Indice
Museo civico d'arte siamese Stefano Cardu
Museo civico d'arte siamese Stefano Cardu | |
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Ubicazione | |
Stato | Italia |
Località | Cagliari |
Indirizzo | Cittadella dei Musei, piazza Arsenale, 1 |
Coordinate | 39°13′22.1″N 9°07′02.46″E |
Caratteristiche | |
Tipo | Arte orientale |
Intitolato a | Stefano Cardu |
Istituzione | 1977 |
Visitatori | 2 736 (2022) |
Sito web | |
Il museo civico d'arte siamese Stefano Cardu si trova all'interno della Cittadella dei musei, il polo museale situato nel Castello di Cagliari.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Nelle sale del Museo Cardu, l'unico dedicato all'arte orientale in Sardegna, si trova esposta la più ampia collezione d'arte siamese in Europa[1], frutto delle ricerche del collezionista cagliaritano Stefano Cardu che, nel 1914, fece dono al comune di Cagliari di una parte degli oggetti da lui acquistati durante la sua permanenza in Siam, attuale Thailandia, e in occasione dei suoi viaggi in tutta la penisola indocinese, in Cina, in Giappone e in India. La collezione venne esposta in un primo momento nel palazzo Civico, dal 1977 nella Galleria comunale d'arte e dal 1981 nella Cittadella dei musei.
I primi studi sulla collezione vengono effettuati da Gildo Fossati nel 1969. Nel 2007-2008 è stato curatore scientifico del museo l'orientalista Ruben Fais. Lo studioso, massimo esperto della collezione, inoltre, nel 2009-2011 ha curato il prestito permanente e lo studio specialistico della collezione Canese, una preziosa e rara raccolta d'arte buddhista birmana, composta da statuaria, vasi e manoscritti, risalenti all'epoca di Konbaung (1752-1885).[2]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]La collezione siamese è composta da dipinti raffiguranti episodi del Ramakien, manoscritti, sculture buddhiste in bronzo, avorio, legno, argenteria a niello e a sbalzo, databili tra il XVII-XIX secolo. Di grande pregio sono i numerosi okimono e i netzuke giapponesi di epoca Meiji, e le porcellane cinesi e siamesi, risalenti alla dinastia Ming e Qing (XIV-XIX secolo).
Di particolare interesse è altresì la collezione di monete orientali. La collezione comprende inoltre l'unica raccolta di armi provenienti dall'Asia sud orientale in Italia[1]).
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Cagliari, Museo Civico d'Arte Siamese Stefano Cardu URL consultato il 29 marzo 2008.
- ^ Calendario sessagesimale 2008 del Museo d'Arte Siamese S. Cardu. La collezione cinese, 2007, Sassari, a cura di Ruben Fais, in lingua cinese e inglese; Coloriamo l'oriente. Quaderno didattico della collezione Cardu per i ragazzi dai 6 ai 10 anni (2011); "Le pitture del Rāmakien della collezione " Stefano Cardu", (2012); "I simboli della Natività del Buddha. L'antica arte aniconica buddhista"(2012), "The Birth of the Buddha in the Early Buddhist Art Schools", in Signless Signification in Ancient India and Beyond, a cura di T. Pontillo, M.P. Candotti, Anthem Press, Londra, New York, Delhi 2013; Il tesoro del pavone (2014); La collezione "Stefano Cardu". Studi e ricerche (2014);
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Museo civico d'arte siamese Stefano Cardu
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su sistemamuseale.museicivicicagliari.it.
- Museo d'arte siamese Stefano Cardu, su Comune di Cagliari. URL consultato il 29 agosto 2023.
- Cagliari, Museo Civico d'Arte Siamese Stefano Cardu, su sardegnacultura.it. URL consultato il 29 agosto 2023.
- Museo d’Arte Siamese, su Monumenti aperti. URL consultato il 29 agosto 2023.
- Museo civico d'arte siamese Stefano Cardu, su Ministero della cultura. URL consultato il 29 agosto 2023.