Necropoli di Champrotard
Necropoli di Champrotard | |
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La centrale idroelettrica Champagne I e il sito di Champrond di Villeneuve | |
Epoca | Neolitico, Eneolitico |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Comune | Villeneuve |
Scavi | |
Data scoperta | 1917 |
Archeologo | Pietro Barocelli |
Amministrazione | |
Visitabile | No |
Mappa di localizzazione | |
La necropoli di Champrotard (pron. fr. AFI: [ʃɑ̃ʁɔtaʁ]), talvolta ortografato Champ Rotard o Champ-Rotard (omofoni), è un sito archeologico del comune di Villeneuve, in Valle d'Aosta, al limitare del territorio comunale di Introd. Essa sorge nel fondovalle nella località omonima e dista circa 10 km dall'imbocco della strada per il Gran San Bernardo e 15 km dall'imbocco per il Piccolo San Bernardo.[1] Per arrivarci venendo da Aosta si supera Villeneuve e in corrispondenza del viadotto si lascia la statale per seguire le indicazioni per Introd.[2] La necropoli si trova a fianco della centrale idroelettrica Champagne I. Si tratta di una delle più estese necropoli neolitiche d'Italia.[3]
Storia e descrizione
[modifica | modifica wikitesto]La necropoli è stata scoperta nel 1917 durante i lavori di costruzione della centrale idroelettrica Champagne I. Le prime indagini archeologiche sistematiche sono svolte da Pietro Barocelli nello stesso anno e rivelano la presenza di venticinque tombe a cista risalenti al Neolitico.[3][4]
Nelle tombe, in cui è quasi assente il corredo funerario, sono stati ritrovati vari manufatti: nella tomba n. 19 un frammento d'ascia di pietra giadeitica levigata[5] realizzata con materiale proveniente dalla miniera di Praborna di Saint-Marcel, un raschiatoio di quarzo e un punteruolo di selce; nella tomba n. 25 un dente di cinghiale ornamentale con foro. Sono inoltre stati ritrovati altri denti e ossa di animali e resti di carbone.[3][6]
Gli scheletri presentano una posizione accuratamente preparata e ipotesi divergenti sono state fatte sull'integrità o meno delle tombe da parte degli studiosi.[7] Barocelli, grazie alle conoscenze dell'epoca sulla tipologia delle tombe a cista e la posizione dei defunti, aveva attribuito la necropoli al Neolitico finale.[6] Successivamente, la necropoli di Champrotard è stata confrontata con altre necropoli europee, come quelle svizzere di tipo Chamblandes,[8] e valdostane, come quella in frazione Fiusey scavata nel 1909 da Ernesto Schiaparelli, o quella di Vollein scavata a partire dal 1968 e con la quale presenta numerose analogie architettoniche.[6] Il sito della necropoli di Villeneuve risulta essere stato pesantemente rimaneggiato nei secoli, soprattutto a causa della collocazione in una zona prevalentemente agricola, il che ha perturbato la capacità di attribuzione a un'epoca. Tuttavia, gli studiosi tendono ormai a concordare sul fatto che la necropoli sia stata utilizzata anche in epoca eneolitica (tra il 3500 a.C. e il 2300 a.C.).[6] In particolare, le indagini del 1987 hanno permesso di confermare «due fasi nella frequentazione della necropoli: quella più recente riconducibile all'Eneolitico (III millennio a.C.) e quella più antica al Neolitico recente, quest'ultima basata sulla datazione al 14C (3640 a.C.) e sulla tipologia del corredo funebre.»[9]
I crani ritrovati sono conservati nel museo archeologico regionale.[10]
Cento metri a sud della necropoli, sulla roccia di Le Crou-Champrotard, si trovano varie incisioni rupestri scoperte da Franco Mezzena nel 1991 e studiate solo nei primi anni 2000 da Federica Banfo e Angelo Fossati, tra le quali si notano soprattutto coppelle e raffigurazioni di pugnali del tipo Remedello.[3][11][12]
I ritrovamenti di altri reperti nei pressi del cimitero comunale e della fonderia Gervasone confermano l'occupazione del territorio di Villeneuve in epoca preistorica.[3]
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La pianta degli scavi del 1987, ripresa da Rosanna Mollo Mezzena nel 1997
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Un cranio ritrovato nella tomba n. 25 della necropoli di Villeneuve
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Andrea Arcà et alii, cit., p. 73.
- ^ La via delle Gallie. Quarta tappa. Consigli di visita, www.viadellegallie.vda.it, consultato il 10 aprile 2020.
- ^ a b c d e Miriana Perron, Storia e cultura. La Storia di Villeneuve, www.comune.villeneuve.ao.it, consultato il 10 aprile 2020.
- ^ Andrea Zanotto, cit., 1986. (Google libri)
- ^ Barocelli cit., 1919, p. 256.
- ^ a b c d La signora di Introd, www.introd.vda.it, consultato il 10 aprile 2020.
