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Utente:Giaccai/Sandbox/Anna Sorteni
Anna Sorteni (Venezia, 2 settembre 1930 – Monza, 16 febbraio 2019) è stata un'architetta italiana operativa nel campo della progettazione, direzione lavori, restauro e arredamento fino all’anno 2010, filantropa, fondatrice e presidente del MEMB (Museo etnologico Monza e Brianza.)
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Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Figlia di Leo Sorteni, ingegnere e politico veneziano, primo sindaco di Monza dopo la Liberazione (1946/1951) e di Clara Bonato, insegnante. Nell’aprile 1959 sposa il professor Eduardo Rescigno, musicologo, scrittore e commediografo milanese. Dalla loro unione nasceranno due figli. Dopo i primi anni di scuola presso il Collegio Bianconi di Monza, acquisisce la licenza media a San Vito di Valdobbiadene (Treviso) dove la famiglia è sfollata durante la Guerra. Rientrata a Monza si diploma al Liceo Artistico Preziosissimo Sangue e successivamente si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. Si iscrive al Politecnico di Milano dove si laurea in architettura nel 1955.
Lo scautismo
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1948, a Pavia, si ufficializza la nascita del primo Fuoco del Monza1, il primo Gruppo Scout nato a Monza dopo la seconda guerra mondiale, con a capo Rosita Bellini che aveva conosciuto il gruppo Scout delle Aquile Randagie. Nel Fuoco entrano alcune donne tra cui Anna ‘Nina’ Sorteni, che diventeranno poi capi e aiuti nelle Unità. Ha semplicemente partecipato come scout o ha avuto ruoli di rilievo nell'associazione
Impegno per le donne
[modifica | modifica wikitesto]Si impegna come donna e come professionista nel riconoscimento del ruolo della donna e del suo avanzamento nel mondo professionale, assumendo inoltre incarichi presso il Soroptimist International d'Italia questa frase è troppo generica
Attività professionale
[modifica | modifica wikitesto]Durante gli anni di studio collabora, in un ambiente prettamente maschile, con il padre nella sua attività di architetto e dopo la laurea lavora nello studio di Ignazio Gardella architetto, ingegnere e designer e successivamente in quello dell’architetto Carlo Pagani, progettista ed editorialista attivo in Italia e all’estero, allievo e poi collaboratore dell’architetto e designer italiano Giò Ponti.
Nel 1960, alla morte del padre, ne prosegue l’attività come titolare dello Studio di architettura Sorteni, dedicandosi alla progettazione e direzione lavori, restauro, e arredamento, fino al 2010.
dettagliare molto di più la sua attività professionale
Museo etnologico
[modifica | modifica wikitesto]tenere conto che esiste una voce Museo etnologico Monza e Brianza e quindi va valutato cosa mettere nella sua voce e cosa in quella del Museo
Nel 1978, insieme all’amica Pina Sacconaghi, nota pittrice monzese, propone ai vari musei tra cui il Museo Poldi Pezzoli di Milano la vasta collezione di pizzi, ricami e abiti della pittrice, che non aveva eredi. Nessun museo si dichiara disponibile a raccogliere la donazione, così il Sorptimist International Club Monza si attiva per creare un museo dedicato a Monza e al suo territorio. Nel 1978 nasce il MEMB - Museo etnologico Monza e Brianza, all’epoca operazione ardita e antesignana, allo scopo di raccogliere, catalogare ed esporre al pubblico i manufatti prodotti in Brianza.Anna Sorteni ricopre la carica di Presidente. Presso il palazzo dell’Arengario di Monza, la mostra Facciamo il Museo illustra alla cittadinanza le finalità del progetto. Il Museo si costituisce ufficialmente il 25 novembre 1978. Negli anni successive il Comune di Monza mette a disposizione del MEMB, sia per gli uffici che per il deposito delle raccolte, alcuni locali della Villa Reale di Monza tuttora sede del Museo.
LE MOSTRE MEMB
Intanto dal MEMB venivano organizzate altre importanti mostre, e in particolare:
- 1982, gennaio, L’arte del pizzo e del ricamo in Brianza, all’Arengario
- 1985, febbraio, Monza racconta il cappello, in Villa Reale
- 1995, gennaio, Leggere, scrivere, giocare un tempo, all’Arengario*
- 2003, giugno, Tanto di cappello, alla Galleria Civica
- 2003, novembre, Vita in Brianza raccontata e mostra fotografica, alla Fiera di Monza
- 2008, novembre, Trent’anni di volontariato culturale, all’Arengario
- 2016, marzo, Donne…due passi all’indietro” - La condizione femminile nell’800 in Lombardia, al Mulino Colombo
Negli anni ‘80 Anna Sorteni entra a far parte, con l’architetto Tanzi e l’agronomo Casati, della “Commissione del verde”, istituita dal Comune di Monza con lo scopo di studiare le cause della moria dei platani del vialone Cesare Battisti e proporre la loro adeguata sostituzione e la ricostituzione del verde.
