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Utente:Chiarensal/sandbox
Il parco di Bruxelles (in olandese: Waranderpark), talvolta chiamato Parco Reale è un parco pubblico del centro di Bruxelles. Occupa una superficie di circa 11 ettari ed è inserito nella lista dei monumenti protetti della regione Bruxelles-Capitale dal 21 giugno 1971.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La creazione del parco di Bruxelles coincide con la creazione della place Royale, edificata a partire dal 1775 sulle rovine del castello dei duchi di Brabante, situato alla sommità del Coudenberg e chiamato comunemente, dopo l'incendio che lo devastò nel 1731, l'"Antica corte" o la "Corte bruciata".
Rimaneggiato e ingrandito sotto Giovanni III di Brabante e in seguito sotto Filippo il Buono, Il castello era circondato dalla place des Bailles, recintata, e, dal lato posteriore, da un parco suddiviso in due parti: il parco grande o “warande”, utilizzato come riserva di caccia che si estendeva, alla fine del regno di Carlo Quinto, fino alla rue de Louvain e fino ai bastioni collocati vicino alla porta di Naumur; il parco piccolo, situato nel vallone del Koperbeek, tra il retro del palazzo e il bosco. Quest’ultimo comprendeva un giardino di piacere privato, il cui nome, che variava al variare dei suoi rifacimenti, è stato ora “Feuillé” ora “Labyrinthe”, con evocazione dei pergolati, dei portici e delle vasche del labirinto di Corinto. Sul versante opposto, una vigna, un’aranciera e delle voliere per gli uccelli esotici e, nel resto del vallone, un giardino di fiori e uno stagno completavano l’insieme. Il castello cade in preda alle fiamme nella notte fra il 3 e il 4 febbraio 1731. L’incendio, scoppiato nelle cucine, dove erano in preparazione i dolciumi per un ballo che si sarebbe tenuto di lì a poco, lasciò dietro di sé una distesa di rovine e un parco abbandonato a se stesso. Alcuni proposero una ricostruzione parziale del sito, ma mancavano i soldi per portarla a termine. In occasione del venticinquesimo anniversario del suo insediamento come governatore dei paesi bassi austriaci, gli stati di Brabante volevano erigere una statua a charles de lorraine. Il principe di Sternhemberg,ministro plenipotenziario dell’imperatrice Maria Teresa d’Austria, propose di sistemarlo sulla piazza, antistante alle rovine che furono abbattute per l’occasione. Allo stesso tempo, il principe suggerì di estendere la superficie della piazza e di contornarla di edifici stilisticamente uniformi e di rimettere a nuovo il parco. Le negoziazioni, ardue, si conclusero con la ratifica di due convenzioni, una riguardante la piazza, l’altra riguardante il parco. La Città assicurava la copertura finanziaria per i percorsi stradali limitrofi limitrofi mentre il governo avrebbe finanziato la sistemazione del parco. La volontà di Barnabé Guimard, ideatore della pianta del quartiere, assistito da Joachim Zimmer per il rinnovamento del parco, era di fare, del quadrilatero formato dal parco, un punto centrale i riorganizzazione del quartiere circostante, dotandolo di buone vie di comunicazione con la città in espansione. I lavori andranno avanti dal 1776 al 1783. Tutta l’area viene appianata e rifatta radicalmente: 1218 alberi sono abbattuti per tracciare i nuovi viali a zampa di gallina che collegano il palazzo di giustizia di Bruxelles, il palazzo reale di Bruxelles, il palazzo della Nazione e la piazza del Trono. Ad ogni modo nel 1793 l’esercito rivoluzionario che occupa la città devastò il parco e distrusse selvaggiamente le statue e i busti di imperatori romani che lo ornavano. La Città di Bruxelles, che gestisce il parco dal 1797, prima di ottenerne la proprietà con un decreto regio del 23 aprile 1817, si impegna nella riparazione dei danni e dota il parco delle statue e dei busti visibili ancor oggi. A corto di fondi, la città organizzò subito una sottoscrizione pubblica al termine della quale fu affidata ai trenta donatori più generosi la direzione dei lavori di gestione del parco. I risultati superarono largamente le aspettative e i mecenati vittoriosi delegarono sette rappresentanti che costituirono la commissione del parco. Durante la rivoluzione che portò all’indipendenza del Belgio, dal 23 al 27 settembre 1830, data della loro ritirata verso Anversa, il parco servì da rifugio all’esercito olandese assediato dagli insorti. Vittima degli oltraggi del tempo, il parco è stato oggetto di un profondo restauro che si è concluso nel 2001. Alcuni alberi furono abbattuti e ripiantati, i cedui rinvigoriti, i percorsi e i manti erbosi ridefiniti e rifatti, l’arredamento rimesso a nuovo e i chioschi dal lato del Palazzo reale ricostruiti. Secondo l’associazione bruxellese Alias, il parco reale di Bruxelles, e in particolare le vestigia del vallone di Koperbeek, sarebbe un luogo frequentato da prostituti e molestatori.
