Schulmädchen-Report (serie di film)

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Schulmädchen-Report è una serie cinematografica ispirata all'omonimo libro scritto nel 1970 dal sessuologo Günther Hunold nel quale presentava interviste a dodici giovani donne di età compresa tra i 14 e i 20 anni sulla loro sessualità.

Il produttore cinematografico Wolf C. Hartwig, dopo essersi imbattuto per caso nel libro di Hunold, acquistò i diritti per realizzarne una trasposizione cinematografica per 30 000 marchi. Il film, girato in pochi giorni con un budget di 220 000 marchi, è uscito nei cinema della Germania Ovest il 23 ottobre 1970 ed ha avuto un enorme successo con oltre sei milioni di spettatori. Il film è uno dei cinque film tedeschi di maggior successo.[1]

Visto il successo ottenuto dal film, ne furono subito realizzati dei sequel. Il grande successo della serie può essere spiegato dal fatto che a quel tempo la sessualità era considerata un tabù e c'era una grande curiosità per i dettagli sessuali. A partire dal 1975, con la sempre maggiore distribuzione di film pornografici e la nascita dei cinema a luci rosse, l'interesse del pubblico iniziò a scemare sempre di più. Nonostante il tredicesimo film della serie, uscito nel 1980, venne visto da 1,2 milioni di spettatori, il produttore non ritenne più sensato o redditizio continuare la serie.

Schulmädchen-Report ha ispirato diversi epigoni. Erwin C. Dietrich ha avuto un particolare successo con la sua produzione Blutjunge Verführerinnen (1971), che, come il modello, ha suscitato pesanti critiche. Il film ebbe due sequel: Blutjunge Verführerinnen 2 e Blutjunge Verführerinnen 3. Teil, entrambi del 1972.

  1. ^ (DE) Rudolf Novotny, Die pubertierende Republik: 40 Jahre Schulmädchenreport, in Frankfurter Rundschau, 26 ottobre 2010. URL consultato il 6 dicembre 2020.