Indice
Jaguar XK
Jaguar XK | |
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Descrizione generale | |
Costruttore | Jaguar |
Tipo principale | Coupé |
Altre versioni | Cabriolet |
Produzione | dal 1996 al 2014 |
Sostituisce la | Jaguar XJ-S |
Serie | Prima (1996–2006) Seconda (2006–2014) |
Sostituita da | Jaguar F-Type |
Altre caratteristiche | |
Auto simili | Maserati 3200 GT/Maserati Coupé/Maserati GranTurismo Porsche 996/Porsche 997 BMW M6 |
La Jaguar XK è un'autovettura sportiva prodotta dalla casa automobilistica britannica Jaguar dal 1996 al 2014.
Prima serie (1996-2006)
[modifica | modifica wikitesto]La XK8 fu lanciata nel 1996 per sostituire la XJS. Era disponibile con due tipologie di carrozzeria: coupé e decappottabile. L'auto fu la prima nella gamma Jaguar a utilizzare il motore V8 Ford a 32 valvole AJ-V8. La XK8 fu affiancata dalla più potente XKR nel 1998.
La XK ha ricevuto due aggiornamenti: uno nel 2002 e un secondo nella primavera del 2004.
Seconda serie (2006-2014)
[modifica | modifica wikitesto]La seconda generazione della XK ha debuttato nel 2005 al salone di Francoforte.[1] La XK è costruita su di un inedito telaio in alluminio[2] incollato e rivettato condiviso con la coeva XJ. Rispetto alla XK (X100), la XK (X150) è 61 mm più larga e 162,6 mm più lunga. È anche più leggera di 91 kg.
La vettura ha ricevuto un restyling nel 2009, con piccole modifiche alle luci anteriori e posteriori e ai paraurti; successivamente ha ricevuto un secondo e più piccolo restyling nel 2011, con un nuovo paraurti anteriore e un nuovo design della fanaleria
La produzione della XK è terminata nel luglio 2014 senza un erede diretta. La F-Type, che ne ha raccolto il testimone, è stata prodotta contemporaneamente sulla stessa linea di assemblaggio dal 2012 al 2014.
Note
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Jaguar XK
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale della XK seconda serie, su jaguar.com. URL consultato l'8 marzo 2010 (archiviato dall'url originale il 7 marzo 2010).