Stella di Plaskett
Stella di Plaskett | |
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Scoperta | 1922 |
Classificazione | Stella binaria Supergigante blu |
Classe spettrale | A: O8 III/I B: O7.5 V/III |
Distanza dal Sole | 5242 anni luce |
Costellazione | Unicorno |
Redshift | 24,50 ± 0,90 |
Coordinate | |
(all'epoca J2000.0) | |
Ascensione retta | 06h 37m 24,0418s |
Declinazione | +06° 08′ 07,376″ |
Lat. galattica | -00,3111° |
Long. galattica | 205,8740° |
Dati fisici | |
Raggio medio | A:21 R B: 14 R⊙ |
Massa | |
Luminosità | A: 630.000
B: 372.000-870.000 L⊙ |
Dati osservativi | |
Magnitudine app. | 6,06 |
Magnitudine ass. | -6,96[1] |
Parallasse | -0,74 ± 0,80 mas |
Moto proprio | AR: -1,84 ± 0,62 mas/anno Dec: 0,68 ± 0,52 mas/anno |
Velocità radiale | 24,5 ± 0,9 km/s |
Nomenclature alternative | |
GCRV 4277, NSV 3048, uvby98 100047129 V, AG +06 776, PPM 150885, ALS 9054, GOS G205.87-00.31 01, 1RXS J063723.3+060802, WDS J06374+0608, BD +06 1309, GSC 00158-01594, SAO 114146, YZ 6 3073, CEL 1319, HD 47129, SBC7 286, [HJ56] 91, CGO 136, HIC 31646, SBC9 411, [KSP2003] G205.8724-00.3131, CSI +06 1309 1, Hilt 584, [KSP2003] J063723.40+060808.9, CSV 100751, HIP 31646, [KW97] 30-19, 2E 0634.7+0610, HR 2422, TD1 7590, [SC93] 316, 2E 1711, LS VI +06 5, TYC 158-1594-1, [VGK85] NGC 2244 +06 353, 2MASS J06372403+0608074, UBV M 12272, GC 8631, MCW 455, UBV 6566
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La Stella di Plaskett, nota anche come HD 47129, è una stella binaria spettroscopica di magnitudine 6,06 situata nella costellazione dell'Unicorno. La sua distanza dalla Terra è incerta, ma è quasi sicuramente compresa tra 4.900 e 6.600 anni luce. Da misurazioni del 2009 di Megier e soci la distanza risulta essere di 5242 anni luce[2].
Osservazione
[modifica | modifica wikitesto]Si tratta di una stella situata nell'emisfero celeste boreale, ma molto in prossimità dell'equatore celeste; ciò comporta che possa essere osservata da tutte le regioni abitate della Terra senza alcuna difficoltà e che sia invisibile soltanto nelle aree più interne del continente antartico. Nell'emisfero nord invece appare circumpolare solo molto oltre il circolo polare artico. La sua magnitudine pari a 6,1 la pone al limite della visibilità ad occhio nudo, pertanto per essere osservata senza l'ausilio di strumenti occorre un cielo limpido e possibilmente senza Luna.
Il periodo migliore per la sua osservazione nel cielo serale ricade nei mesi compresi fra dicembre e maggio; da entrambi gli emisferi il periodo di visibilità rimane indicativamente lo stesso, grazie alla posizione della stella non lontana dall'equatore celeste.
Il sistema
[modifica | modifica wikitesto]La stella di Plaskett è uno dei sistemi binari più massicci conosciuti; le due componenti non sono però state risolte otticamente, ma scoperte grazie all'analisi dello spettro che ha evidenziato degli spostamenti periodici delle linee spettrali, che lo rendono una binaria spettroscopica. Il periodo di rivoluzione delle due componenti attorno al centro di massa del sistema è di appena 14,40 giorni, con una separazione media di 0,5 UA. La velocità radiale del sistema, positiva, indica che la stella si sta allontanando dal sistema solare.
Caratteristiche fisiche
[modifica | modifica wikitesto]La componente principale, Plaskett A, è la più "fredda" delle due ma senza dubbio la più brillante, con una luminosità di circa 630.000 luminosità solari e un raggio 21 volte quello del Sole. I parametri della componente secondaria, Plaskett B, sono più approssimativi: la sua luminosità è compresa tra 372.000 e 870.000 luminosità solari e il suo raggio è di circa 14 raggi solari.[3] Le rispettive masse delle componenti sono 54 (A) e 56 (B) masse solari.[4]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ CoRoT observation log Release 8 (CoRoT, 2012)
- ^ (EN) Dati della stella dall'archivio Simbad
- ^ L. Mahy et al., Plaskett’s Star: Analysis of the CoRoT photometric data, in Astronomy & Astrophysics, ottobre 2010.arΧiv:1010.4959
- ^ (EN) High resolution optical spectroscopy of Plaskett's star (Linder et al. 2008)
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Plaskett's star (stars, Jim Kaler), su stars.astro.illinois.edu.