Dasyurus viverrinus

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Quoll orientale
Stato di conservazione
Prossimo alla minaccia (nt)[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
ClasseMammalia
OrdineDasyuromorphia
FamigliaDasyuridae
SottofamigliaDasyurinae
TribùDasyurini
GenereDasyurus
SpecieD. viverrinus
Nomenclatura binomiale
Dasyurus viverrinus
(Shaw, 1800)
Sinonimi

Satanellus viverrinus
(Shaw, 1800)

Areale

Il quoll orientale (Dasyurus viverrinus Shaw, 1800), noto anche come gatto marsupiale maculato, è un marsupiale dasiuride carnivoro di medie dimensioni originario dell'Australia. Attualmente scomparso dal continente australiano, rimane abbastanza diffuso e talvolta perfino numeroso in Tasmania. È una delle sei specie esistenti di quoll[2].

Forma chiara di quoll orientale.

Il quoll orientale ha all'incirca le dimensioni di un piccolo gatto domestico: i maschi adulti misurano in media 60 cm di lunghezza e pesano circa 1,3 kg. Il folto mantello è ricoperto da macchie bianche, e varia in colorazione da fulvo chiaro a quasi nero, mentre l'addome è color bianco sporco. Si differenzia dal quoll tigre per la costituzione più esile, il muso a punta e la mancanza di macchie sulla coda.

Alimentazione

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Il quoll orientale è un predatore solitario, che va a caccia di insetti e piccoli mammiferi nelle ore notturne. Talvolta si nutre degli avanzi delle prede catturate dal più grande diavolo della Tasmania.

La stagione riproduttiva ha inizio ai primi dell'inverno, e la femmina dà alla luce da uno a venti piccoli[3]. Di questi, sopravvivono solamente i primi che raggiungono le sei mammelle della madre. Lo svezzamento avviene a circa 10 settimane di età; durante questo periodo, i piccoli rimangono al sicuro nella tana mentre la madre è fuori in cerca di cibo.

Distribuzione e habitat

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È diffuso in tutta la Tasmania ed è presente in foreste pluviali, brughiere, regioni alpine e boscaglie. Tuttavia, predilige le distese erbose aride e i mosaici di foresta-prateria, circondati da terreni agricoli, in particolare ove vi sono terreni da pascolo.

Il quoll orientale appartiene alla famiglia dei Dasiuridi, che comprende quasi tutti i marsupiali carnivori. Il nome specifico, viverrinus, significa «[dall'aspetto] simile a un furetto»[4]. La specie è stata descritta per la prima volta nel 1800 da George Shaw, che la classificò nello stesso genere degli opossum, Didelphis, assieme all'altra specie di quoll allora conosciuta, il quoll tigre.

Conservazione

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Forma scura di quoll orientale.

Le principali minacce per il quoll orientale sono la competizione e la predazione da parte di gatti inselvatichiti, e gli avvelenamenti e catture illegali. Si ritiene che la mancanza in Tasmania di volpi e dingo abbia contribuito alla sopravvivenza della specie.

L'ultimo quoll orientale «australiano» conosciuto venne investito da un veicolo nel Nielsen Park, a Sydney, il 31 gennaio 1963[5]. Un rapporto del servizio dei Parchi Nazionali ha segnalato un certo numero di avvistamenti non confermati, da allora fino al 1999 (anno in cui è stato stilato il rapporto[6], e altri avvistamenti si sono susseguiti fino al 2006[7]. Gli esemplari catturati nel 2005 e 2008 a ovest di Melbourne (Victoria) provenivano probabilmente da un vicino Centro di Ricerca e Conservazione: o erano esemplari fuggiti da tale struttura o loro discendenti[8].

Nella cultura di massa

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Un esemplare di questa specie viene scelto per interpretare un piccolo mammifero non identificato nel documentario L'impero dei dinosauri. Nella puntata sul Triassico l'esemplare è visto in un cameo, prima di venire spaventato da un Coelophysis.

  1. ^ (EN) Lamoreux, J. & Hilton-Taylor, C. (Global Mammal Assessment Team) 2008, Dasyurus viverrinus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Dasyurus viverrinus, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
  3. ^ "Mammals" Dorling Kindersley Limited, London
  4. ^ J. Godsell, Eastern Quoll, in Ronald Strahan (a cura di), The Mammals of Australia, Reed Books, 1995, pp. 70–71.
  5. ^ Australian Museum, Sydney mammals database, Eastern Quoll, su amonline.net.au, Australian Museum, 2003. URL consultato il 12 febbraio 2007.
  6. ^ National Parks and Wildlife Service, Threatened Species Information, Eastern Quoll (PDF), su nationalparks.nsw.gov.au, National Parks and Wildlife Service, 1999. URL consultato il 12 febbraio 2007 (archiviato dall'url originale il 3 ottobre 2006).
  7. ^ Rebecca Lang, "Extinct" marsupial may be alive and well - NSW, su hawkesbury.yourguide.com.au, Hawkesbury News, 1º novembre 2006. URL consultato il 12 febbraio 2007. [collegamento interrotto]
  8. ^ Victorian Eastern Quoll Specimens - Where Light Meets Dark (www.wherelightmeetsdark.com), su wherelightmeetsdark.com. URL consultato il 24 maggio 2013 (archiviato dall'url originale il 15 marzo 2012).

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