Il fantasma dentro la macchina
Il fantasma dentro la macchina | |
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Titolo originale | The Ghost in the Machine |
Autore | Arthur Koestler |
1ª ed. originale | 1967 |
1ª ed. italiana | 1970 |
Genere | saggio |
Sottogenere | Filosofia, psichiatria |
Lingua originale | inglese |
Il fantasma dentro la macchina (The Ghost in the Machine) è un saggio di psicologia filosofica di Arthur Koestler, pubblicato nel 1967. Il titolo è tratto dall'espressione filosofica "ghost in the machine" introdotta dal filosofo oxfordiano Gilbert Ryle ne Il concetto di mente del 1949 per indicare il dualismo cartesiano tra mente e corpo. Koestler condivide il concetto di Ryle secondo cui la mente di un individuo non sarebbe un'entità non-materiale indipendente, che abita e governa temporaneamente un corpo. Al contrario, l'idea è che durante la sua evoluzione il cervello umano ha conservato le strutture precedenti, più primitive, e si è sviluppato sulla base di esse. Il saggio cerca di spiegare la tendenza umana verso l'autodistruzione analizzando la struttura del cervello, la filosofia e le dinamiche cicliche storico-politiche, analizzando in particolare la corsa agli armamenti nucleari.
Temi
[modifica | modifica wikitesto]Il saggio si inserisce nel dibattito sulla relazione tra mente e corpo, focalizzandosi in particolare sul dualismo cartesiano e sulle tesi di Ryle. Secondo l'approccio materialistico di Koestler, la personale esperienza di dualismo nasce dal concetto di olone.
Come olone, la mente ha una sua individualità, ma è anche parte integrata di un sistema di ordine superiore. L'interazione di un olone corporale con il suo ambiente si manifesta attraverso un continuo interscambio di forze (ontogenetiche, abitudinali, linguistiche prescrittive e sociali), che viene alimentato dai segnali di vita di ciascun membro di tale ambiente. Tale interscambio viene percepito come lo spirito vitale da ciascun fantasma/ghost, ma rappresenta solo l'output semplificato di un corpo complesso di conoscenze, emergente dalla complessità delle regole e delle strategie di un gruppo.
L'approccio di Koestner al problema mente-corpo si contrappone a quello comportamentista, in particolare alla teoria comportamentista in psicologia di Burrhus Skinner.
Seguendo l'holon umano fino alle sue radici, il saggio va a spiegare la tendenza dell'umanità verso l'auto-distruzione sulla base della struttura del cervello, della filosofia e delle dinamiche cicliche storico-politiche. Un concetto fondamentale del libro è che il cervello trino dell'uomo si è evoluto sulla base di strutture cerebrali precedenti e più primitive e di conseguenza possiede connessioni inadeguate ed è predisposto al conflitto. Gli strati primitivi del cervello riescono a imporsi sulla logica razionale, e questo va a spiegare come un individuo possa provare sentimenti di odio, rabbia e sensazioni di stress.
Queste teorie vengono riprese e sviluppate da Koestler nella sua opera successiva Janus: A Summing Up del 1978, nella quale sviluppa ulteriormente la teoria dei rapporti tra gli holon.
Citazioni
[modifica | modifica wikitesto]Il gruppo rock inglese The Police ha intitolato Ghost in the Machine un loro celebre album del 1981: Sting, leader del gruppo, lesse il libro durante una tournée e rimase molto colpito dalle teorie esposte, tanto da esserne influenzato in fase di scrittura dei brani dell'album.[1]
Edizioni italiane
[modifica | modifica wikitesto]Il libro è stato pubblicato in italiano nelle seguenti edizioni:[2]
- Arthur Koestler, Il fantasma dentro la macchina, Torino, Societa' Editrice Internazionale, 1970, p. 492.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Giovanni Pollastri, The Police & Sting. Shape of my heart: testi commentati, Lit Edizioni, ISBN 9788862314503.
- ^ http://www.librinlinea.it/titolo/il-fantasma-dentro-la-macchina-koestler/SBL0379765 Librinlinea biblioteche piemontesi online, Il fantasma dentro la macchina