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Suore di Nostra Signora di Amersfoort
Le Suore di Nostra Signora di Amersfoort (in neerlandese Zusters van Onze Lieve Vrouw van Amersfoort) sono un istituto religioso femminile di diritto pontificio.[1]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La congregazione fu fondata dal gesuita Mathias Wolff (1779-1857) per rimediare all'assenza di scuole cattoliche nei Paesi Bassi settentrionali: radudata una comunità di giovani donne, ne affidò la formazione alle Suore di Nostra Signora di Namur.[2]
Le suore iniziarono il noviziato a Gand nel 1819. Nel 1822 rientrarono in patria e fissarono la loro sede ad Amersfoort: le suore di Amersfoort adottarono le regole della congregazione di Namur (tradotta dal francese all'olandese) e iniziarono a dedicarsi all'insegnamento.[2]
Negli anni successivi sorsero filiali a Engelen, Nimega e Zevenbergen. Nel 1831 a Wolff fu impedito di curare la direzione dell'istituto e per la congregazione iniziò un periodo di decadenza: a causa dei disordini ad Amerfoort, nel 1840 a Wolff fu concesso ti tornare a occuparsi delle case di Engelen, Nimega e Zevenbergen, che vennero staccate dalla congregazione di Amersfoort e andarono a costituire la Società di Gesù, Maria e Giuseppe.[3]
Ad Amersfoort rimasero solo la superiora, Maria Odilia Kisters, e altre tre suore, che provvidero alla restaurazione dell'istituto: l'apostolato delle suore venne esteso alla cura dei bambini abbandonati e vennero aperti orfanotrofi a Amersfoort, Rotterdam e Ootmarsum; iniziarono poi a dedicarsi all'assistenza agli anziani nelle case di riposo, all'educazione in scuole speciali per disabili mentali, alle missioni.[3]
Le costituzioni dell'istituto furono approvate da papa Pio IX nel 1870.[3]
Attività e diffusione
[modifica | modifica wikitesto]Le religiose si dedicano all'insegnamento, all'assistenza a malati e anziani e alle missioni.
Oltre che nei Paesi Bassi, sono presenti nelle Filippine, in Indonesia, in Malawi;[4] la sede generalizia è a Amersfoort.[1]
Alla fine del 2008 la congregazione contava 430 suore in 43 case.[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c Ann. Pont. 2010, p. 1601.
- ^ a b G. Rocca, DIP, vol. VI (1980), col. 336.
- ^ a b c G. Rocca, DIP, vol. VI (1980), col. 337.
- ^ Oorsprong van de Zusters van Onze Lieve Vrouw van Amersfoort, su sistersofourlady.org. URL consultato il 19 novembre 2011 (archiviato dall'url originale il 16 dicembre 2012).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Annuario Pontificio per l'anno 2010, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2010. ISBN 978-88-209-8355-0.
- Guerrino Pelliccia e Giancarlo Rocca (curr.), Dizionario degli Istituti di Perfezione (DIP), 10 voll., Edizioni paoline, Milano 1974-2003.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (NL) Il sito web ufficiale delle Suore di Nostra Signora di Amersfoort, su sistersofourlady.org. URL consultato il 20 novembre 2011 (archiviato dall'url originale il 15 giugno 2013).