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Le lingue celtiche sono idiomi che derivano dal protoceltico, o celtico comune, una branca della grande famiglia linguistica indoeuropea. Durante il I millennio a.C. queste venivano parlate in gran parte dell'Europa, dal Golfo di Guascogna al Mare del Nord, lungo il Reno ed il Danubio fino al Mar Nero e all'Anatolia settentrionale (Galazia). Oggi le lingue celtiche sono limitate a poche zone ristrette in Gran Bretagna, nell'Isola di Man, in Irlanda e in Bretagna e ovunque sono considerate a rischio di estinzione.
Alcuni studiosi distinguono un "celtico continentale" da un "celtico insulare", argomentando che le differenze tra le lingue goideliche e quelle brittoniche si sono originate dopo la separazione fra lingue continentali e insulari. Altri studiosi distinguono invece un "celtico-Q" da un "celtico-P", mettendo la maggior parte delle lingue celtiche continentali nell'ex raggruppamento (ad eccezione del celtiberico, che è celtico-Q).
Lingue celtiche continentali:
Celtiberico † · Galato † · Gallico † · Lepontico †
Lingue celtiche insulari:
- Ramo Gaelico: Irlandese · Mannese · Gaelico Scozzese
- Ramo Britannico: Bretone · Cornico † · Cumbrico † · Gallese