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Utente:Mattew666/Sandbox
Politica
[modifica | modifica wikitesto]Schmidt fu uno dei più famosi atleti della Repubblica Democratica Tedesca fino a quando, tutto ad un tratto divenne uno dei suoi più famosi carcerati. Aveva vinto la medaglia d'argento alle Olimpiadi del 1976, era stato campione europeo nel 1978, deteneva il record del mondo ma commise l'errore di mettersi contro al regime comunista.
Era considerato dai suoi connazionali e dai vertici del potere come un vero esempio della superiorità del mondo comunista ma Schmidt non volle essere un atleta comunista. Voleva essere un semplice atleta e pensava che il sistema dove era costretto a vivere non era altro che un governo del terrore repressivo e impregnato di ipocrisia.
Quando iniziò a gareggiare al di fuori dei confini della DDR vide come negli Stati del blocco occidentale si potesse vivere e praticare l'attività sportiva senza limitazioni e restrizioni da parte delle autorità. In questi anni, andando contro alle indicazioni del regime, iniziò a stringere amicizia con vari atleti occidentali come Ricky Bruch, Rolf Danneberg o l'americano Mac Wilkins e, addirittura, si fidanzò con una ragazza canadese.
Lo strappo definitivo con il regime avvenne nel 1980, durante le Olimpiadi di Mosca quando commise l'imperdonabile: arrivato quarto nella gara di lancio del disco corse fuori dal campo dello Stadio Lenin scuotendo il suo pugno in segno di rabbia contro la folla e i funzionari. I sovietici avevano truffato gli atleti provenienti dagli altri paesi che decisero di non boicottare i Giochi, ci furono irregolrità durante la gara che vide vincitore a sorpresa Viktor Raščupkin e chiaramente penalizzati in fase di misurazione altri atleti come il cubano Luis Delís. In aggiunta a tutto ciò ci fu anche la grande ostilità della folla che durante i turni di lancio fischiarono ed insultarono gli atleti non sovietici compreso Schmidt che ne rimase molto deluso ed amareggiato visto che li pensava "fratelli".
Le alte cariche dello Stato videro il gesto di Scmidt come una chiara prova della sua infedeltà e decisero di spiarlo e controllarlo costantemente anche se si trattava di un ufficiale della Volkspolizei. Venne seguito ogni suo spostamento, venne messo sotto controllo il suo telefono cellulare e addirittura suo padre Ernst fu costretto a lasciare il suo lavoro come direttore sportivo e allenatore dei lanci per la Germania est.
Non passò molto tempo e arrivò il carcere: egli fu ostracizzato, spogliato di ogni onorificenza e gli venne negata la possibilità di lavorare anche dopo il suo rilascio. Il suo paese l'aveva spogliato di otto anni di carriera e due Olimpiadi. Non ha potuto partecipare ad alcun incontro nazionale o internazionale per più di sei anni.[1] Ironia della sorte, quando finalmente riuscì ad ottenere la possibilità di espatriare il regime era ormai fatiscente e nel giro di poco tempo ci fu la riunificazione.
Note
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