- ^ «Stimolante a questo proposito il dibattito legato ad eventuali pratiche o riti di sepoltura secondaria, da una parte già messi in evidenza con vigore in Rizzo 1910 per Fiusey e in Barocelli 1919 per Villeneuve Champrotard: è evidente l'uso del cosidetto seppellimento secondario. Gli scheletri erano stati verosimilmente deposti nelle tombe più o meno privati delle parti molli e dopo disfatti i legami delle ossa (...) Violazioni recenti sono da escludere; e dalle minute ed accurate osservazioni fatte nello scavo nulla risultò che possa far pensare a violazioni di remota antichità (ibid., p. 254); dall'altra negati più recentemente e quindi in Mezzena 1982, pp. 153-154, che propende per rimaneggiamenti successivi, anche a seguito di nuove deposizioni, o naturali, principalmente sulla base dell'interramento originario delle ciste che, in quanto parziale, lasciava scoperto il tetto della cassetta litica.» Fonte: Andrea Arcà et alii, cit., p. 70.
- ^ La Valle d'Aosta nel Neolitico e nell'Eneolitico, Atti della XXXI riunione scientifica IIPP "La Valle d’Aosta nel quadro della preistoria e protostoria dell’arco alpino centro-occidentale", www.iipp.it, 6 luglio 2007, consultato il 10 aprile 2020.
- ^ Cinzia Joris e Christel Tillier, Villeneuve, Necropoli di Champrotard, Realizzazione di una nuova centrale idroelettrica - loc. Plantey Centrale "Rû de Ponton". Verifica preventiva di rischio archeologico, a cura di Regione autonoma Valle d'Aosta e Comune di Introd., consultato il 12 aprile 2020.
- ^ Savina Fumagalli, cit., p. 113.
- ^ L'arte rupestre in Valle d'Aosta, il punto della situazione, documento per la sezione "Alpi Occidentali" del convegno L'Arte rupestre delle Alpi (Capodiponte, 21-24 ottobre 2010), www.archeosvapa.eu, consultato il 10 aprile 2020.
- ^ Federica Banfo, Damien Daudry, Angelo E. Fossati, Una roccia incisa da Le Crou-Champrotard (Valle d'Aosta), in Bulletin d'Etudes Préhistoriques et Archéologiques Alpines, a cura della Société Valdôtaine de Préhistoire et d’Archéologie, n. XIX, Aosta, 2008, pp. 27-36.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Pietro Barocelli Villeneuve: necropoli neolitica, Notizie degli scavi di antichità comunicate alla R. Accademia dei Lincei per ordine di S.E. il Ministro della Pubblica Istruzione, fascicoli 10-11-12, 1918, pp. 253-257.
- Franco Mezzena, Ricerche preistoriche e protostoriche in Valle d'Aosta. Risultati e prospettive, in Atti del Congresso sul Bimillenario della città di Aosta. Aosta 1975, Bordighera, 1982, pp. 149-204. (anche in Rivista di studi liguri, n. 41-42, 1975-1976, ISSN 0035-6603)
- Cinzia Joris e Christel Tillier, Villeneuve, Necropoli di Champrotard, Realizzazione di una nuova centrale idroelettrica - loc. Plantey Centrale "Rû de Ponton". Verifica preventiva di rischio archeologico, a cura di Regione autonoma Valle d'Aosta e Comune di Introd. (fonte)
- Cinzia Joris e Christel Tillier, Villeneuve, Adduzione di acqua irrigua a servizio dei comprensori dei consorzi di M.F. Champlong, Cumiod, Montovert, Béan-Torrette e Ru Bréan. Verifica preventiva di rischio archeologico, a cura di Regione autonoma Valle d'Aosta e Comuni di Sarre, Saint-Pierre, Saint-Nicolas e Villeneuve, 6 febbraio 2017.
- Cleto Corrain, I resti scheletrici della necropoli eneolitica di Villeneuve (Aosta), Quart (AO), Musumeci, 1986.
- Rosanna Mollo Mezzena, L'età del bronzo e l'età del ferro in Valle d'Aosta, in Atti della XXXI riunione scientifica La Valle d’Aosta nel quadro della preistoria e protostoria dell’arco alpino centro-occidentale (Courmayeur, 2-5 giugno 1994), 1997, pp. 139-223.
- Andrea Zanotto, Valle d'Aosta antica e archeologica, Musumeci, 1986.
- Andrea Arcà et alii, La parete incisa del riparo di Chenal (AO): i corredi di documentazione, in Bulletin d'Etudes Préhistoriques et Archéologiques Alpines a cura della Société Valdôtaine de Préhistoire et d’Archéologie, XXV-XXVI, Aosta, 2014-2015. (fonte)
- Stella Vittoria Bertarione, Ian Marsden, David Wicks, La "Signora di introd", ritrovamento di una Sepoltura del II Millennio a.C. al Plan-d'Introd, in Bollettino della Soprintendenza per i beni e le attività culturali, n. 8, Aosta, 2011, pp. 67-73.
- Federica Banfo, Roccia incisa a Champrotard: prima segnalazione, in Bulletin d’Études Préhistoriques et Archéologiques Alpines, Aoste, n. XII, 2001, pp. 181-186.
- Savina Fumagalli, Crani neolitici di Villeneuve nella Valle d'Aosta, Atti della Società Italiana di Scienze Naturali e del Museo Civico di Storia Naturale in Milano, pp.105-144.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Necropoli di Champrotard
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- La signora di Introd, www.introd.vda.it (fonte)