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Nebulosa Boomerang
Nebulosa Boomerang Nebulosa protoplanetaria | |
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La Nebulosa Boomerang ripresa dal Telescopio spaziale Hubble nel 2003. | |
Dati osservativi (epoca J2000.0) | |
Costellazione | Centauro |
Ascensione retta | 12h 44m 45.45s[1] |
Declinazione | -54° 31′ 11.4″ |
Coordinate galattiche | 301.9523; +08.3392 |
Distanza | 5000 a.l. (1533 pc) |
Dimensione apparente (V) | 1′.445 × 0′.724 |
Caratteristiche fisiche | |
Tipo | Nebulosa protoplanetaria |
Galassia di appartenenza | Via Lattea |
Altre designazioni | |
Nebulosa Bipolare del Centauro, ESO 172-7, IRAS 12419-5414 | |
Mappa di localizzazione | |
Categoria di nebulose protoplanetarie |
La Nebulosa Boomerang è una nebulosa protoplanetaria[2] situata nella costellazione del Centauro.
Si trova a una distanza di circa 5 000 anni luce dalla Terra.[3]
Osservazioni
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1980, era stata osservata dalla Terra tramite il Telescopio Anglo-Australiano del Siding Spring Observatory e, data la scarsa risoluzione delle immagini, si ritenne che la nebulosa possedesse una forma curva e leggermente asimmetrica, suggerendo così il nome di "nebulosa Boomerang".
La nebulosa fu fotografata in dettaglio dal Telescopio spaziale Hubble nel 1998; le nuove immagini più dettagliate mostrarono che si trattava di un oggetto simmetrico con due lobi con una forma assimilabile a una clessidra.
Nel 1995, utilizzando il Swedish-ESO Submillimetre Telescope da 15 metri, situato in Cile, gli astronomi trovarono che la sua temperatura era di appena un grado al di sopra dello zero assoluto (−272,15 °C),[4] che ne fa l'unico luogo dell'Universo conosciuto con una temperatura al di sotto anche della radiazione cosmica di fondo (2,7 K).[5]
Caratteristiche
[modifica | modifica wikitesto]La nebulosa Boomerang è uno degli oggetti più peculiari dell'Universo: con la sua temperatura di -272 °C, ossia un grado Kelvin al di sopra dello zero assoluto, è più fredda sia dell'area circostante, sia della radiazione cosmica di fondo, che ha una temperatura di -270 °C, ed è attualmente considerata come il luogo naturale più freddo dell'Universo conosciuto.[4][5][6][7]
Si ritiene che sia un sistema stellare che si trova nella fase immediatamente precedente a quella di nebulosa planetaria. La nebulosa continua a svilupparsi a causa del flusso di gas emesso dal suo nucleo dove si trova una stella all'ultimo stadio di vita che emette una radiazione luminosa in grado di illuminare l'inviluppo di polvere che circonda la stella. I grani di polvere, di dimensione millimetrica, mascherano la porzione centrale della nebulosa, per cui la maggior parte della luce visibile sfugge in due direzioni opposte attraverso due lobi che le conferiscono la forma a clessidra. Il gas emesso dalla stella fuoriesce a una velocità di 164 km/s espandendosi rapidamente nello spazio; questa espansione è la causa della temperatura estremamente bassa della nebulosa.
Osservazioni recenti
[modifica | modifica wikitesto]Nel 2013, le osservazioni condotte con il radiointerferometro dell'ALMA rivelarono altre caratteristiche della nebulosa Boomerang.[8] Si vide che i doppi lobi della nebulosa erano circondati da un vasto volume sferico di gas freddo visibile soltanto alle lunghezze d'onda radio sub-millimetriche. Le frange esterne della nebulosa apparivano essere in graduale riscaldamento.
In base alle informazioni disponibili alla metà del 2017, si ritiene che la stella centrale sia una gigante rossa ormai arrivata alla fine della sua esistenza.[9][10]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Gomez's Hamburger (archiviato dall'url originale il 26 ottobre 2004).
- ^ APOD: 2007 December 28 - A Beautiful Boomerang Nebula, su apod.nasa.gov.
- ^ PGC 3074547 (Boomerang Nebula) - Galaxy - SKY-MAP, su server2.sky-map.org.
- ^ a b Raghvendra Sahai e Lars-Åke Nyman, The Boomerang Nebula: The Coolest Region of the Universe?, in The Astrophysical Journal, vol. 487, n. 2, 1997, pp. L155–L159, Bibcode:1997ApJ...487L.155S, DOI:10.1086/310897.
- ^ a b Stephen Cauchi, Coolest bow tie in the universe, in The Sydney Morning Herald, 21 febbraio 2003. URL consultato il 2 febbraio 2007 (archiviato dall'url originale il 1º settembre 2006).
- ^ The Boomerang Nebula - the coolest place in the Universe?, su esa.int, ESA. URL consultato il 23 febbraio 2022.
- ^ Christian Deppner, Waldemar Herr e Merle Cornelius, Collective-Mode Enhanced Matter-Wave Optics, in Physical Review Letters, vol. 127, n. 10, 30 agosto 2021, pp. 100401, DOI:10.1103/PhysRevLett.127.100401. URL consultato il 28 settembre 2022.
- ^ ALMA reveals ghostly shape of 'coldest place in the universe', in Phys.Org, Omicron Technology Limited. URL consultato il 25 ottobre 2013.
- ^ Sahai, The Coldest Place in the Universe: Probing the Ultra-Cold Outflow and Dusty Disk in the Boomerang Nebula, in The Astrophysical Journal, vol. 841, n. 2, The American Astronomical Society, 31 maggio 2017, p. 110, Bibcode:2017ApJ...841..110S, DOI:10.3847/1538-4357/aa6d86, arXiv:1703.06929.
- ^ Archiviata in Ghostarchive. e Wayback Machine. URL consultato il 31 marzo 2023 (archiviato dall'url originale il 12 maggio 2020).: Astronomers solved the 22-year-long mystery behind the coldest place in the universe, su YouTube.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Nebulosa Boomerang
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- The Boomerang Nebula: The Coldest Region of the Universe?, su iopscience.iop.org., di Raghvendra Sahai and Lars-Åke Nyman, The Astrophysical Journal, 487:L155–L159, 1-10-1997; vedi anche The Chilliest of Stars, di Malcolm W. Browne, New York Times, 24-7-1997
- The Boomerang Nebula - The Coolest Place in the Universe?. URL consultato il 15 novembre 2019 (archiviato dall'url originale il 9 marzo 2012), ESA, 20-2-2003
- Vista da Hubble della nebulosa Boomerang, 13-9-2005; vedi anche Scattered Light from the Boomerang Nebula.
- ESA/Hubble-Boomerang Nebula, su spacetelescope.org.
- SIMBAD, Coordinate e dati Scientifici, 4-1-2007.