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Protadio
Protadio (latino: Protadius; fl. 395-400/401) è stato un politico romano attivo alla fine del IV secolo e inizio V.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Aristocratico gallo-romano[1], era forse nato a Treviri[2], nella Gallia Belgica, figlio probabilmente di quel tal consularis Minervio che partecipò all'ambasciata del Senato romano presso l'imperatore Valentiniano II assieme a Vettio Agorio Pretestato e a Volusio Venusto.[3]
Nel 395 si recò dalla Gallia a Mediolanum, mentre il fratello Florentino era quaestor sacri palatii;[4] ma poi tornò in Gallia, vivendo sia a Treviri che nella Gallia meridionale.[2]
Fu praefectus urbi di Roma.[5] La data non è accertata, ma è stata stimata tra il 400 e il 401, considerato il fatto che una delle fonti per questa carica, Quinto Aurelio Simmaco, morì nel 402, e che ci sono pochi anni disponibili prima; fu forse successore di Nicomaco Flaviano.[6]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Claudio Rutilio Namaziano, De reditu suo, I 549.
- ^ a b Quinto Aurelio Simmaco, Epistole, IV 30.
- ^ Ammiano Marcellino, Storie, XXVIII.1.25, citato in Cristiana Sogno, Q. Aurelius Symmachus: a political biography, University of Michigan Press, 2006, ISBN 9780472115297, p. 95.
- ^ Simmaco, IV 20.50.
- ^ Namaziano, I 550; Simmaco, IV 23.
- ^ Simmaco, VII 50.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Arnold Hugh Martin Jones, John Robert Martindale, J. Morris, "Protadius 1", The Prosopography of the Later Roman Empire: A.D. 260-395, Cambridge University Press, 1971, ISBN 0521072336, p. 751.