Un criterio di organizzazione geometrico e boschivo
[modifica | modifica wikitesto]Il parco Reale, la cui pianta ha la forma di un grande rettangolo dagli angoli smussati, fu concepito secondo i canoni dell’architettura classica, pur mantenendo caratteri di foresta. La composizione geometrica è determinata dalle costrizioni urbanistiche delle strade limitrofe le quali hanno un prolungamento nei viali del parco. I percorsi, occupanti più della metà della superficie del parco, includono tre grandi viali con impianto a zampa d’oca, intersecati da due viali trasversali che assicurano il collegamento tra rue Royale e rue Ducale da un lato e la parte bassa della città dall’altro. L’asse del viale destro della zampa d’oca è determinato dalla place Royale, essa stessa posta di sbieco rispetto al tracciato della rue Royale, causato dalla presenza di un angolo degli antichi bastioni e dalla necessità di conservare l’impianto viario precedente. Infine, un viale esterno abbellito da tigli circonda il parco. Si tratta di un impianto a zampa d’oca di utilizzo corrente negli impianti dei giardini paesaggistici a partire dal XVII secolo. Alcuni autori hanno leggere dei simboli massonici in questo tracciato - principalmente il compasso - adducendo come prova la presenza delle lettere V. I. T. R. I. O. L. sul muro di fondo del parco e che in francese formerebbero una frase iniziatica della massoneria. Tuttavia questo argomento si esaurisce venendo a conoscenza del fatto che le lettere sono quel che resta di una installazione lì posta all’epoca di una esposizione di opere d’arte nel parco di Bruxelles nel giugno-agosto del 1991. All’incrocio dei tre cammini, posto vicino all’ingresso principale del parco vicino al Parlamento, una piazza circolare è ornata da una fontana che occupa quel luogo dal 1855. Si tratta di un monumento dedicato all’opera di derivazione delle acque di cui la città di Bruxelles si era appena dotata, assicurando così la fornitura di acqua corrente ai propri abitanti. Le sorgenti si trovavano al di là di Braine L’Alleud. Questo sito è stato d’ispirazione a più di un’artista quando si parlò di edificarvi un memoriale dedicato a Maria Teresa e Giuseppe II e un obelisco in ricordo di Waterloo o della rivoluzione belga, monumenti che sono stati in seguito collocati altrove. Le alte fustaie bordate di ceppaie, i filari di alberi lungo i viali e i due grandi salons de verdure dal lato della place des Palais, forniscono all’insieme un carattere un po’ austero di foresta. Delle piantumazione circondano dei boschetti, alla maniera dei cabinet de verdure, di Versailles, Beloeil e di altri luoghi. Tutti i tentativi di impiantare degli spiazzi fioriti hanno fallito. La resistenza dei cittadini, opposta regolarmente a tutti i tentantivi di rinnovo de