Miguel Itzigsohn

Da Teknopedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Asteroidi scoperti[1][2]: 15
1569 Evita 3 agosto 1948
1571 Cesco 20 marzo 1950
1581 Abanderada 15 giugno 1950
1582 Martir 15 giugno 1950
1588 Descamisada 27 giugno 1951
1589 Fanatica 13 settembre 1950
1596 Itzigsohn 8 marzo 1951
1608 Muñoz 1º settembre 1951
1684 Iguassú 23 agosto 1951
1688 Wilkens 3 marzo 1951
1779 Paraná 15 giugno 1950
1800 Aguilar 12 settembre 1950
1801 Titicaca 23 settembre 1952
1821 Aconcagua 24 giugno 1950
1970 Sumeria 12 marzo 1954

Miguel Itzigsohn (Bruxelles, 21 novembre 1908La Plata, 30 gennaio 1978) è stato un astronomo argentino di origine belga.[3][4] Nella sua carriera scoprì quindici asteroidi tra il 1948 e il 1954, oltre ad aver studiato alcune comete.

L'asteroide 1596 Itzigsohn[5] è così chiamato in suo onore.

Direttore del dipartimento di Astrometría Extrameridiana y Mecánica Celeste dal 1955 al 1972 presso l'osservatorio di La Plata[5], specializzato in astrometria e meccanica celeste,[6][7] il Minor Planet Center gli accredita la scoperta di quindici asteroidi, effettuate tra il 1948 e il 1954.

Fu destituito per decisione dell'intervento dell'UNLP nel 1975. Era padre di quattro figli, Miguel, María Dora, Marta Paulina e Matilde, che sarebbero stati rapiti dalla dittatura e scomparsi nell'ESMA durante la dittatura argentina del 1976.[8]

Tra il 1963 e il 1966 fu membro dell'Associazione Argentina di Astronomia, sotto la presidenza di Jorge Sahade e la vicepresidenza di Carlos Ulrrico Cesco.[9]

Oltre a 1569 Evita, Miguel Itzigsohn dedicò ad Evita Perón, utilizzandone vari epiteti con cui era nota, anche 1581 Abanderada, 1582 Martir, 1588 Descamisada e 1589 Fanatica.

  1. ^ Lista alfabetica degli scopritori di asteroidi, su minorplanetcenter.org, IAU Minor Planet Center. URL consultato il 12-09-2010.
  2. ^ Dati aggiornati al 12 settembre 2010.
  3. ^ (ES) Federación de Entidades Culturales Judías de Argentina, 200 personalidades judeo-argentinas (Itzigsohn en el 179), su icuf.org.ar. URL consultato il 1º dicembre 2016 (archiviato dall'url originale il 2 dicembre 2016).
  4. ^ Luces y sombras del ajedrez argentino, de Juan Sebastián Morgado (Buenos Aires, 2014)
  5. ^ a b (EN) Lutz D. Schmadel, Dictionary of minor planet names, p. 126. URL consultato il 12 settembre 2010.
  6. ^ (ES) NOMBRES CITADOS EN ESTE SITIO WEB, su oni.escuelas.edu.ar. URL consultato il 23 febbraio 2017 (archiviato dall'url originale il 14 ottobre 2016).
  7. ^ (ES) Itzigsohn, su memorialmagro.com.ar. URL consultato il 23 febbraio 2017.
  8. ^ (ES) Notas, su uchile.cl. URL consultato il 25 febbraio 2017.
  9. ^ (ES) HISTORIAL AUTORIDADES de la COMISIÓN DIRECTIVA (PDF), su astronomiaargentina.org.ar. URL consultato il 25 febbraio 2017.

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]