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Utente:Pietro.dipalma/Sandbox4
L'uomo è frugivoro
[modifica | modifica wikitesto]Lo scienziato e scrittore irlandese Dionysius Lardner (Dublino, 3 aprile 1793 – Napoli, 29 aprile 1859) in un sua opera affermò[1] che l'uomo era frugivoro, cioè si nutriva di frutti e semi. Piu tardi anche Darwin (Shrewsbury, 12 febbraio 1809 – Londra, 19 aprile 1882) credeva che in origine l'uomo era frugivoro.[2] [3]
Lardner arrivò a questa conclusione basandosi sull'analogia dell'uomo con altre specie socievoli e dalle caratteristiche dei suoi organi di nutrizione.
Infatti non a caso i denti delle specie carnivore si sono evoluti in modo tale da essere adatti a dilaniare e masticare la carne. I denti canini sono molto sviluppati, acuti e ricurvi;gli incisivi conservano dei caratteri dei canini; i molari sono appuntiti e taglienti ed agiscono gli uni sugli altri come le due lame di una forbice. Questo apparato si presta dunque a lacerare e tagliare la carne prima che passi nello stomaco.
Al contrario, i denti degli animali frugivori consistono principalmente in incisivi e molari. I canini esistono, ma sono cosi poco sviluppati che agiscono come degli incisivi; i molari delle due mascelle sono quasi piani e vengono fra loro a diretto contatto sovrapponendosi come due pietre da macina; le mascelle sono dotate anche di un piccolo movimento laterale allo scopo di schiacciare ma anche di tirare fra di esse gli alimenti. Queste operazioni sono efficaci per il cibo vegetale, ma sarebbero inapplicabili per la carne.
Ognuno riconosceràche l’apparecchio dentale sopra descritto ha la forma e la struttura dei denti umani ed è un indizio dell’alimento da essi adattato: quindi è chiaro che l’uomo è frugivoro.
Si arriva alla stessa conclusione prendendo in esame dell’apparecchio digestivo.Nelle specie carnivore, l’intestino attraverso il quale passano gli alimenti è, in generale, corto; la sua lunghezza non supera tre o quattro volte quella del corpo, mentre nelle specie erbivore essa è di solito dieci o dodici, e talvolta (come, per es., nella pecora) ventotto volte la lunghezza del corpo. Anche in questo caso l'apparato digerente dell'uomo è molto simile a quello degli animali erbivori.
Quando e perchè l'uomo è diventato onnivero
[modifica | modifica wikitesto]L'influenza dell'ambiente
[modifica | modifica wikitesto]L'influenza culturale
[modifica | modifica wikitesto]L'ingegnere, filosofo e matematico polacco Alfred Korzybski (Varsavia, 3 luglio 1879 – Lakeville, 1º marzo 1950), famoso per aver sviluppato la teoria della semantica generale, fece un esperimento.[4] Un giorno, mentre teneva una lezione ad un gruppo di studenti, s'interruppe per prendere dalla sua borsa un pacchetto di biscotti avvolto in un foglio bianco. Borbottò che aveva solo bisogno di mandar giù qualcosa, e offrì i biscotti agli studenti seduti nella prima fila. Alcuni ne accettarono uno. – Buoni questi biscotti, non vi pare? – disse Korzybski dopo averne preso un secondo. Gli studenti masticavano vigorosamente. Poi tolse il foglio bianco mostrando il pacchetto originale. Sul quale c'era l'immagine di una testa di cane e le parole “biscotti per cani”. Gli studenti videro il pacchetto e rimasero scioccati. Due di loro si precipitarono fuori dall'aula verso i bagni tenendo le mani davanti alle bocche. – Vedete signori e signore? – commentò Korzybski – ho appena dimostrato che la gente non mangia solo il cibo, ma anche le parole, e che il sapore del primo è spesso influenzato dal sapore delle seconde -. La sua burla mirava ad illustrare come certe sofferenze umane vengano originate dalla confusione tra la rappresentazione linguistica della realtà e la realtà stessa.
Il pregiudizio, forma di pensiero e di ragionamento che appartiene a una cultura, influenza notevolmente il nostro rapportarci con la realtà. La percezione della realtà è filtrata dal linguaggio, e siccome , come affermano molti studiosi di semantica, "non vi è cultura senza linguaggio", dalla cultura.
In Italia ci si nutre di cavalli, maiali, vacche, pollame, pecore, tonni e conigli come se fossero acqua minerale, animali che in altri paesi invece sono visti come sacri o comunque non come cibo: mangiar carne di cavallo è ad esempio un atto barbarico per uno statunitense, mangiar coniglio una follia per un britannico mentre mangiar vacca un reato per un indiano. I giapponesi sono grandi consumatori di delfini, cosa che agli occhi di un occidentale sembra quasi un atto di cannibalismo. In Tailandia il ratto e le cavallette sono tra i piatti tipici, esseri orripilanti nel 'civile' occidente. L'India, a sua volta, vanta una millenaria tradizione vegetariana che coinvolge oggi trecento milioni di persone tali dalla nascita, dato che rinforza maggiormente l'idea che il mangiare (o il non mangiare) animali in generale sia una pratica del tutto culturale.
L'industrializzazione (olocausto degli animali)
[modifica | modifica wikitesto]Svantaggi e benefici del consumo di carne
[modifica | modifica wikitesto]Vegetariani e Vegani
[modifica | modifica wikitesto]Motivazioni etiche
[modifica | modifica wikitesto]Motivazioni salutari
[modifica | modifica wikitesto]Percorsi spirituali
[modifica | modifica wikitesto]Popoli e tribù Veg(etari)ani
[modifica | modifica wikitesto]Gli Hunza del Kashmir
[modifica | modifica wikitesto]I russi del Caucaso
[modifica | modifica wikitesto]Gli indiani del Toda (India)
[modifica | modifica wikitesto]Gli indiani dello Yucatan (centro America)
[modifica | modifica wikitesto]I Vilcabamba nell’antico Perù
[modifica | modifica wikitesto]Gli indigeni del Monte Hagen nella Nuova Guinea
[modifica | modifica wikitesto]I Carani Guarani dell’America del Sud
[modifica | modifica wikitesto]Personaggi storici Veg(etari)ani
[modifica | modifica wikitesto]Conclusioni
[modifica | modifica wikitesto]Note Biografiche
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Dottor Dionigi Lardner, Varieta di storia naturale.
- ^ Charles Robert Darwin, L'origine dell'uomo e la scelta in rapporto col sesso, tradotto dal Prof. Michele Lessona, 1871, p. 147.
- ^ (EN) Charles Robert Darwin, The Descent of Man, and Selection in Relation to Sex, vol. 1, 1872, pp. 192.
- ^ (EN) Carsten Burmeister, Enlightenment, 2012, p. 153, ISBN 9780987297747.