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M712 Copperhead
M712 Copperhead | |
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Un proiettile guidato M712 esposto presso il White Sands Missile Range Museum | |
Descrizione | |
Tipo | Superficie/Superficie |
Impiego | Attacchi di precisione a lungo raggio |
Sistema di guida | balistica, con sistema laser semi-attivo per la fase finale del volo |
Costruttore | Martin Marietta |
In servizio | 1983 |
Peso e dimensioni | |
Peso | 62,6 kg |
Lunghezza | 1 372 mm |
Diametro | 155 mm |
Prestazioni | |
Vettori | Cannoni da 155 mm |
Gittata | 3-16,4 km |
Spoletta | Programmabile |
Esplosivo | HE |
dati tratti da In principio fu il Copperhead...[1] | |
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L'M-712 Copperhead è un proiettile d’artiglieria a guida laser in calibro 155 mm, destinato a colpire mezzi corazzati, fortificazioni, batterie d’artiglieria e postazioni radar.[1] Può essere utilizzato da diversi pezzi di artiglieria, come M-114, M-109, M-198, M777 e CAESAR. Il proiettile ha una gittata minima di 3 km e massima di 16 km.[2]
Storia del progetto
[modifica | modifica wikitesto]Verso la fine degli anni sessanta del XX secolo gli strateghi della NATO erano molto preoccupati per le enormi formazioni corazzate che i paesi del Patto di Varsavia avrebbero potuto schierare durante un ipotetico attacco all'Europa Occidentale.[1]
Per contrastare queste enormi formazioni, oltre alla componente corazzata e ai missili anticarro, venne deciso di utilizzare anche l'artiglieria campale tramite l'utilizzo di un apposito proiettile guidato.[1] Gli ingegneri dell'US Army Roadman Laboratories avviarono nel 1970 il programma CLGP (Cannon Launch Guided Projectile),[3] i cui studi di fattibilità furono effettuati nel 1971.[1] Al termine di questi ultimi vennero assegnati due contratti di sviluppo, uno alla Texas Instruments e uno alla Martin Marietta. Il principale problema incontrato fu la possibilità di realizzare un sistema che potesse sopportare, senza riportare danni, la fortissima accelerazione provocata dal lancio[N 1] da una canna di un pezzo d'artiglieria, rimanendo efficiente per guidare il proiettile contro un carro armato.[1]
Nel 1975 la Martin Marietta[4] fu incaricata dello sviluppo del nuovo sistema d'arma, denominato M-712 COPPERHEAD, utilizzante un dispositivo laser di guida semiattivo.[4] Durante i test di collaudo furono riscontrati numerosi problemi, ed una volta risolti fu autorizzata la produzione in serie iniziata nel 1983 e conclusasi negli anni novanta dopo che ne erano stati prodotti più di 20.000 esemplari distribuiti all'US Army e all'US Marine Corps.[1]
Descrizione tecnica
[modifica | modifica wikitesto]Il proiettile M-712 COPPERHEAD ha una forma simile a quella di un missile, è lungo 1,372 m, e pesa 62,6 kg e un diametro di 155 mm.[5] Partendo dalla sezione frontale l'M-712 è composto da un seeker, i giroscopi e l'elettronica di navigazione e guida, la testata bellica a carica cava del peso di 22,5 kg, di cui 6,69 kg costituiti dall'esplosivo Composition B,[3] dalle ali cruciformi retrattili, e per ultimo dalle superfici di controllo caudali e relativi attuatori.[1] Il proiettile viene trasportato dentro un apposito contenitore, il cui peso, comprensivo dell'arma, arriva a 93,2 kg. L'M-712 può sopportare un'accelerazione massima di 8.100 g, il cui superamento può causare danni ad alcuni sottosistemi, che limita la velocità massima a 594 m/sec.[1]
Utilizzato dal semovente M-109A3/A4/A5/A6 o da un obice trainato M-198, l'M-712 ha gittata massima che può variare a causa dalla carica di lancio utilizzata.[6] Con carica M-4A2 e velocità iniziale di 468 m/sec, si arriva a 9 900 m che salgono a 11 600 m con carica M-119A1 e velocità iniziale di 577 m/sec.[6] Utilizzando una modalità in volo planato la rispettive gittate salgono a 13 400 m e 16 400 m.[6] Con alcune limitazioni alla velocità iniziale l'M-712 può essere utilizzato anche con le più recenti cariche modulari, come le MACS (Modulary Artillery Charge System) fino alla Zona 4.[6]
Impiego operativo
