Indice
Hesperiphona vespertina
Frosone vespertino americano | |
---|---|
Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Subphylum | Vertebrata |
Classe | Aves |
Sottoclasse | Neornithes |
Superordine | Neognathae |
Ordine | Passeriformes |
Sottordine | Oscines |
Infraordine | Passerida |
Superfamiglia | Passeroidea |
Famiglia | Fringillidae |
Sottofamiglia | Carduelinae |
Tribù | Coccothraustini |
Genere | Hesperiphona |
Specie | H. vespertina |
Nomenclatura binomiale | |
Hesperiphona vespertina (Cooper, 1825) | |
Sinonimi | |
Coccothraustes vespertinus |
Il frosone vespertino americano (Hesperiphona vespertina (Cooper, 1825)) è un uccello passeriforme della famiglia dei Fringillidi.[2]
Tassonomia
[modifica | modifica wikitesto]In passato la specie era ascritta al genere Coccothraustes, che condivideva col frosone eurasiarico con il nome di Coccothraustes vespertinus: pur continuando ad essere ritenuta ad esso affine, attualmente essa viene classificata in un genere a sé stante assieme all'affine frosone dal cappuccio (Hesperiphona abeillei).[2]
Se ne distinguono tre sottospecie[2][3]:
- Hesperiphona vespertina vespertina (W.Cooper, 1825), la sottospecie nominale, diffusa in Canada centro-orientale e nella porzione nord-orientale degli Stati Uniti;
- Hesperiphona vespertina brooksi Grinnell, 1917, dal corpo più slanciato e dal becco più sottile diffusa in Canada occidentale e Stati Uniti nord-occidentali;
- Hesperiphona vespertina montana Ridgway, 1874, diffusa lungo le Montagne Rocciose e la Sierra Madre Occidentale dagli Stati Uniti al Messico centrale.
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]La specie è diffusa in una grossa porzione del Nord America che comprende larga parte del Canada, e le aree costiere nord-orientale e occidentale degli USA, a sud fino al Messico centro-occidentale. Negli ultimi anni, le popolazioni settentrionali di frosone vespertino hanno espanso il suo areale in direttrice sud-est, probabilmente grazie alle piantagioni di acero americano ed altri alberi dei cui semi si nutre che sono sorte in territori precedentemente spogli da alberi e grazie alle mangiatoie poste all'aperto dai privati cittadini per nutrire gli uccelli di piccola taglia durante l'inverno[4].
L'habitat prediletto del frosone vespertino sono le aree boschive miste o di conifere: può spostarsi di bosco in bosco a seconda della stagionalità di maturazione dei semi delle varie piante.
Non è invece una specie tendenzialmente migratrice, a meno che non venga costretto a ciò dalle temperature rigide o dalla scarsità di cibo: in tal caso può spingersi a sud fino a raggiungere gli Stati Uniti meridionali[5]. Sono stati registrati anche due casi di esemplari spintisi accidentalmente fino alle isole britanniche[6].
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Dimensioni
[modifica | modifica wikitesto]Misura dai 16 ai 22 cm di lunghezza, per un'apertura alare che va dai 30 ai 36 cm ed un peso che varia fra i 39 e i 73 g[7][8].
Aspetto
[modifica | modifica wikitesto]L'aspetto è massiccio, con grossa testa e coda piuttosto corta. Il becco è robusto e conico, meno tozzo che nel frosone eurasiatico.
La specie presenta un dicromatismo sessuale piuttosto netto: nel maschio la colorazione di fondo è bruno-giallastro, con tendenza a scurirsi fino a diventare marrone su dorso, collo, guance, gola e nuca ed a schiarirsi sul basso ventre e sul sottocoda, dove diviene quasi giallo. Gialla è anche una striscia a forma di "V" che sovrasta gli occhi come un unico sopracciglio, mentre la calotta cranica è ricoperta di penne nere. Nere sono anche la mascherina che va dall'occhio al becco, la coda e il bordo delle ali, sulle quali è presente una banda bianca.
La colorazione della femmina è invece più dimessa: manca quasi completamente il marrone ed il piumaggio è grigio-brunastro sulla parte dorsale del corpo e quasi beige sul ventre, mentre il disegno bianco e nero sulle ali ed il nero della coda rimangono invariati: la mascherina nera è appena accennata (nella sottospecie nominale è addirittura assente), mentre sulla nuca è presente una banda giallastra a forma di mezzaluna che prosegue fino alle spalle.
In ambedue i sessi il becco è di color avorio, gli occhi grandi e rotondi di colore bruno scuro, le zampe di colore carnicino chiaro con quattro dita, di cui tre rivolte in avanti ed uno rivolto all'indietro.