Mulino Colombo
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1987 Antonietta Colombo, sua cliente, cede al Comune di Monza la proprietà del Mulino Colombo, che da poco tempo ha cessato di funzionare, con la relativa attrezzatura. Il Comune dà incarico all’arch. Sorteni di restaurare il Mulino Colombo che poi viene ceduto al MEMB come sede per realizzare mostre. La prima ha luogo nel giugno 1994, ed è dedicata al tema della Cultura agricola nella Brianza di un tempo.
L’utilizzo del Mulino Colombo come sede di mostre suscita un particolare interesse sull’argomento “mulini” e nel 1997 il MEMB pubblica il volume Il mulino Colombo e il fiume Lambro. Lo studio dei mulini diventa una delle principali attività del MEMB, che nel 2003 dà inizio al Progetto “Monitoriaggio dei Mulini del Lambro settentrionale”, con il contributo di Regione Lombardia e della Fondazione Comunità Monza e Brianza. Nel 2005 viene pubblicato il libro I Mulini del Lambro. Testimonianze e immagini per un recupero.
Attività didattica
[modifica | modifica wikitesto]Dal 1980 il MEMB svolge anche attività didattica nelle scuole elementari e medie, statali e paritarie di Monza e Brianza. Continua a realizzare mostre temporanee, che nel corso degli anni sono circa cinquanta, fra le quali Il disegno in tessitura (giugno 1996), Il tempo del cappello (luglio 2000), Le nozze e la dote (giugno 2002), Religiosità popolare in Brianza (ottobre 2004), Mutuo Soccorso Operaio (aprile 2008), Il “Cartoccino” 1926-1936 (giugno 2008), Dal cavalée alla seta (giugno 2009), Acqua, energia, lavoro (giugno 2010), Pina Sacconaghi. Le opere e i giorni di una artista monzese (giugno 2016).
Nel 2011, a coronamento di oltre trent’anni di attività, il MEMB pubblica Le collezioni del MEMB. Un patrimonio per tutti, un volume di 256 pagine ampiamente illustrato, che presenta una selezione delle collezioni del Museo, suddivise in tre sezioni: chi è l'autore di questo libro?
LAVORO: capello, tessitura, artigianato, imprenditorialità
VITA SOCIALE: scuola, religiosità, militari
VITA FAMILIARE. abbigliamento, ricamo, abbigliamento bambino, casa, gioco.
Nel Soroptimist
[modifica | modifica wikitesto]Entra nel Club di Monza nel 1965 e nel biennio 1972/1974 ne diviene presidente, contribuendo a realizzare numerosi progetti e service a favore della comunità., occupandosi in particolare di ambiente e di diritti umani
Nel settembre 2023 viene realizzata la mostra "Pietre Ruggenti", presso la Galleria Civica di Monza. Un omaggio da parte della cittadinanza civica e del Soroptimist club Monza, che si ispira alla pubblicazione postuma dell'omonimo libro di Anna Sorteni, già socia e già presidente del Club. Guidate dagli studenti del Liceo Artistico cittadino "Nanni Valentini" le socie e i loro ospiti hanno mostra e libro illustrano il progetto, risalente agli inizi degli anni '80, di ricerca dei numerosi leoni in pietra ubicati in città, cosa nota a pochi monzesi.
Scritti
[modifica | modifica wikitesto]Attività didattica
[modifica | modifica wikitesto]Concorsi progettuali
[modifica | modifica wikitesto]Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Nel 2018 le viene conferito dal sindaco il Giovannino d'Oro, benemerenza civica della città di Monza, con le seguenti motivazioni: “Architetto, ha ampiamente e lungamente contribuito al progresso sociale e culturale della città in qualità di Presidente e socia del Soroptimist International Club di Monza e della sezione locale di Italia Nostra. Fondatrice nel 1978 del MEMB, Museo Etnologico di Monza e Brianza, ne è stata Presidente fino ad oggi, dedicando la sua vita con passione e onestà intellettuale, al recupero delle tradizioni e alla diffusione della cultura, con particolare attenzione ai temi del lavoro e della produttività, tipici del nostro territorio: oggetti, macchinari e documenti sono stati catalogati per la prima volta quale memori
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]cercare altre informazioni nel web o su carta