccontare una storia che sia universale e ambientarla in qualsiasi posto"»
Parte sesta - Scrivere
[modifica | modifica wikitesto]Argento parla della sua precoce esperienza come critico cinematografico. Ancora adolescente, inizia redigendo l’incasso settimanale del botteghino cinematografico, per poi diventare critico.
L’esperienza lo porta a intervistare grandi nomi del cinema, come Fritz Lang, John Wayne, Alain Delon, Jean-Luc Godard, Pier Paolo Pasolini e John Huston. Quest’ultimo è motivo di grande orgoglio per Argento, siccome raramente si concede ad interviste.
Parte settima - Notorius: l'intervista perduta
[modifica | modifica wikitesto]Argento ricorda l’incontro con il regista Alfred Hitchcock in un ristorante di Roma, giunto nella capitale per girare un film. La mancanza di coraggio gli fa però sfuggire l’occasione di intervistarlo.
Parte ottava - Scrivere il cinema
[modifica | modifica wikitesto]Argento narra del rapporto con Bernardo Bertolucci e Sergio Leone, con i quali realizza il suo primo film da sceneggiatore, C’era una volta il West.
L’incontro con Leone è per lui fondamentale, in quanto ha l'occasione di imparare
«Il modo di usare la macchina da presa, l’importanza della macchina da presa, il modo di raccontare»
Parte nona - Girare
[modifica | modifica wikitesto]Guido Lombardo, attuale presidente della Titanus, parla del rapporto fra Argento e il padre Goffredo Lombardo, fondatore della Titanus, con il quale ha un rapporto lavorativo molto proficuo.
Lombardo è infatti il primo a dare fiducia al giovane regista, permettendogli di girare L’uccello dalle piume di cristallo, primo film della sua lunga carriera. La pellicola si impone subito al botteghino, salendo al primo posto nelle classifiche nazionali e in quelle estere.
Argento si dedica dunque immediatamente al secondo film, Il gatto a nove code, ancora una volta un successo.
Luciano Tovoli, direttore della fotografia, racconta della tecnica utilizzata per ottenere i colori vividi di Suspiria, sesto film del regista. Le luci risultano infatti importantissime, in quanto manifestano l’atmosfera di terrore che vivono le giovani protagoniste.
Parte decima - Musica
[modifica | modifica wikitesto]Franco Bixio, presidente del Gruppo editoriale Bixio, racconta il rapporto fra la Cinevox Records e Argento. Dopo aver lavorato con Ennio Morricone, per Profondo rosso Argento opta per qualcosa di rivoluzionario, richiedendo inizialmente il gruppo dei Deep Purple.
Non disponibili, vengono scelti i giovani Goblin, che realizzano una colonna sonora ormai divenuta cult.
Per Suspiria replicano il successo, creando delle sonorità altrettanto memorabili.
Parte undicesima - Remix
[modifica | modifica wikitesto]Gli intervistati parlano del modo in cui Argento riesce a vivere le emozioni, e della capacità con cui le traspone sullo schermo. Si sottolinea la sua preparazione tecnica.
Parte dodicesima - Grande Albergo Flora
[modifica | modifica wikitesto]Argento ricorda il difficile periodo vissuto durante le riprese di Suspiria, ammettendo di aver pensato al suicidio.
Parte tredicesima - Paura
[modifica | modifica wikitesto]«Se io conosco il male attraverso la paura sarò in grado di riconoscerlo anche nella vita reale»
Le paure e i traumi di Argento vengono trasmessi attraverso il suo cinema, portandolo a liberarsene.
Parte quattordicesima - Madame Bovary c'est moi
[modifica | modifica wikitesto]Un disegno del regista romano si apre a tendina e lascia scorrere una carrellata di fotografie che fanno parte della vita di Argento.
Parte quindicesima - I love you, Norma Desmond
[modifica | modifica wikitesto]Il cineasta descrive la sensazione che si prova quando, al cinema, si spengono le luci e si rimane come soli davanti allo schermo, e il documentario si chiude con la proiezione al cinema di Profondo rosso.
Cast
[modifica | modifica wikitesto]Il documentario vede gli interventi diretti di Dario Argento, Asia Argento, Daniele Luxardo, Donato Carrisi, Jean-François Rauger, Guido Lombardo, Luciano Tovoli e Franco Bixio. Sono inoltre presenti immagini d'archivio tratti dalla filmografia di Dario Argento.
Distribuzione
[modifica | modifica wikitesto]Il documentario è stato proiettato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma nel 2023[1] e al Sitges International Fantastic Film Festival della Catalogna nel 2024[2].
Viene trasmesso in prima tv su Rai 3[3].
A partire dal 2023 viene distribuito su Rai Play.
Accoglienza
[modifica | modifica wikitesto]Critica
[modifica | modifica wikitesto]Il documentario è stato accolto in modo generalmente positivo dalla critica, che ne ha apprezzato l'approccio empatico e la capacità di concentrarsi su aspetti meno noti della vita del regista.
Tuttavia alcuni, soprattutto utenti online, criticano la scelta di trattare solo superficialmente determinati aspetti, come la depressione.
Alessio Baronci, di Sentieri Selvaggi, infatti lo descrive come: "un documentario intelligente, affettuoso ma anche rassicurante, forse troppo, che non scava per paura di scadere nel voyeurismo e lascia fuori troppo gli elementi più interessanti del corpus argentiano: non solo il confronto di Argento con questa sorta di depressione ma anche la parte più crepuscolare del suo cinema, quella forse più altalenante ma affascinante".[4]
Giurista81 scrive su FilmTv: "Musicato - secondo me - male, non apporta nulla di nuovo a quanto già visto e sentito. Un'ora scarsa, piacevole da vedere ma senza lasciare traccia. Per le premesse, delude".[3]
Terror House - Recensioni e riassunti di film afferma: "Si citano solamente i pilastri. Sarebbe bello che Dario Argento parlasse di certi film, del perché ha fatto certi errori".[5]
Steve della Casa, in un'intervista, dichiara: "Dario ha accettato di farlo perché diceva «è un documentario diverso dai tanti che hanno fatto su di me, perché parla di Dario più che di Dario Argento»".[6]
Riconoscimenti
[modifica | modifica wikitesto]- 2023 - Omaggio a Dario Argento, Festa del Cinema di Roma
- 2024 - Sites Documenta - Sitges International Fantastic Film Festival
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Profondo Argento: il documentario sul maestro del brivido in prima tv il 16 maggio, su comingsoon.it. URL consultato il 26 dicembre 2024 (archiviato dall'url originale ).
- ^ Profondo Argento, su filmitalia.org. URL consultato il 26 dicembre 2024 (archiviato dall'url originale ).
- ^ a b La recensione su Profondo Argento, su filmtv.it. URL consultato il 18 dicembre 2024 (archiviato dall'url originale ).
- ^ Profondo Argento, di Giancarlo Rolandi e Steve Della Casa, su sentieriselvaggi.it. URL consultato il 23 dicembre 2024 (archiviato dall'url originale ).
- ^ Profondo Argento - recensione documentario (2023), su youtube.com. URL consultato il 24 dicembre 2024 (archiviato dall'url originale ).
- ^ "Profondo Argento" e l'amore per l'horror, su youtube.com. URL consultato il 28 dicembre 2024 (archiviato dall'url originale ).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Profondo Argento, su filmitalia.org. URL consultato il 18 dicembre 2024 (archiviato dall'url originale ).
- Profondo Argento, su raiplay.it. URL consultato il 15 dicembre 2024.