Utente:Bibliografo
Sono un uomo affascinato dalla Bibliografia, dalla grandiosa Enciclopedia Treccani e dalla Diplomatica, ed è proprio dalla bibliografia che prende il nome la mia utenza. Dal cartaceo, che adoro, son passato a Teknopedia, che è molto bella.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]Per bibliografia (dal greco βιβλίον biblìon, "libro", e γράφω gràpho, "scrivere", benché i greci non abbiamo mai combinato tali termini nel senso odierno - cfr. Blum, in 'Bibliografia', Pensato) enumerativa (o sistematica) si può intendere:
- l'«elenco sistematico di libri, riviste, articoli su un particolare argomento o su uno specifico autore»;
- «l'insieme dei saggi scritti su un determinato argomento»;
- l'«elenco di pubblicazioni usate e citate nella stesura specialmente di un saggio, di un articolo, di un libro»;
- la «scienza che studia la catalogazione sistematica dei libri».
Da ricordare che la bibliografia definita analitica (o critica) si occupa invece degli aspetti fisici dei singoli libri (caratteri, impaginazione, carta, ecc...).
Treccani
[modifica | modifica wikitesto]Treccani è il nome con cui è più comunemente nota l'Enciclopedia Italiana di scienze, lettere ed arti. La prima edizione e le successive sette appendici sono state curate dall'Istituto dell'Enciclopedia Italiana, fondato a Roma il 18 febbraio 1925 dal senatore e imprenditore Giovanni Treccani. La Treccani è stata probabilmente la massima impresa italiana di ricerca. Al contempo essa ha rappresentato, durante il ventennio fascista, anche l'esempio più emblematico del compromesso fra il regime e gran parte dell'élite culturale italiana dell'epoca che nel 1925 aderì in massa al Manifesto degli intellettuali fascisti.
L'Istituto dell'Enciclopedia italiana è una casa editrice italiana, nota soprattutto per aver edito la prima edizione e le successive sette appendici dell'Enciclopedia Italiana di scienze, lettere ed arti, probabilmente la massima impresa italiana di ricerca. L'Istituto fu fondato a Roma il 18 febbraio 1925 da Giovanni Treccani. Oltre al fondatore, che ne era anche il presidente, ne facevano parte: Calogero Tumminelli quale direttore editoriale, il filosofo Giovanni Gentile in qualità di direttore scientifico, Antonino Pagliaro come capo redattore, Gian Alberto Blanc, Pietro Bonfante, il maresciallo d'Italia Luigi Cadorna, il ministro Alberto De Stefani, lo storico Gaetano De Sanctis, l'economista Luigi Einaudi, il pittore Vittorio Grassi, il medico Ettore Marchiafava, il giurista Silvio Longhi, il già citato Ferdinando Martini, il giornalista Ugo Ojetti, lo storico Francesco Salata, il politico Vittorio Scialoja, l'economista Angelo Sraffa, l'ammiraglio Paolo Thaon di Revel, Tommaso Tittoni.
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Diplomatica
[modifica | modifica wikitesto]La diplomatica, disciplina nata nella seconda metà del secolo XVII comprendente i concetti, le tecniche e le procedure per giudicare dell'autenticità o meno del documento medievale, è stata per buona parte del suo percorso strettamente legata alla paleografia.
Il termine diplomatica è entrato nell'uso comune attraverso il titolo del primo grande trattato inerente a questa disciplina: i sei libri del De Re Diplomatica di Jean Mabillon (1681). Derivante dal greco diplòn (rendo doppio) il vocabolo diploma fu usato nell'antichità classica per indicare originariamente i documenti scritti su due tavolette unite tra loro a cerniera (dittici) ma fin dall'inizio dell'età imperiale figura riferito a particolari documenti emanati dal Senato o dall'imperatore. Nel Medioevo venne adoperato come sinonimo di privilegio imperiale mentre nell'Umanesimo esso serviva per rappresentare i documenti signorili d'impronta solenne.
Protocollo
[modifica | modifica wikitesto]Il registro di protocollo (o semplicemente "il protocollo") è il libro dove vengono trascritti progressivamente i documenti e gli atti in entrata e in uscita da un soggetto o ente (pubblico o privato). Questa registrazione, se condotta a norma di legge, ha carattere di pubblica e riconosciuta certezza, cioè "fa fede" in caso di controversia giuridica (validità probatoria).
Il termine protocollo ha un significato piuttosto ampio, che si identifica con la procedura, con l'ufficio deputato e con il registro stesso. Per estensione "protocollo" significa anche un iter per raggiungere un determinato obiettivo ("seguire il protocollo").