Encephalartos kisambo
Encephalartos kisambo | |
---|---|
Stato di conservazione | |
In pericolo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Superdivisione | Spermatophyta |
Divisione | Cycadophyta |
Classe | Cycadopsida |
Ordine | Cycadales |
Famiglia | Zamiaceae |
Genere | Encephalartos |
Specie | E. kisambo |
Nomenclatura binomiale | |
Encephalartos kisambo Faden & Beentje, 1989 | |
Sinonimi | |
Encephalartos kanga |
Encephalartos kisambo Faden & Beentje, 1989 è una pianta appartenente alla famiglia delle Zamiaceae, endemica di Kenya e Tanzania.[2].
L'epiteto specifico kisambo deriva dal nome con cui le popolazioni locali indicano questa pianta.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]È una specie a portamento arborescente, con fusto alto 1-2,2 m, eretto o talora decombente, di 45–52 cm di diametro.[3]
Le foglie, pennate, disposte a corona all'apice del fusto, sono lunghe 240–360 cm, di colore dal verde-argenteo al verde-bluastro, con un picciolo lungo 2,5–5 cm. Sono formate da 89-96 paia di foglioline oblungo-lanceolate, opposite, lunghe 24–37 cm e larghe 29–37 mm, di consistenza coriacea, con margine spinoso, inserite sul rachide con un angolo di 45°.
È una specie dioica; gli esemplari maschili hanno usualmente da 1 a 5 coni, cilindro-coniici, di colore giallo crema, lunghi 49–64 cm e con diametro di 10-12,5 cm; quelli femminili presentano da 1 a 5 coni, ovoidali, lunghi 42–60 cm, 16–20 cm di diametro, di colore giallo arancio.
I semi sono ovoidali, lunghi 30–39 mm, ricoperti da un tegumento rosso arancio.
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]L'areale di E. kisambo è ristretto al Kenya meridionale e alla Tanzania settentrionale.[1]
Cresce in aree di foresta tropicale, da 800 a 1.800 m di altitudine.
Tassonomia
[modifica | modifica wikitesto]Questa entità fu scoperta nel 1970 nei pressi di Voi, in Kenya, da Robert Archer, un botanico americano che lavorava all'Herbarium di Nairobi.[4]
Il primo accenno alla specie in letteratura lo si trova tuttavia solo alcuni anni dopo la scoperta, in una revisione delle cicadi africane di Heenan, in cui si fa cenno ad una specie keniana della regione di Voi, non ancora formalmente descritta.[5]
La descrizione formale della specie ad opera di Faden e Beentje, che le assegnarono il nome di E. kisambo, venne pubblicata solo nel 1989, a distanza di quasi vent'anni dalla scoperta.[2] A distanza di pochi mesi, Moretti, evidentemente all'oscuro del lavoro di Faden, descrisse la stessa entità assegnandole il nome di E. voiensis[6], che per motivi cronologici deve essere considerato un sinonimo.
Nel 2007 Pócs & Luke descrissero infine una nuova specie di Encephalartos, endemica del monte Kanga, nella Tanzania nord-orientale, da loro battezzata E. kanga[7]. Gli autori, pur notando molteplici somiglianze con E. kisambo ritennero che vi fossero sufficienti differenze per farla ritenere una nuova specie. Tale convinzione non è stata tuttavia confermata dalle successive osservazioni e pertanto anche E. Kanga deve essere considerato un mero sinonimo[8].
Conservazione
[modifica | modifica wikitesto]La IUCN Red List classifica E. kisambo come specie in pericolo di estinzione (Endangered)[1].
La specie è inserita nella Appendice I della Convention on International Trade of Endangered Species (CITES)[9]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c (EN) Eastern Arc Mountains & Coastal Forests CEPF Plant Assessment Project & Bösenberg, J.D 2010, Encephalartos kisambo, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ a b Faden R.B. & H.J. Beentje, Encephalartos kisambo, a new cycad from Kenya, in Utafiti 1989; 2: 7–10, 1989.
- ^ Withelock 2002, pp.206-207.
- ^ Haynes J, Taxonomic History, Conservation Status & Morphologic Affinities of Encephalartos kisambo Faden & Beentje (PDF), in Cycads Newsletter 2009; 32(1):15-17.
- ^ Heenan D, Some observations on the cycads of Central Africa, in Bot. J. Linn. Soc. 1977; 74:279–288.
- ^ Moretti, A., P. De Luca, J.P. Sclavo & D.W. Stevenson, Encephalartos voiensis (Zamiaceae), a new east central African species in the E. hildebrandtii complex, in Ann. Miss. Bot. Gard. 1989; 76: 934–938.
- ^ Pócs T. & Q. Luke, A new species of Encephalartos (Zamiaceae) from Tanzania (PDF), in J. E. Afr. Nat. Hist. 2007; 96: 193–201. URL consultato il 2 gennaio 2012 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
- ^ Haynes J, Encephalartos kanga PÓCS & Q. LUKE — A Newly Described ‘Red Cone Cycad’ from Tanzania (PDF), in The Cycad Newsletter 2009; 32(1): 6-14.
- ^ CITES - Appendices I, II and III (PDF), su Convention On International Trade In Endangered Species Of Wild Fauna And Flora, International Environment House, 2011 (archiviato dall'url originale il 4 agosto 2012).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Whitelock, Loran M., The Cycads, Timber press, 2002, ISBN 0-88192-522-5.
- Haynes J.L, World List of Cycads: A Historical Review (PDF), su cycadsg.org, IUCN/SSC Cycad Specialist Group, 2011 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2015).
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Encephalartos kisambo
- Wikispecies contiene informazioni su Encephalartos kisambo
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Encephalartos kisambo, su The Cycad Pages. URL consultato il 23 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 23 giugno 2014).