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Menesecmo
Menesecmo (in greco antico: Mενέσαιχμος?, Menésaichmos; IV secolo a.C. – IV secolo a.C.) è stato un politico ateniese, feroce avversario di Licurgo.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Menesecmo fece mettere sotto accusa e condannare Licurgo, accusandolo di empietà. Quando Licurgo sentì giungere la fine (323 a.C.), egli stesso decise di rivolgersi alla Boulé per rendere conto della sua condotta pubblica, e Menesecmo fu l'unico che osò trovare difetti al suo operato. Continuò la sua ostilità contro i figli di Licurgo, anche dopo la morte del padre, riuscendo a far intentare un procedimento penale contro di loro, che furono consegnati in custodia gli Undici. Vennero poi rilasciati a seguito di un intervento di Demostene. [1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Pseudo-Plutarco, Moralia, "Vite dei dieci oratori", pp. 841-844; Fozio, Bibliotheca, cod. 268; Suda, s.vv. "Licurgo", "proerosiai"; Arpocrazione, Lexicon of the Ten Orators, s.vv. "Arkyoros", "Deliastai"
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) William Smith (a cura di), Menesaechmus, in Dictionary of Greek and Roman Biography and Mythology, 1870.