Portale:LGBT/Scrittori

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Pier Vittorio Tondelli nasce il 14 settembre del 1955 nella bassa reggiana, a Correggio, paese conosciuto per aver dato i natali al famoso pittore Antonio Allegri e al cantautore Luciano Ligabue.

Frequenta il liceo classico Corso, dove si diploma nel 1974. Fra gli anni sessanta e settanta comincia a scrivere i primi articoli, pubblicati nel giornale di Azione Cattolica e delle ACLI. A questo periodo risale anche la riduzione per il teatro de Il piccolo principe diSaint-Exupéry. Ripensando alla propria adolescenza, nel 1981 scrive:

«Ho sedici anni e sto male. Sto male l’ho detto molte volte, ci sono cresciuto con quella frase, ho sempre saputo le ragioni del mio star male, era tutto perfettamente chiaro nella mia testolina di quindicenne. Il mio amore frocio, la coscienza di essere artista e di voler fare, scrivere, poetare ecc. Volevo fare il cinematografico.»

Dopo la maturità si iscrive al DAMS di Bologna. Qui frequenta, fra gli altri, i corsi di Umberto Eco e di Gianni Celati. Quelli sono gli anni in cui al DAMS di Bologna sono iscritti anche Enrico Palandri, Giacomo Campiotti, Gian Ruggero Manzoni, Andrea Pazienza, Freak Antoni. Era un vero e proprio crogiolo di talenti. L’università è per Tondelli un periodo di sofferenza, di solitudine, di complessi non superati dovuti al suo non sentirsi in pace con sé stesso. La sua notevole statura fisica lo impaccia, fugge il contatto con gli altri, scrive, ma, per sua ammissione, non fa leggere i suoi scritti a nessuno. In questo periodo lavora per un teatro e per una radio libera. Nel 1976 entra a far parte del gruppo che gestisce il teatro di Correggio, ma è alla scrittura che dedica sempre più tempo. A cavallo fra i diciannove e i vent’anni scrive il primo abbozzo di quello che diventerà Altri libertini. Nel frattempo cambiano anche le sue letture: si interessa di filosofie e religioni orientali, legge Lotta continua, sposta il centro della sua vita aBologna e Milano, che vede come la città della "fantasia, della libertà, del desiderio" (Tondelli 2000, p. XXXVIII s.), ascoltaGuccini, De Gregori, il primo Venditti. Anche se non son sempre belli, gli uomini votati al male possiedono le virtù virili.


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