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]Si tratta di uccelli diurni, tendenzialmente solitari, che tuttavia non hanno problemi a riunirsi in gruppetti, specialmente attorno alle fonti di cibo quando questo viene a scarseggiare. Durante il periodo riproduttivo, tuttavia, le coppie mostrano una spiccata territorialità e non esitano ad attaccare eventuali intrusi conspecifici.
Alimentazione
[modifica | modifica wikitesto]Il frosone vespertino ha una dieta essenzialmente granivora: esso si nutre di semi di ogni tipo, del cui involucro riesce ad avere facilmente ragione grazie al grosso becco e alla poderosa muscolatura che ad esso è associata. Più raramente può essere osservato nutrirsi anche di altro materiale vegetale (come bacche e frutti), o addirittura invertebrati: questo avviene soprattutto durante la stagione degli amori, quando questi uccelli necessitano di cibo molto nutriente per affrontare gli sforzi riproduttivi e per nutrire la prole.
Riproduzione
[modifica | modifica wikitesto]La stagione riproduttiva comincia in marzo-aprile: il maschio corteggia la femmina inseguendola insistentemente fino a che ella non acconsente all'accoppiamento[9].
Il nido ha una forma a coppa e viene costruito con rametti e altro materiale vegetale, mentre internamente esso è foderato di pelo e fili d'erba: generalmente esso viene posizionato a qualche metro d'altezza, nel fitto della vegetazione, con particolare preferenza per le biforcazioni dei rami[10].
In esso vengono deposte in genere 3 uova, la cui cova è appannaggio quasi esclusivo della femmina: esse schiudono dopo 13 giorni circa, ed i piccoli vengono nutriti da ambedue i genitori (ma anche qui è soprattutto la femmina ad occuparsi di loro). Sebbene siano in grado di lasciare il nido dopo a due settimane dalla schiusa, generalmente i genitori si prendono cura di essi per almeno altre due settimane. Generalmente viene portata avanti un'unica covata l'anno, mentre in annate particolarmente miti è possibile che ne vengano portate due.
Anche il frosone vespertino è monogamo, tuttavia il regime di coppia non è così rigido come nel suo parente eurasiatico ed in particolare i maschi possono accoppiarsi con più femmine[11].
In cattività, i frosoni vespertini possono vivere fino a 17 anni: in natura, tuttavia, è piuttosto raro che essi riescano a sopravvivere per più di una singola stagione riproduttiva, e questo vale in particolare per i maschi[12]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Birdlife International 2012, Coccothraustes vespertinus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ a b c (EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di), Family Fringillidae, in IOC World Bird Names (ver 9.2), International Ornithologists’ Union, 2019. URL consultato l'11 maggio 2014.
- ^ Gillihan S. W., Byers B., The Birds of North America - Evening Grosbeak (Coccothraustes verspertinus), vol. 599, A. Poole, F. Gill, 2001..
- ^ Koenig W. D., Knops J. M. H., Seed-crop size and eruptions of North American boreal seed-eating birds, in Journal of Animal Ecology, vol. 70, n. 4, 2001, p. 609–620.
- ^ Prescott D. R. C., Differential migration in the evening grosbeak (Coccothraustes vespertinus): A test of hypotheses, in Tesi di dottorato presso la University of Calgary (Canada), 1992.
- ^ Dean, J., An Extraordinary Evening Grosbeak, in Ontario Bird Banding, vol. 17, n. 17, 1985.
- ^ Dunning, J. B. Jr., CRC Handbook of Avian Body Masses, CRC Press, 1992, ISBN 978-0-8493-4258-5.
- ^ Peter Clement, Finches and Sparrows, Princeton University Press, 1999, ISBN 978-0691048789.
- ^ Scott A.C., Bekoff M., Breeding Behavior of Evening Grosbeaks, in Condor, vol. 93, n. 1, 1991), pp. 71–81.
- ^ Bekoff M., Scott A. C., Conner D. A., Nonrandom Nest-Site Selection in Evening Grosbeaks, in Condor, vol. 89, n. 4, 1987), p. 819–829.
- ^ Fee B. A., Bekoff M., Polygyny in the Evening Grosbeak, in Wilson Bulletin, vol. 98, n. 2, 1986, p. 308–308.
- ^ Bekoff M., Scott A. C., Conner D. A., Ecological Analyses of Nesting Success in Evening Grosbeaks, in Oecologia, vol. 81, n. 1, 1989, p. 67–74.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Hesperiphona vespertinus
- Wikispecies contiene informazioni su Hesperiphona vespertinus
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Hesperiphona vespertina, in Avibase - il database degli uccelli nel mondo, Bird Studies Canada.