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TempleOS
TempleOS sistema operativo | |
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Schermata di TempleOS 5.03 | |
Sviluppatore | Terry A. Davis |
Release corrente | 5.03 (20 novembre 2017) |
Tipo di kernel | monolitico |
Piattaforme supportate | x86-64 |
Licenza | Pubblico dominio |
Stadio di sviluppo | interrotto |
Sito web | templeos.org/ |
TempleOS (precedentemente noto come J Operating System,[1] SparrowOS e LoseThos)[2] è un sistema operativo per architettura x86-64 creato dal programmatore statunitense Terry A. Davis. Distribuito dall'autore in pubblico dominio, si tratta di un sistema operativo basato su temi biblici che secondo l'autore, affetto da episodi maniacali da lui descritti come rivelazioni divine, sarebbe stato ispirato da Dio per essere il Terzo Tempio.[3] Il sistema ha un'interfaccia simile ad una mistura di DOS e Turbo C e, secondo Davis, è una sorta di moderno Commodore 64 su architettura x86-64, che al posto del BASIC usa una propria variante del C, chiamata HolyC.[1]
Caratteristiche
[modifica | modifica wikitesto]Lo sviluppo di TempleOS iniziò nel 2003, dopo che Davis aveva sofferto di episodi maniacali a seguito dei quali era stato ricoverato per un breve periodo.[1][4] Davis, inizialmente ateo, sosteneva di poter parlare con Dio, e che questi gli avesse detto che il sistema operativo da lui implementato sarebbe il Terzo Tempio. Secondo Davis, il codice sorgente di TempleOS avrebbe un'ispirazione divina, e Dio gli avrebbe chiesto di sviluppare il sistema con risoluzione 640x480, 16 colori e audio monofonico. Il sistema è stato implementato in HolyC, un derivato del C sviluppato da Davis stesso.[2]
HolyC è usato per interagire con la shell, e interi programmi possono essere interpretati. L'ambiente di sviluppo integrato incluso in TempleOS fornisce varie funzionalità, e utilizza un formato non standard per file di testo che permette l'inclusione di collegamenti multimediali, immagini e modelli animati 3D nel codice sorgente. HolyC fornisce la compilazione JIT.[5]
Il sistema operativo supporta multitasking e processori multi-core, usa un modello ring-0-only, usa un singolo spazio di indirizzi, supporta ASCII 8-bit, e non fornisce connettività di rete.[3] Per quanto riguarda la grafica, ha una libreria 2D e 3D per VGA 640x480 a 16 colori.[2] Supporta mouse e tastiera come periferiche di input. I filesystem supportati sono FAT 32 e RedSea (letteralmente Mar Rosso), filesystem con supporto per la compressione creato dallo stesso Davis.[6]
Ricezione critica
[modifica | modifica wikitesto]Diverse riviste informatiche come TechRepublic e OSNews recensirono TempleOS in termini positivi, nonostante lo stesso Davis fosse interdetto da OSNews e da diversi altri siti e social network per via dei suoi commenti ostili verso lo staff e gli altri utenti.[7][8] Nel 2017, TempleOS fu parte di una esposizione di Art Brut in Borgogna.[9]
A seguito della morte di Davis, OSNews pubblicò un articolo che descrisse Davis come un programmatore talentuoso, osservando la complessità richiesta per implementare un intero sistema operativo, ed esprimendo rammarico per la sua malattia mentale.[10] Un articolo del giornale The Dalles Chronicle descrisse il progetto come impressionante per l'essere frutto del lavoro di un singolo programmatore, paragonandolo a "un grattacielo costruito da una singola persona".[11]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c Jesse Hicks, God's Lonely Programmer [Il solitario programmatore di Dio], su VICE Motherboard, 25 novembre 2014. URL consultato il 12 agosto 2019.
- ^ a b c James Sanders, TempleOS: an educational tool for programming experiments [TempleOS: uno strumento educativo per esperimenti di programmazione], su TechRepublic, 21 gennaio 2014. URL consultato il 21 aprile 2015.
- ^ a b (FR) Bruno Mathieu, TempleOS : le système d'exploitation qui parle à Dieu [TempleOS: Il sistema operativo che parla a Dio], su Tom's Guide, 28 novembre 2014. URL consultato il 21 aprile 2015.
- ^ (FR) Quentin Bruet-Ferréol, Temple OS, un système d'exploitation pour parler à Dieu codé par un fou génial [TempleOS, un sistema operativo per parlare a Dio codificato da un pazzo geniale], su Slate.fr, 13 maggio 2014. URL consultato il 21 aprile 2015.
- ^ A Constructive Look At TempleOS [Uno sguardo costruttivo a TempleOS], su codersnotes.com. URL consultato il 30 marzo 2017.
- ^ The Temple Operating System, su templeos.org. URL consultato il 30 marzo 2017 (archiviato dall'url originale il 31 marzo 2017).
- ^ David Cassel, The Troubled Legacy of Terry Davis, 'God's Lonely Programmer', su The New Stack, 23 settembre 2018. URL consultato il 28 settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 28 settembre 2018).
- ^ James Sanders, TempleOS: an educational tool for programming experiments, in TechRepublic, 21 gennaio 2014. URL consultato il 21 aprile 2015 (archiviato dall'url originale il 16 aprile 2015).
- ^ (FR) Philippe Godin, la Diagonale de l'art - ART BRUT 2.0, su Libération, 13 gennaio 2017. URL consultato il 22 marzo 2021 (archiviato dall'url originale l'11 marzo 2017).
- ^ Thom Holwerda, Creator of TempleOS, Terry Davis, has passed away, su OSNews, 8 settembre 2018. URL consultato il 6 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 17 gennaio 2019).
- ^ Neita Cecil, Man killed by train had tech following, in The Dalles Chronicle, 7 settembre 2018. URL consultato il 24 novembre 2020 (archiviato dall'url originale l'8 novembre 2020).
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su TempleOS
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Sito ufficiale, su templeos.org.