Il raccordo ferroviario di Acerra è un raccordo ferroviario costruito per servire i vari impianti della zona industriale di Pomigliano d'Arco. Dal 2011 è in concessione alla FIAT.
Inaugurata agli inizi degli anni settanta, la breve diramazione è stata costruita per collegare la stazione di Acerra agli impianti della zona industriale di Pomigliano d'Arco.[1][2]
Dal 2011 è in concessione alla FIAT Group Automobiles, concessione valida fino al 2021.[3][4]
La tratta è doppio a binario non elettrificato di cui solo uno in uso. Alcune sezioni del tracciato sono in disuso, in particolare nei pressi degli stabilimenti FIAT.[5] Lo stabilimento servito è esclusivamente quello della FIAT nella sua area centrale, mentre in precedenza erano servite anche le sue aree settentrionali e i reparti produttivi.
Tutti i deviatoi sono azionati manualmente. I raddoppi di binario sono presenti negli stabilimenti industriali e nello scalo di Acerra.[5]
Lo scalo di testa della linea è un piccolo scalo merci costituito da 5 binari più uno che connesso ad una costruzione di cemento aperta.[5]
Superato lo scalo vi è un passaggio a livello su via San Francesco d'Assisi, immettendosi nel tracciato vero e proprio. I due binari si staccano dalla ferrovia Roma-Cassino-Napoli piegando verso sud, incrociando di nuovo un passaggio a livello. Il tracciato prosegue attraversando varie file di edifici incontrando vari attraversamenti a raso con le strade della viabilità locale. La tratta sottopassa l'Asse Mediano e, nelle vicinanze, vi è una comunicazione tra i due binari. Il binario di sinistra entra nell'area settentrionale dello stabilimento Alfa Romeo dove vi è un fascio merci inutilizzato; il binario di sinistra continua fino ad un deviatoio dove si divide: il binario di sinistra entra nello stabilimento FIAT Auto ex Alfa Romeo ed il binario di destra continua ancora fino a raggiungere i reparti produttivi dell'Alfa Romeo e l'Alfa Avio, dove termina con un paraurti. Anche l'altro binario termina nei pressi dei reparti produttivi nelle adiacenze di un'area di deposito.
All'interno dello stabilimento FIAT ex Alfa Romeo vi è un lungo fascio merci di 9 binari dedicato al carico e scarico delle automobili.
Il traffico effettuato sul raccordo è solo di tipo merci e viene effettuato dalla FIAT.[3]
Per trasportare le tradotte di auto viene utilizzata una D.345 dagli stabilimenti fino al fascio merci di Acerra e da lì fino alla stazione, per poi essere inserite in composizione ai treni merci e inviate verso le varie destinazioni.[5]
- Gennaro Biondi, Italo Del Gaudio, Rocco Giordano, Gilberto A. Marselli, Paolo Stampacchia, Italo Talia, Salvatore Vinci, Sviluppo industriale e fattori ambientali: il caso Napoli, Guida editori, Napoli, 1987.