Mushallal
Mushallal (in arabo مُشَلَّل?), era una cittadina sita a metà strada tra Medina e la Mecca.[1]
In essa morì nel 684 e fu inumato il generale omayyade Muslim b. ʿUqba, le cui spoglie furono presto disseppellite dagli abitanti che, in segno di disprezzo e di odio per il suo sacrilego attacco a Medina, ne lapidarono il cadavere.[2]
Presso tale località, a Qudayd, a 15 km. da Medina, in epoca preislamica veniva adorata la divinità pagana di Manāt,[3] in onore della quale i pellegrini si radevano i capelli in segno di umiliazione (pratica comune anche alla Mecca nei riti del ḥajj preislamico del mese di Rajab).
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Julius Wellhausen, Reste arabischen Heidentums, pp. 2 e 26.
- ^ Abū ʿUbayd al-Bakrī, Muʿjam mā istajam, 2 voll. + Indici, Beirut, Dār al-kutub al-ʿilmiyya, 1998, IV, p. 98.
- ^ T. Fahd, Le Panthéon de l'Arabie centrale à la veille de l'Hégire, pp. 123 e segg.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Julius Wellhausen, Reste arabischen Heidentums, Berlino, De Gruiter, 1887.
- T. Fahd, Le Panthéon de l'Arabie centrale à la veille de l'Hégire, Parigi, Paul Geuthner, 1968.