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Inseguimento
L'inseguimento è una specialità del ciclismo su pista. Due ciclisti o due team si sfidano su una distanza prefissata partendo da due punti diametralmente opposti sui due rettilinei della pista: vince chi per primo raggiunge l'avversario o, caso molto più frequente, chi copre la distanza nel minor tempo[2].
Nella versione a squadre competono, sia in campo maschile che femminile, formazioni formate ciascuna da quattro ciclisti[1].
Sia nella disciplina individuale che in quella a squadre, la lunghezza del tracciato è di 4 km.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Svolgimento delle gare
[modifica | modifica wikitesto]Le competizioni di inseguimento si aprono in genere con una prima manche nella quale i ciclisti scendono in pista a due a due per stabilire, analogamente ad una comune gara a cronometro, il loro tempo di qualifica. Il formato è lo stesso per le gare a squadre, con l'unica differenza che, se la pista del velodromo è lunga meno di 400 metri, le formazioni scendono in gara a una a una[1]. Gli autori dei quattro migliori tempi in assoluto affrontano le prove ad eliminazione diretta: vengono cioè accoppiati per le semifinali e le finali, ove gareggiano secondo le modalità proprie di una sfida di inseguimento[2]. Ai Giochi olimpici invece gli otto migliori accedono ad un secondo turno: in tale fase gli otto atleti (o team) gareggiano ancora soltanto contro il cronometro, e i migliori due approdano direttamente alla finale.
Le gare si tengono sempre con partenza da fermo e su una distanza fissa, diversa a seconda delle categorie. Nell'individuale, le competizioni maschili sono sulla distanza dei quattro chilometri per gli Elite e dei tre per gli juniores, mentre quelle femminili sono sui tre chilometri per le Elite e sui due per le juniores[2]. Nella prova a squadre le gare vengono invece disputate su una distanza di quattro chilometri sia per gli uomini che per le donne, e il tempo finale viene preso sulla ruota anteriore del terzo atleta al traguardo[1]. Si osservi che prima delle modifiche al regolamento UCI apportate in data 25 febbraio 2013, le gare femminili a squadre si svolgevano tra formazioni di sole tre atlete sulla distanza di tre chilometri[1].
Il momento più importante della gara è, se avviene, il ricongiungimento: in quel momento la gara si considera conclusa (questo non vale per le fasi di qualificazione, dove conta solo il tempo al traguardo). Nelle competizioni individuali l'inseguimento è completo per regolamento se la corona della bicicletta del ciclista che insegue riesce ad affiancare quella del ciclista inseguito[2]; nelle prove a squadre, invece, al fine di evitare collisioni, è sufficiente che il team che tenta il ricongiungimento (purché composto da almeno tre atleti) arrivi a meno di un metro di distanza dalla formazione rivale[1].
Storia e record
[modifica | modifica wikitesto]In campo maschile aveva una grande tradizione nella specialità soprattutto l'Italia, con campioni quali Fausto Coppi, Antonio Bevilacqua, Guido Messina, Leandro Faggin, Francesco Moser[3] e l'olimpionico Andrea Collinelli. In seguito si sono messi invece in evidenza soprattutto ciclisti tedeschi, come Jens Lehmann e Robert Bartko, britannici, come Chris Boardman, Graeme Obree e Bradley Wiggins, e australiani, come Bradley McGee e Jack Bobridge.
Il record del mondo individuale maschile sui 4 chilometri, 3'59"153, appartiene dal 18 ottobre 2024 all'italiano Jonathan Milan. Tale prestazione ha abbassato di 483 centesimi di secondo il tempo di Filippo Ganna (3'59"636, 14 ottobre 2022), che a sua volta aveva migliorato il precedente dell'americano Ashton Lambie, il primo a scendere sotto il muro dei 4 minuti (3'59"930 in altura ad Aguascalientes, 18 agosto 2021).
Il record a squadre (3'40"730) è appannaggio del quartetto australiano formato da Oliver Bleddyn, Sam Welsford, Conor Leahy e Kelland O'Brien, che l'ha stabilito il 6 agosto 2024 a Saint-Quentin-en-Yvelines. In precedenza il record era detenuto dal quartetto italiano (Consonni, Ganna, Lamon e Milan) col tempo di 3'42"032 (4 agosto 2021, Giochi olimpici di Tokyo). Prima di Tokyo, il record l'aveva segnato la Danimarca che nel 2020 aveva corso in 3'44"672[4].
Il primato individuale tra le donne sui 3 chilometri è della statunitense Chloé Dygert, 3'20"060, stabilito ad Apeldoorn il 3 marzo 2018[5]; quello per i quartetti femminili sui 4 chilometri, 4'04"242, risale invece al 3 agosto 2021, stabilito ai Giochi olimpici di Tokyo dalle tedesche Franziska Brauße, Lisa Brennauer, Lisa Klein e Mieke Kröger[6].
Campioni del mondo
[modifica | modifica wikitesto]Campioni olimpici
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f Regolamento UCI, pp. 17-21.
- ^ a b c d Regolamento UCI, pp. 13-16.
- ^ I signori dell'anello, su vigorelli.org, www.vigorelli.org. URL consultato il 6 settembre 2012 (archiviato dall'url originale il 15 maggio 2013).
- ^ (EN) Men's Team Pursuit, su olympics.com. URL consultato il 4 agosto 2021 (archiviato dall'url originale il 31 luglio 2021).
- ^ (EN) Women's Individual Pursuit. URL consultato l'11 maggio 2019.
- ^ (EN) Final classification of women’s team pursuit in Tokio (PDF), su olympics.com. URL consultato il 3 agosto 2021 (archiviato dall'url originale il 3 agosto 2021).
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Inseguimento
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) PART 3 TRACK RACES (PDF), su Uci.ch. URL consultato il 7 dicembre 2015.