Elvira: Mistress of the Dark

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Disambiguazione – Se stai cercando il film, vedi Una strega chiamata Elvira.
Elvira: Mistress of the Dark
videogioco
Schermata sul Commodore 64
PiattaformaAmiga, Atari ST, Commodore 64, MS-DOS, NEC PC-9801
Data di pubblicazione1990-1992
GenereVideogioco di ruolo
Temaorrore
OrigineRegno Unito
SviluppoHorrorsoft
PubblicazioneAccolade, Flair Software (C64)
Modalità di giocoSingolo giocatore
Periferiche di inputMouse, tastiera, joystick
SupportoFloppy disk (5 per Amiga/ST)
Requisiti di sistemaVideo PC: Tandy, EGA, VGA
Seguito daElvira 2: The Jaws of Cerberus

Elvira: Mistress of the Dark, o anche solo Elvira sulle copertine, è un videogioco di ruolo horror, con protagonista Elvira, personaggio di film e televisione statunitensi interpretato dall'attrice Cassandra Peterson. In particolare ha lo stesso titolo originale della commedia horror del 1988 Una strega chiamata Elvira. Il gioco è stato creato dalla Horrorsoft e pubblicato nel 1990 dalla Accolade per Amiga e DOS, e successivamente per Atari ST, Commodore 64, NEC PC-9801.

Si tratta del secondo gioco sviluppato dalla Horrorsoft, dopo Personal Nightmare[1].

Il giocatore è stato chiamato a salvare la strega Elvira, che è stata rapita e tenuta prigioniera all'interno del suo stesso castello, da una sua malvagia antenata Emelda che improvvisamente è ritornata in vita a causa di una maledizione. All'inizio della storia, il giocatore viene catturato, e salvato da Elvira. Tuttavia Elvira ha perso tutti i propri strumenti magici e le sue pozioni, e il giocatore deve ritrovare sei chiavi affinché la strega possa annullare la maledizione e riprendere il controllo del castello. L'avventura si svolge all'interno del maniero di Killbragant, che è infestato di guardie, mostri e fantasmi al servizio di Emelda.

Modalità di gioco

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Come tutti gli altri giochi della Horrorsoft successivi a Personal Nightmare, Elvira propone un gameplay a metà tra l'avventura grafica e l'esplorazione di dungeon, con visuale in prima persona. Il giocatore dovrà esplorare le vastissime ambientazioni che compongono il gioco, spostandosi con comandi singoli tra stanze a schermata fissa, alla ricerca di diversi oggetti che lo potranno aiutare a proseguire o a scampare ad eventuali pericoli.

Occasionalmente, il giocatore dovrà affrontare dei nemici in battaglie in tempo reale, in cui dovrà cercare di parare i colpi dei nemici per poter poi passare al contrattacco e ucciderli. Si può scegliere tra due tipi di attacco e due tipi di parata. Ogni volta che si vince una battaglia, il giocatore guadagna dell'esperienza per l'arma utilizzata in combattimento, il che renderà i successivi combattimenti con quell'arma più facili. Altri nemici devono essere eliminati utilizzando su di loro un certo oggetto in maniera quanto più veloce possibile, altrimenti uccideranno istantaneamente il giocatore (un esempio è dato dal lupo mannaro).

Più avanti nel gioco, si possono anche recuperare degli ingredienti da utilizzare nella cucina di Elvira (attraverso il comando Mix), i quali permettono di ottenere delle pozioni che potenziano gli attributi o fanno recuperare punti ferita.

Il personaggio controllato dal giocatore è dotato di quattro statistiche:

  • Forza: Influenza i danni che si possono infliggere ai nemici;
  • Resistenza: Influenza la resistenza ai danni del giocatore;
  • Agilità: Mostra la probabilità di ottenere l'iniziativa in combattimento, potendo così attaccare per primo;
  • Abilità: Mostra il livello di abilità del giocatore con l'arma attualmente equipaggiata. Aumenta ogni volta che si vince una battaglia utilizzando l'arma equipaggiata.

Elvira vinse il premio di Computer Gaming World nel 1991 come miglior gioco di ruolo dell'anno[2]. Zzap! assegnò il titolo di "gioco caldo" alla versione Commodore 64[3].

Il gioco ha avuto un sequel, Elvira 2: The Jaws of Cerberus, pubblicato nel 1992. Inoltre nel 1991 è uscito Elvira: The Arcade Game, basato sullo stesso personaggio, ma il genere del gioco è del tutto diverso.

  1. ^ Elvira: Mistress of the Dark, su thehouseofgames.net, The House of Games. URL consultato il 12 settembre 2010 (archiviato dall'url originale il 12 giugno 2010).
  2. ^ (EN) Computer Gaming World's 1991 Games of the Year Awards (JPG), in Computer Gaming World, n. 88, Anaheim, Golden Empire Publications, novembre 1991, pp. 38–40, 58, ISSN 0744-6667 (WC · ACNP).
  3. ^ Zzap! 57.

Collegamenti esterni

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