Punizione di un cacciatore

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La punizione di un cacciatore
AutoriPaulus Potter e Cornelis van Poelenburch
Data1647 circa
Tecnicaolio su tavola
Dimensioni84,5×120 cm
UbicazioneMuseo dell'Ermitage, San Pietroburgo

La punizione di un cacciatore[1] (in russo Наказание охотника?, Nakazanie ochotinka) è un dipinto a olio su tavola del pittore olandese Paulus Potter, con aiuti di Cornelis van Poelenburch,[2] realizzato nel 1647 circa e oggi conservato al museo dell'Ermitage di San Pietroburgo.[3]

Le due scene principali.

Il dipinto è diviso in quattordici riquadri, due più grandi al centro e altri dodici ai lati.[4] I dodici riquadri ai lati mostrano varie scene di caccia, con dei cacciatori che osservano gli animali che cadono nelle trappole o dei segugi che azzannano le fiere. In alto a sinistra e a destra, rispettivamente, sono raffigurate la visione di Sant'Eustachio (o Sant'Uberto)[5] e la storia di Diana e Atteone: nella prima scena, il cacciatore ha la visione di un crocifisso tra le corna di un cervo e questo lo spinge a convertirsi al cristianesimo;[5] nella seconda, il cacciatore Atteone viene trasformato in un cervo per aver visto la dea Diana che si faceva il bagno e finirà sbranato dai suoi stessi cani. Il predatore diviene così la preda, come avviene nelle due scene principali.[6]

Come in un mondo alla rovescia, il cacciatore viene catturato, legato e sospinto davanti a un tribunale del mondo animale.[7] Anche i suoi cani vengono condotti presso questo tribunale nel quale un leone alza una verga con la zampa e una volpe stringe un foglio di carta, sul quale potrebbero essere scritti i crimini commessi dall'uomo. La scena sottostante raffigura la fine del cacciatore, arrostito allo spiedo da un cinghiale e un caprone (con tanto di mestoli), e dei suoi cani da caccia, impiccati a un albero, mentre tutt'attorno gli animali ballano e festeggiano.[1][3] Il dipinto può essere considerato una satira sull'intero mondo della caccia.[2]

Lo scrittore inglese Lewis Carroll vide l'opera durante un viaggio a San Pietroburgo e scrisse nel suo diario che si trattava di un "capolavoro".[8]

  1. ^ a b Lisa Vozza, La punizione di un cacciatore, su Irresistibili, 30 giugno 2021. URL consultato il 29 maggio 2022.
  2. ^ a b (EN) Seventeenth-Century Dutch Animal Imagery Challenging Anthropocentrism: Paulus Potter’s Punishment of a Hunter, su Apollon Undergraduate Journal. URL consultato il 29 maggio 2022.
  3. ^ a b (EN) Punishment of a Hunter, su hermitagemuseum.org. URL consultato il 29 maggio 2022.
  4. ^ (FR) Guide du Routard Saint-Pétersbourg et environs 2021/22, Hachette Tourisme, 26 maggio 2021, ISBN 978-2-01-713005-5. URL consultato il 29 maggio 2022.
  5. ^ a b (EN) Punishment of a Hunter [Paulus Potter] | Sartle - Rogue Art History, su sartle.com, 3 novembre 2020. URL consultato il 29 maggio 2022.
  6. ^ (EN) A Closer Look: Paulus Potter's 'Punishment of the Hunter', su Archive: NRG Blog, 3 luglio 2019. URL consultato il 29 maggio 2022.
  7. ^ (EN) Piers Beirne, Murdering Animals: Writings on Theriocide, Homicide and Nonspeciesist Criminology, Springer, 12 marzo 2018, pp. 59-61, ISBN 978-1-137-57468-8. URL consultato il 29 maggio 2022.
  8. ^ (EN) Laura White, The Alice Books and the Contested Ground of the Natural World, Routledge, 26 giugno 2017, ISBN 978-1-351-80360-1. URL consultato il 29 maggio 2022.

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