Il ratto di Europa (vaso)
Il ratto di Europa | |
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Il ratto di Europa, vista anteriore | |
Autore | Assteas |
Data | IV secolo a.C. |
Materiale | ceramica |
Dimensioni | 70×60 cm |
Ubicazione | Museo archeologico nazionale del Sannio Caudino, Montesarchio (dal 2015) |
Il ratto di Europa è uno dei più noti crateri realizzati da Assteas, artista pestano del IV secolo a.C. È stato definito "il vaso più bello del mondo".[1]
L'attribuzione è certa, dato che il ceramografo incise sulla superficie del vaso sia la sua firma che i nomi delle figure dipinte.
Il cratere, appartenente alla tipologia detta "a calice", rientra nel filone della ceramica a figure rosse. È alto circa 70 cm e largo 60 all'apertura.
Sul lato anteriore è rappresentato il mito del ratto di Europa, mentre sul retro è possibile ammirare Dioniso seguito da alcune menadi, un sileno e il dio Pan (tale corteo prende il nome di tiaso).
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il cratere è stato rinvenuto nei primi anni '70 del Novecento a Sant'Agata de' Goti (in provincia di Benevento), città sorta sulle rovine dell'antica Saticula, da un operaio edile, durante dei lavori di scavo per la rete fognaria. Il carpentiere dapprima si appropriò illegalmente del reperto, poi lo portò a casa, fece alcuni autoscatti con una Polaroid a colori e infine lo vendette sul mercato nero per un milione di lire e un maialino.[2]
Il cratere ha poi seguito la filiera di un'organizzazione criminale dedita al traffico internazionale di reperti storici, venendo depositato in Svizzera in attesa di un acquirente. Da qui, "il ratto di Europa" fu venduto al Getty Museum (Malibù, California). In questa sede fu esposto dal 1981 al 2005.
In seguito a lunghe e complesse indagini dell'Arma dei Carabinieri (Comando Tutela Patrimonio Culturale) è stato possibile riportare il cratere in Italia, grazie alla prova schiacciante di un'istantanea Polaroid ritraente il cratere e l'operaio che lo aveva ritrovato anni addietro.
A partire dal 2007 il vaso è stato esposto in diverse città europee: Roma, Montesarchio, Napoli, Paestum, Parigi, Sant'Agata de' Goti, Milano.
Attualmente il cratere è in esposizione presso il Castello di Montesarchio, sede insieme alla Torre del museo archeologico nazionale del Sannio Caudino (in provincia di Benevento), città situata sul territorio dell'antica Caudium.
Mass media
[modifica | modifica wikitesto]La storia del cratere è stata narrata in diversi articoli giornalistici[3][4][5] e, in maniera più approfondita, nel romanzo "Il ratto di Europa. Storia del vaso di Assteas" di Aniello Troiano[6] e nel documentario di Michele Porcaro "ASSTEAS - Storia del vaso più bello del mondo"[7] a cui ha collaborato il critico d'arte Vittorio Sgarbi.[8]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ MiBAC, Capolavori: Il vaso più bello del mondo? Proviene dal Sannio Archiviato il 5 marzo 2016 in Internet Archive.
- ^ 868 le incompiute d’Italia, ecco la più sorprendente: il buco di Montesarchio, su Video Corriere. URL consultato il 21 aprile 2016.
- ^ Repubblica.it, Torna a casa l'antico cratere di Assteas: sarà esposto nella torre del Castello di Montesarchio, di Paolo De Luca, 27 giugno 2015
- ^ Il Mattino, Vaso di Asteas, l'atteso ritorno del prezioso reperto in valle Caudina, di Maria Tangredi, 16 Dicembre 2014
- ^ InStoria - L'odissea del cratere d'Europa, su instoria.it. URL consultato il 6 settembre 2017.
- ^ Il ratto di Europa. Storia del vaso di Assteas
- ^ [1]
- ^ [2]
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Europa (figlia di Agenore)
- Assteas
- Museo archeologico nazionale del Sannio Caudino
- Castello di Montesarchio
- Caudium
- Montesarchio
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Il ratto di Europa