Gli infermieri della mutua

Gli infermieri della mutua
	Dada Gallotti, Pino Caruso e Alida Chelli in una scena del film
Lingua originale	Italiano
Paese di produzione	Italia
Anno	1969
Durata	96 min
Genere	commedia
Regia	Giuseppe Orlandini
Soggetto	Dino Verde, Giuseppe Orlandini, Roberto Gianviti
Sceneggiatura	Dino Verde, Giuseppe Orlandini, Roberto Gianviti
Produttore	Enrico Cogliati Dezza
Casa di produzione	Ascot Cineraid Cinecidi
Distribuzione in italiano	Magna Cin. Ca
Fotografia	Franco Delli Colli
Montaggio	Antonietta Zita
Musiche	Carlo Rustichelli
Scenografia	Giorgio Postiglione
Costumi	Silvana Scandariato
Interpreti e personaggi
	Isabella Biagini: Valeria, propagandista del Verdiglax; Pino Caruso: Dottor Borselli; Peppino De Filippo: Gennarino Esposito Portiere-Farmacista; Gianrico Tedeschi: Professor Giacomo Gariboni; Bice Valori: Dottoressa Venanzi; Alida Chelli: Rossella la ginecologa; Renato Baldini: Ingegner Moscati; Fiorenzo Fiorentini: Marchese Renostowski; Dada Gallotti: Giuliana Borselli; Valentino Macchi: Medico; Luca Sportelli: Cavalier Mazzabotti; Paolo Panelli: Alvaro, il benzinaio; Lino Banfi: Peppino Proietti, Un mutuato; Donatella Della Nora: marchesa Renostowski; Nino Musco: Maestro con la raucedine; Sandro Dori: Nipote di Mazzabotti; Antonietta Fiorito:; Gianni Pulone: mutuato con padre ammalato; Enrico Marciani: funzionario della mutua;
Doppiatori italiani
	Giancarlo Maestri : Sandro Dori; Flora Carosello : badante casa Venanzi; Cesarina Gheraldi : anziana madre Venanzi; Michele Malaspina : Franco Angrisano; Germano Longo : il primo paramedico; Roberto Villa : Renato Baldini; Leonardo Severini : un portantino; Sergio Di Stefano : il figlio di Gennarino Esposito; Carlo Buratti : Luca Sportelli; Paolo Lombardi : Valentino Macchi; Emilio Cigoli: Enrico Marciani; Francesca Palopoli : Donatella Della Nora;

Gli infermieri della mutua è un film del 1969 diretto da Giuseppe Orlandini, ed interpretato da Pino Caruso, Peppino De Filippo, Bice Valori e Lino Banfi.

Trama

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Per aumentare la sua clientela il dottor Borselli non disdegna di usare i metodi più impensati e truffaldini, anche con l'aiuto di Gennarino, portiere, che, grazie alle prescrizioni del dottor Borselli e a spese della sua mutua, è riuscito a mettere da parte una quantità tale di medicinali da fare invidia ad una farmacia e con i quali si procura un notevole commercio tra i condomini del suo stabile. Un commerciante veneto arriva a Roma e si rompe una gamba cadendo dalla scaletta dell'aereo. Sull'ambulanza viene convinto a farsi ricoverare nella clinica del dottor Borselli piuttosto che all'ospedale. Per un equivoco è scambiato per una persona ricca e posto in una camera a pagamento, salvo essere spostato in corsia dopo aver scoperto la verità. Nel frattempo il dottor Borselli gestisce pure uno studio medico per mutuati e pazienti paganti con tecniche e stili ben diversi. I sospetti della dottoressa Venanzi cominciano a smuovere le acque e lo zio del commerciante (importante funzionario del ministero della sanità) che non riesce a rintracciare il nipote, spostato continuamente dalla corsia alle stanze a pagamento a seconda della situazione, apre un'inchiesta. Il professor Gariboni, sulla lista paga di Borselli, lo avverte della severa indagine che egli stesso è incaricato di condurre: Borselli riuscirà invece a minacciarlo di uno scandolo per aver cercato di sedurre la moglie. Alla fine anche la severa dottoressa Venanzi si convertirà ai metodi truffaldini del dottor Borselli.