[modifica | modifica wikitesto]Il proiettile COPPERHEAD può essere impiegato operativamente in due modi.[1] Il primo prevede una traiettoria balistica come quella di una normale granata d'artiglieria, che viene utilizzata quando il soffitto delle nuvole è alto e la visibilità è buona.[1] Quando il proiettile si trova a 3 000 metri dal bersaglio le superfici di controllo si estendono, il bersaglio viene acquisito dal seeker e quindi il sistema di guida di bordo regola superfici di controllo per manovrare contro il bersaglio.[1]
Il secondo prevede una modalità di volo planata, cioè quando il proiettile ha raggiunto l'apice della sua traiettoria esso scende rapidamente per giungere sul bersaglio a bassissima quota come un missile.[1] Per arrivare sull'obiettivo l'M-712 sfrutta l'energia laser riflessa dal bersaglio che, a 20 secondi dall'impatto,[3] viene illuminato in maniera continua da designatori posizionati a terra[N 2] o in volo installati sugli elicotteri da attacco Hughes AH-64 Apache o Bell OH-58 Kiowa.[3] Inizialmente la designazione laser del bersaglio doveva essere eseguita tramite il drone senza pilota Lockheed MQM-105 Aquila.[7]
Il primo utilizzo in ambiente bellico avvenne durante l'Operazione Desert Storm, quando 90 colpi furono sparati contro le fortificazioni irachene rinforzate e stazioni radar.[3] Uno di questi colpi causò la resa di una unità irachena.[2] Fu anche usato nell'Operazione Iraqi Freedom del 2003.[senza fonte] Nel 2015 l'esercito libanese ha ricevuto una fornitura di 560 proiettili M-712, e 50 missili AGM-114 Hellfire.[8] Le forze armate libanesi hanno sparato diverse centinaia di proiettili Copperhead contro obiettivi dell'ISIL nel Libano orientale durante l'offensiva di Qalamoun (luglio-agosto 2017).[9] Gli Stati Uniti dopo il completamento con successo dell'offensiva hanno rifornito le forze libanesi con ulteriori 827 proiettili.[9]
Utilizzatori
[modifica | modifica wikitesto]- Australian Army (non più in servizio)
Note
[modifica | modifica wikitesto]Annotazioni
[modifica | modifica wikitesto]Fonti
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f g h i j k l m Po 2010, p. 30.
- ^ a b Ripley 1992, pp. 114-115.
- ^ a b c d e Global Security.
- ^ a b Pretty 1978, pp. 65-66.
- ^ http://www.ausairpower.net/SP/DT-SPH-0705.pdf
- ^ a b c d Po 2010, p. 31.
- ^ Yenne, Yenne 2004, p. 43.
- ^ https://laf-digest.blogspot.com/2015/10/lebanese-army-receives-m712-copperhead.html.
- ^ a b Amp Time.
- ^ (EN) OSINTtechical su Twitter, su twitter.com. URL consultato il 13 novembre 2024.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Christopher Chant, A Compendium of Armaments and Military Hardware, Abingdon, Routledge, 2014, ISBN 1-134-64668-2.
- (EN) Christopher F. Foss, Tank & Combat Vehicle Recognition Guide, New York, Harper Collins, 2000, ISBN 0-00-472452-6.
- (EN) Ronald Pretty, Jane's Pocket Book of Missile, London, Macdonald and Jane's, 1972, ISBN 978-0-354-01069-6.
- (EN) Tim Ripley, The New Illustrated Guide to the Modern US Army, Salamander Books Ltd., 1992, ISBN 0-86101-671-8.
- (EN) William Yenne e Bill Yenne, Attack of the Drones: A History of Unmanned Aerial Combat, Zenith Imprint, 2004, ISBN 0-7603-1825-5.
- Pubblicazioni
- Enrico Po, In principio fu il COPPERHEAD..., in Rivista Italiana Difesa, n. 2, Chiavari, Giornalistica Riviera Soc. Coop. a.r.l., febbraio 2010, pp. 30-37.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su M712 Copperhead
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) M712 Copperhead, su Global Security, https://www.globalsecurity.org. URL consultato il 19 febbraio 2020.
- (EN) Lebanese Troops Hammered ISIS With Laser Guided Artillery Shells in 2017, su Amp Time, http://amp.timeinc.net. URL consultato il 19 febbraio 2020 (archiviato dall'url originale il 17 febbraio 2020).
- (EN) US Projectile, 155mm Heat Guided, Cannon-Launched, M712, su Bullet Picker, https://bulletpicker.com. URL consultato il 19 febbraio 2020.
- (EN) Copperhead and LRLAP: Smart Investments, su Lockheed Martin, https://www.lockheedmartin.com. URL consultato il 19 febbraio 2020.
- Video
- M712 Copperhead, su youtube.com.