Olivetti Prodest

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Olivetti Prodest è stato il marchio con cui Olivetti ha distribuito tre home computer, incompatibili fra di loro, nella seconda metà degli anni Ottanta:

I primi due computer sono a 8 bit e hanno 128 kB di memoria RAM (da cui i loro nomi), mentre il PC1 è a 16 bit e ne ha 512 espandibili a 640 kB.

Nel 1986, sulla scia del successo di Commodore e Sinclair Research, Olivetti lanciò questa linea per entrare nel mercato italiano degli home computer.[1] A questo scopo venne fondata la società dedicata Olivetti Prodest s.p.a.,[2] a luglio 1986,[3] con sede a Milano.[4]

I primi due modelli, PC 128 e PC 128 S, sono adattamenti di computer già prodotti da due aziende straniere, rispettivamente Thomson MO6 della Thomson SA e BBC Master Compact dell'Acorn Computers, aziende nelle quali l'Olivetti aveva una partecipazione.[1] Rispetto agli originali vennero semplicemente ricolorati e rimarchiati per l'Italia. Per i canoni della fascia domestica avevano discrete capacità hardware.[5]

Nonostante le loro interessanti caratteristiche, la campagna pubblicitaria, e il supporto di una rivista mensile dedicata (Olivetti Prodest User del Gruppo Editoriale Jackson), queste macchine non riuscirono a essere competitive in confronto al Commodore 64 che dominava il mercato italiano.[5] La loro presenza sul mercato nazionale fu comunque significativa.[3]

Nel 1987 Olivetti istituì la società Prodest International s.p.a., con lo scopo di operare a livello internazionale nel campo dell'elettronica di consumo tramite una rete di consociate, tra cui le suddette Thomson e Acorn in Europa.[5] Prodest International aveva sede a Ivrea e stabilimento produttivo a Pozzuoli.[6]

Nonostante i precedenti insuccessi, Prodest International entrò nel settore computer domestici con il PC1, stavolta un sistema progettato e realizzato in Italia. Era pensato per la fascia semiprofessionale, ossia più vicino come capacità ai modelli da ufficio (essendo 100% IBM compatibile), ma a basso costo per il mercato domestico.[5]

Il PC1 fu apprezzato dalla critica, ma Olivetti sottovalutò l'importanza delle capacità da videogioco nel mercato domestico, dove i più attrezzati Amiga e Atari ST dominavano la fascia a 16 bit. Inoltre anche gli IBM compatibili di fascia bassa, per l'uso casalingo e nelle piccole imprese, cominciavano a essere rappresentati da macchine di produzione asiatica.[5] Il PC1 non riuscì pertanto a imporsi sul mercato domestico e delle piccole attività.[7]

Allora Olivetti avviò due progetti migliorativi, non arrivati poi alla commercializzazione. L'Olivetti Prodest PC1 PLUS prevedeva un potenziamento con 640 kB di RAM, scheda audio, disco fisso da 20 MB e schermo LCD retroilluminato da 12".[7] L'Olivetti Prodest PC2 sarebbe stato un sistema più professionale, con tastiera e monitor separati dal case e maggiore espandibilità, processore Intel 80286, 640 kB di RAM, scheda EGA, uscita MIDI, e uno o due drive integrati nel monitor.[7] Il PC1 PLUS e il PC2 introducevano piena compatibilità con le schede di espansione ISA, mancante invece nel PC1.[7]

Nel 1989 venne lanciato effettivamente il PC1HD, ispirato al progetto del PC1 PLUS, ma senza scheda audio di serie e senza schermo LCD. Neanche il PC1HD riuscì a competere con la concorrenza a 16 bit, per via del suo prezzo relativamente alto, circa 2.500.000 lire. Con questo si decise di interrompere la divisione Prodest International e la linea Olivetti Prodest.[7] Prodest International fu incorporata a fine 1990 dalla Olivetti Telecomunicazioni.[8]

Il progetto del PC2 forse confluì nell'Olivetti M200, che a differenza del PC2 rimase ancora basato sul processore NEC V40 e sulla grafica CGA.[7] Nonostante l'abbandono della linea Prodest, Olivetti riprese nel 1990 a produrre PC per la fascia domestica con la linea Olivetti PCS.[7]

Galleria d'immagini

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  1. ^ a b Retro Computer 2, p. 16.
  2. ^ PC1, primo Home Computer italiano compatibile (MS-DOS) (JPG), in LIST, anno 5, n. 11, Roma, EDICOMP, novembre/dicembre 1987, p. 13, OCLC 955780660.
  3. ^ a b Olivetti Prodest: il software (JPG), in MCmicrocomputer, n. 62, Roma, Technimedia, aprile 1987, p. 26, ISSN 1123-2714 (WC · ACNP).
  4. ^ Guida all'uso del sistema PC 128 S, Olivetti Prodest, settembre 1986, p. II.
  5. ^ a b c d e Retro Computer 2, p. 17.
  6. ^ Prodest International (JPG), in Olivetti Prodest PC 1, n. 1, JCE, dicembre 1987/gennaio 1988, p. 5.
  7. ^ a b c d e f g Retro Computer 2, p. 18.
  8. ^ Assemblea ordinaria degli azionisti - 18 giugno 1991 (PDF), Olivetti, p. 22.

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