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Utente:Gabriele Grimaldi/Ganglio pterigo-palatino
Ganglio pterigo-palatino
[modifica | modifica wikitesto]Il ganglio pterigopalatino (o sfeno-palatino, o di Meckel) è una raccolta di cellule situate nella fossa pterigopalatina. È identificato come uno dei quattro gangli parasimpatici che si trovano nella testa e nel collo. Ha tre radici, che sono chiamate radici sensoriali, motorie e simpatiche. Serve come sito primario per l’afflusso di sangue e l’innervazione della mascella superiore con l’arteria mascellare e il nervo mascellare.
Veicola fibre motorie e sensoriali per le ghiandole della cavità nasale, per le ghiandole lacrimali, per i seni paranasali, per le gengive e il palato duro e molle. Attraverso la sua radice parasimpatica viaggiano le fibre parasimpatiche del nervo grande petroso (ramo del n. faciale). Le fibre simpatiche viaggiano attraverso il nervo petroso profondo (ramo del plesso carotideo interno) che quindi si unisce con il nervo grande petroso a formare nervo del canale pterigoideo (o vidiano). Il vero afferente però è il gran petroso superficiale, le cui cellule si trovano nel tronco cerebrale in prossimità del ponte nel nucleo Muco Naso Lacrimale. I rami mascellari inviano fibre sensoriali attraverso la radice sensoriale del ganglio.
L’arco effettore del sistema nervoso autonomo prevede un ganglio, a differenza di quello somatico le cui fibre portano direttamente all’organo effettore (sempre muscolatura striata).
Nell’ambito del sistema nervoso della vita vegetativa invece, l’organo effettore è rappresentato dalla muscolatura liscia o cardiaca.
Fibre del ganglio
[modifica | modifica wikitesto]Le fibre che si fermano nel ganglio sono:
- fibre nocicettive del trigemino (fibre sensitive somatiche)
- fibre parasimpatiche che vanno a regolare la secrezione di alcune ghiandole, per esempio della lingua e del palato.
- fibre ortosimpatiche la cui caratteristica è quella di andare anche alla muscolatura liscia dei vasi (con anestesia si possono vasocostringere per causare minore emorragia oltre che ad anestetizzare la zona).
L’origine delle fibre pre-gangliari è localizzata nel tronco cerebrale in prossimità del ponte in un piccolo nucleo chiamato Muco Naso Lacrimale; si chiama così per ricordare che le fibre post-gangliari, ossia quelle che si dipartono dal ganglio pterigopalatino, andranno a regolare la secrezione della mucosa del naso, del palato e della ghiandola lacrimale.
Il nervo zigomatico si origina dalla fossa pterigo-mascellare. Raggiunge la parete laterale della cavità orbitale passando per la fessura orbitale inferiore dello sfenoide e cede fibre postgangliari parasimpatiche per l'innervazione eccitosecretrice della ghiandola lacrimale al nervo lacrimale dell'oftalmico.
Alcune fibre eccito secretrici si portano alla ghiandola lacrimale; a quest’ultima arrivano risalendo per mezzo dei nervi sfenopalatini nel nervo mascellare e di lì nel nervo zigomatico e infine nel nervo lacrimale del nervo oftalmico.
Le fibre parasimpatiche nascono come fibre postgangliari del ganglio sfenopalatino.
Altre fibre sempre parasimpatiche postgangliari seguono i nervi nasali posterosuperiori e palatini per raggiungere le ghiandole della mucosa del naso e del palato. Nei nervi sfeno palatini sono presenti anche fibre ortosimpatiche (o simpatiche) postgangliari originate nel ganglio cervicale superiore. Queste fibre dal ganglio cervicale superiore decorrono nel plesso carotico interno, transitano poi nel nervo petroso profondo, quindi nel nervo vidiano, attraversano il ganglio pterigopalatino senza interrompersi e si distribuiscono come fibre vasomotorie ai medesimi organi
Le fibre post-gangliari attraverso la carotide interna entrano nel cranio come nervo petroso profondo e si portano insieme a quelle parasimpatiche per innervare le strutture del massiccio faciale.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Giuseppe Anastasi, et al., Trattato di anatomia umana, 5ª edizione, Milano, Edi.Ermes, 2019, ISBN 978-88-7051-703-3.
Voci correlate
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