Stella di Cayrel

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BPS CS31082-0001
Stella di Cayrel
Distanza dal Sole13 000 anni luce
4 000 parsec
CostellazioneBalena
Coordinate
(all'epoca J2000.0)
Ascensione retta01h 29m 31,13s[1]
Declinazione−16° 00′ 45,48″[1]
Lat. galattica−75,8030°[1]
Long. galattica163,3390°[1]
Dati fisici
Acceleraz. di gravità in superficie1,05 log g[2]
Velocità di rotazione1,55 km/s[2]
Temperatura
superficiale
Indice di colore (B-V)0,75[2]
Metallicità−2,9  [Fe/H][3]
Età stimata12,5 Ga[4]
Dati osservativi
Magnitudine app.11,67[2]
Moto proprioAR: 13,3 mas/anno
Dec: −41,7 mas/anno
Velocità radiale139,07 km/s[1]
Nomenclature alternative
Stella di Cayrel, 2MASS J01293113-1600454, BD-16 251

BPS CS31082-0001, chiamata anche stella di Cayrel, è una vecchia stella di popolazione II appartenente all'alone galattico che si trova a una distanza di 4 kpc dal Sole. Appartiene alla classe delle stelle estremamente povere di metalli ([Fe/H] = −2,9)[3]. Un altro motivo di interesse è che i metalli che essa possiede derivano dal processo-r avvenuto all'interno di una supernova che ha poi contaminato il mezzo interstellare da cui la stella di Cayrel è nata[4]. Fu scoperta nel 1992 da Tim C. Beers e colleghi utilizzando il telescopio Schmidt dell'Osservatorio di Cerro Tololo in Cile[5]. Nel 2001 fu studiata da Roger Cayrel e colleghi[4], che utilizzarono il Very Large Telescope (VLT) accoppiato allo strumento UVES presso l'Osservatorio del Paranal in Cile per ottenere una spettroscopia ottica ad alta risoluzione volta a determinare le abbondanze degli elementi chimici all'interno della stella. Il raffronto fra le abbondanze del torio-232 e dell'uranio-238 ha permesso di determinare l'età della stella, che si aggira intorno ai 12,5 miliardi di anni[4], facendo della stella di Cayrel una delle più vecchie conosciute.

In confronto ad altre stelle molto povere di metalli, arricchite tramite il processo-r (come BPS CS22892-0052, BD+17° 3248, HE 1523-0901) la stella di Cayrel presenta alti livelli di attinoidi (torio, uranio) ma basse quantità di piombo[6].

  1. ^ a b c d e BD-16° 251, su SIMBAD, Centre de données astronomiques de Strasbourg. URL consultato il 6 giugno 2014.
  2. ^ a b c d e I. U. Roederer et al., A Search for Stars of Very Low Metal Abundance. VI. Detailed Abundances of 313 Metal-poor Stars, in The Astronomical Journal, vol. 147, n. 2, 2014, pp. id. 136, DOI:10.1088/0004-6256/147/6/136. URL consultato il 6 giugno 2014.
  3. ^ a b R. Toenjes et al., Tuning the Clock: Uranium and Thorium Chronometers Applied to CS 31802-001, Astrophysical Ages and Times Scales, S. Francisco, Astronomical Society of the Pacific, 2001. URL consultato il 7 giugno 2014.
  4. ^ a b c d R. Cayrel et al., Measurement of stellar age from uranium decay, in Nature, vol. 409, n. 6821, 2001, pp. 691–692, DOI:10.1038/35055507. URL consultato il 7 giugno 2014.
  5. ^ T. C. Beers, G. W. Preston, S. A. Shectman, A search for stars of very low metal abundance. II, in Astronomical Journal, vol. 103, n. 6, 1992, pp. 1987-2034, DOI:10.1086/116207. URL consultato il 7 giugno 2014.
  6. ^ V. Hill et al., R-Process Pattern in the Very-Metal-Poor Halo Star CS 31802-001, Astrophysical Ages and Times Scales, S. Francisco, Astronomical Society of the Pacific, 2001. URL consultato il 7 giugno 2014.

Voci correlate

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