La Terza Flotta degli Stati Uniti è un comando della Flotta del Pacifico dell'U.S. Navy, responsabile di tutte le sue unità navali di superficie, sottomarine e forze aeree navali dislocate nell'Oceano Pacifico orientale.
La Terza flotta ha il compito di pianificare ed eseguire tutte le operazioni navali dell'U.S. Navy nel Pacifico orientale, provvedere alla difesa delle acque territoriali americane, alla sicurezza regionale e a sostenere tutte le operazioni umanitarie nella regione.[1]
La Terza flotta fu costituita il 15 marzo 1943, durante la Seconda Guerra Mondiale, sotto il comando dell'Ammiraglio William Halsey. Il suo quartier generale venne stabilito a Pearl Harbor il 15 giugno 1944. La flotta operò nell'Oceano Pacifico sud-occidentale, tra le Isole Salomone, le Filippine, Taiwan, Okinawa e le Ryūkyū. In seguito fu in grado di lanciare attacchi anche verso Tokyo e il territorio metropolitano giapponese. I documenti della resa giapponese furono firmati a bordo della USS Missouri, in quel periodo nave ammiraglia della flotta. Terminata la guerra le navi fecero ritorno verso i porti delle coste occidentali degli Stati Uniti, e l'unità fu messa in riserva e successivamente dismessa.
Il 1 febbraio 1973, in seguito alla riorganizzazione della flotta del pacifico, la Terza Flotta fu nuovamente ricostituita come flotta attiva e assunse i compiti della precedente prima flotta e della flotta della guerra sottomarina del pacifico. Nel 1986, il comandante trasferì il suo quartier generale da una base terrestre a bordo della nave USS Coronado, per la prima volta nella U.S. Navy dalla fine della Seconda Guerra mondiale. Dopo 17 anni, il quartier generale fu nuovamente trasferito a San Diego, dove attualmente risiede.[2]