Sorelle della misericordia
Le Sorelle della Misericordia sono un istituto religioso femminile di diritto pontificio: le suore di questa congregazione pospongono al loro nome la sigla I.S.M.[1]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La congregazione venne fondata da Carlo Steeb (1773-1865). Nel 1799, assieme a Maddalena di Canossa e a Pietro Leonardi, aveva istituito una scuola per "spedaliere", sorelle infermiere destinate a prestare servizio negli ospedali militari e di campo: quando, con la sconfitta di Napoleone a Waterloo, terminò il periodo bellico, Leonardi e la Canossa preferirono dedicarsi ad altri ambiti di apostolato.[2]
Steeb decise di continuare la sua opera di assistenza sanitaria nel Pio ricovero di Verona e, con l'appoggio dei vescovi Giuseppe Grasser e Pietro Aurelio Mutti, il 2 novembre 1840 introdusse nell'ospedale Luigia Poloni (1802-1855) e tre sue compagne, con le quali diede inizio alla congregazione delle Sorelle della Misericordia. L'istituto ottenne l'approvazione diocesana il 10 settembre 1848 e ricevette il pontificio decreto di lode l'8 luglio 1931; le sue costituzioni vennero approvate dalla Santa Sede il 5 agosto 1941 e nuovamente il 6 luglio 1983.[2]
L'istituto si sviluppò anzitutto nell'ambito dell'assistenza ai malati: le sorelle assunsero la gestione di sanatori, centri elioterapici, per la cura delle malattie nervose e dei disabili psichici. Poi la congregazione allargò la sua azione alle attività parrocchiali, all'educazione e al lavoro in terra di missione.[3]
Il fondatore è stato beatificato da papa Paolo VI nel 1975;[4] la Poloni, in religione madre Maria Vincenza, è stata proclamata beata il 21 settembre 2001.[5]
Attività e diffusione
[modifica | modifica wikitesto]La spiritualità della congregazione è basata su quella di san Vincenzo de' Paoli ed è caratterizzata da carità, semplicità e umiltà.[2] Le sorelle si dedicano al servizio ai più poveri, all'educazione e alle opere di pastorale giovanile.[3]
Sono presenti in Europa (Germania, Italia, Portogallo), nelle Americhe (Argentina, Brasile, Cile), in Africa (Angola, Tanzania, Burundi).[6] La casa generalizia è in via Valverde a Verona.[1]
Alla fine del 2008, la congregazione contava 1.029 religiose in 103 case.[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c Ann. Pont. 2010, p. 1594.
- ^ a b c DIP, vol. VIII (1988), col. 1914-1916, voce a cura di G. Casetta.
- ^ a b D. Cottini, in G. Scwaiger, op. cit., pp. 299-301.
- ^ Biographisch-Bibliographisches Kirchenlexikon, vol. XXII (2003), coll. 1295-1296, voce a cura di E. Sauser, su bautz.de (archiviato dall'url originale il 19 dicembre 2009).
- ^ Riti di Beatificazione approvati da Benedetto XVI, su vatican.va.
- ^ Opere e attività, su istsorellemisericordia.it.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Annuario Pontificio per l'anno 2010, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2010. ISBN 978-88-209-8355-0.
- Guerrino Pelliccia e Giancarlo Rocca (curr.), Dizionario degli Istituti di Perfezione (10 voll.), Edizioni paoline, Milano 1974-2003.
- Georg Schwaiger, La vita religiosa dalle origini ai nostri giorni, San Paolo, Milano 1997. ISBN 978-88-215-3345-7.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Il sito web ufficiale delle Sorelle della Misericordia, su istsorellemisericordia.it.