Distretto di Brindisi
Distretto di Brindisi | |||||
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Informazioni generali | |||||
Nome ufficiale | Distretto di Mesagne (1806-1813) Distretto di Brindisi (1814-1861) | ||||
Capoluogo | Brindisi (1814-1861) | ||||
Altri capoluoghi | Mesagne (1806-1813) | ||||
Dipendente da | Terra d'Otranto | ||||
Suddiviso in | 8 circondari 16 comuni 3 villaggi | ||||
Amministrazione | |||||
Organi deliberativi | Sottintendente Consiglio distrettuale | ||||
Evoluzione storica | |||||
Inizio | 1806 | ||||
Causa | L. 132 del 1806 del Regno di Napoli | ||||
Fine | 1860-61 | ||||
Causa | Occupazione garibaldina, annessione al Regno di Sardegna e proclamazione del Regno d'Italia | ||||
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Cartografia | |||||
- San Pancrazio Salentino: costituito in comune autonomo nel 1839 per distacco da Torre Santa Susanna;
- Villa Castelli: costituito in comune autonomo nel 1926 per distacco da Francavilla Fontana;
- San Michele Salentino costituito in comune autonomo nel 1928 per distacco da San Vito dei Normanni.
Il distretto di Brindisi, precedentemente distretto di Mesagne, fu una circoscrizione amministrativa di secondo livello del Regno di Napoli e, quindi, del Regno delle Due Sicilie. Il distretto, subordinato alla provincia di Terra d'Otranto, era costituito da 16 comuni e 3 uniti[1].
Istituzione e soppressione
[modifica | modifica wikitesto]Fu costituito nel con la legge 132 del 1806 Sulla divisione ed amministrazione delle province del Regno, varata l'8 agosto di quell'anno da Giuseppe Bonaparte. Dal 1º gennaio 1814, in seguito a quanto disposto dal decreto n. 1697 del 21 aprile 1813 Per la formazione d'un quarto distretto nella provincia di Terra d'Otranto, a firma del sovrano Gioacchino Murat, il capoluogo del distretto fu spostato da Mesagne a Brindisi, assumendo, la circoscrizione, il nome del nuovo capoluogo[2]. Dopo l'occupazione garibaldina e l'annessione al Regno di Sardegna, del 1860, e con la proclamazione del Regno d'Italia, del 1861, l'ente fu soppresso.
Suddivisione in circondari
[modifica | modifica wikitesto]Il distretto di Brindisi, come gli altri distretti del reame, era suddiviso in successivi livelli amministrativi gerarchicamente dipendenti dal precedente. Al livello immediatamente successivo, infatti, vi erano i circondari, che, a loro volta, erano costituiti da comuni[3].
Le funzioni dei circondari riguardavano esclusivamente l'amministrazione della giustizia. Tali circoscrizioni, che costituivano il terzo livello amministrativo dello stato, delimitavano un ambito territoriale che abbracciava, generalmente, uno o più comuni, tra i quali veniva individuato un capoluogo[3]. In particolare, il distretto di Brindisi era suddiviso in 8 circondari, ciascuno dei quali includeva uno o più comuni[4].
Elenco dei circondari:
- Circondario di Brindisi:
Brindisi (borgo aggregato Tuturano) - Circondario di Salice:
Salice, Veglie, Guagnano (borgo aggregato Villa Baldassarri o Baldassarre), San Donaci - Circondario di San Vito:
San Vito[5], Carovigno - Circondario di Oria:
Oria, San Pancrazio[6], Torre Santa Susanna, Erchie - Circondario di Francavilla:
Francavilla (borgo aggregato Villa Castelli) - Circondario di Mesagne:
Mesagne, Latiano - Circondario di Ostuni:
Ostuni - Circondario di Ceglie:
Ceglie
Al momento della sua istituzione, il distretto includeva anche il circondario di Campi, che, nel 1814, contestualmente al cambio di capoluogo e alla riorganizzazione della suddivisione amministrativa della Provincia di Terra d'Otranto, fu aggregato al distretto di Lecce[2]. Il circondario di Campi, così come definito dal decreto n. 922 del 4 maggio 1811, era così composto[7]:
- Circondario di Campi:
Campi, Squinzano (borgo aggregato Torchiarolo), San Pietro Vernotico (borgo aggregato Cellino)
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Per riunito o unito è da intendersi un centro privo di autorità municipale, amministrativamente aggregato a un comune. Tali centri senza autonomia amministrativa erano detti, generalmente, "villaggi" o, in alcune province, "borghi"; in Calabria citeriore, invece, erano detti "rioni", in Abruzzo "ville", nella Provincia di Napoli e nel Principato citeriore "casali". Gabriello De Sanctis (1840), I sezione, p. 29
- ^ a b Bullettino delle leggi del Regno di Napoli, Anno 1813, I semestre. Da gennajo a tutto giugno, Napoli, Fonderia Reale e Stamperia del Ministero della Segreteria di Stato, 1813, pp. 228-229, ISBN non esistente. URL consultato il 30 dicembre 2012.
- ^ a b Achille Moltedo, p. x.
- ^ Gabriello De Sanctis (1854), p. 8.
- ^ Il comune di San Vito includeva il territorio dell'attuale comune di San Michele Salentino, divenuto autonomo nel 1928.
- ^ San Pancrazio fu costituito in comune autonomo nel 1839, staccandosi da Torre Santa Susanna.
- ^ Bullettino delle leggi del Regno di Napoli, Anno 1811, I semestre. Da gennajo a tutto giugno, Napoli, Fonderia Reale e Stamperia del Ministero della Segreteria di Stato, 1813, p. 227, ISBN non esistente. URL consultato il 30 dicembre 2012.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Attilio Zuccagni-Orlandini, Corografia fisica, storica e statistica dell'Italia e delle sue Isole, supplemento al vol. 11, Firenze, Tipografia L'Insegna di Clio, 1845, ISBN non esistente.
- Gabriello De Sanctis (a cura di), Dizionario statistico de' paesi del regno delle Due Sicilie, Napoli, 1840, ISBN non esistente.
- Gabriello De Sanctis (a cura di), Elenco alfabetico delle province, distretti, circondari, comuni e villaggi del regno delle Due Sicilie, Napoli, Stabilimento Tipografico di Gaetano Nobile, 1854, ISBN non esistente.
- Pompilio Petitti (a cura di), Repertorio amministrativo ossia collezione di leggi, decreti, reali rescritti ecc. sull'amministrazione civile del Regno delle Due Sicilie, Vol. 1, Napoli, Stabilimento Migliaccio, 1851, ISBN non esistente.
- Achille Moltedo, Dizionario geografico - storico - statistico de' comuni del Regno delle Due Sicilie, Napoli, Stabilimento Gaetano Nobile, 1858, ISBN non esistente.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Distretti della Provincia di Terra d'Otranto (1816-1860) | ||
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