Discussione:Vasco Errani

Ho cancellato io la citazione di un singolo episodio (i funerali di Nassirija) che, in quanto strumentalizzato politicamente (non si sa il vero motivo di quelle risate con Pecoraro), stona con la neutralità di una voce enciclopedica. --mirco77 18:09, 22 ott 2006 (CEST)[rispondi]

Non si può cancellare tutto il paragrafo di cui sopra? ha enciclopedicità nulla... --RdocB 19:53, 24 nov 2006 (CET)[rispondi]

Ragazzi, wikipedia non è l'ufficio stampa di Errani, che si sa difendere benissimo da solo.
Tra l'altro, in questa dichiarazione attacca deliberatamente due quotidiani, quindi wikipedia ci fa anche la figura del fiancheggiatore. Perché wikipedia deve stare da una parte? E' un'enciclopedia al di sopra delle parti o no?
Io cancelllo tutto, e bisogna mettere questa dichiarazione tra le notizie del maggio 2006.
Sentruper - 2 marzo 2007

Trovo la cancellazione di Sentruper sbagliata. Errani è enciclopedico alla luce di quell'avvenimento, non per altro. Come nelle bio di altri personaggi pubblici si riportano avvenimenti di questo tipo, non vedo perché non riportarlo anche qui. Oltretutto non si è fatto altro che descrivere l'evento e riportare la dichiarazione del titolare della biografia (con fonti a sostegno): nulla di più asettico. Così come è ora, la voce è da cancellazione. --Alearr 13:09, 2 mar 2007 (CET)[rispondi]

PS. mi piacerebbe anche sapere da che parte si presume sia stata vista la voce --Alearr 13:33, 2 mar 2007 (CET)[rispondi]

PS2. ho ripristinato e corretto la versione precedente. Se si intendesse nuovamente cancellare l'info, vi prego di prendere in considerazione l'ipotesi di mettere in cancellazione la voce, che io trovo enciclopedica solo per il rilievo che ha avuto fra i media, non essendo un uomo politico enciclopedico di per sé. --Alearr 13:38, 2 mar 2007 (CET)[rispondi]

E' vero: più che una voce enciclopedica è un curriculum vitae. Bene: allora vada per la cancellazione dell'intera voce. Come si fa a cancellare una voce?
--Sentruper 15:40, 28 dic 2007 (CET)[rispondi]

Visto che:

• È stato presidente di Regione e questo lo rende enciclopedico al di là di ogni dubbio
• La voce va indubbiamente migliorata, ma questo non c'entra con l'enciclopedicità, (si valuti semmai se mettere {{p}} o {{c}}))

rimuovo il tag {{e}} dalla voce. --Gggg81 (talk) 17:09, 8 apr 2008 (CEST)[rispondi]

uno dei motivi di mancata neutralità era la non menzione circa il risultato della controversia(errani rieleggibile o meno) ma io stesso ho provveduto a citare la soluzione adottatta dai giudici. saluti--Ale santos (msg) 11:16, 13 feb 2012 (CET)[rispondi]

errani è stato condannato per falso ideologico: la sentenza del luglio 2014 è d'appello--Pizzangrillo (msg) 12:21, 10 lug 2014 (CEST)[rispondi]

vorrei segnalare l'errore presente nella frase "Il Partito Democratico, in deroga all'art. 22 dello statuto dello stesso PD, che lo vieterebbe, ricandida Errani alla presidenza della Regione Emilia-Romagna per le elezioni del 2010." per i seguenti due motivi: 1) l'articolo di riferimento è il 19 dello statuto del PD dell'emilia romagna, non il 22 del PD nazionale (che invece parla solo di elezioni nazionali ed europee) http://www.pder.it/binary_files/allegati/statuto_approvato_23201_74421.pdf 2) i commi 4 e 5 dell'articolo 19 prevedono esplicitamente la possibilità di deroga (quindi scrivere che lo statuto regionale vieterebbe la deroga è falso) — Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 217.77.80.29 (discussioni · contributi) 16:27, 21 ott 2014‎ (CEST).[rispondi]

L'iter burocratico della rielezione di Vasco Errani al suo terzo mandato è corretto. La questione fondamentale a questo punto è la dinamica sulla legge di recepimento regionale nei confronti di quella statale. L'Italia è un paese in movimento verso l'assetto federalista, L'Emilia Romagna con Vasco Errani fervido sostenitore del sistema e pioniere nel processo di attuazione, è una regione ad elevato raggiungimento dell'obiettivo. Le decisioni centrali dello Stato possono essere ritoccate ove necessario proprio dalle singole regioni nel rapporto con la loro realtà territoriale, come vuole il discorso federalista. L'Emilia Romagna ridiscute e modifica fortemente le leggi centrali in quanto regione dotata di forte autonomia amministrativa anche a livello locale, altre regioni caratterizzate da realtà più deboli si attengono maggiormente alle direttive centrali dello Stato piuttosto che perseguire maggiormente una loro autonomia, in quanto proprio più difficile da attuarsi. Nel momento in cui si iniziasse ad avvertire un sensibile e significativo mutamento delle cose, in senso negativo,allora inizierebbero anche tutte quelle manifestazioni di disapprovazione sempre più frequenti e sempre meno democratiche che a quel punto obbligherebbero a prendere in considerazione la legge statale andando ad incidere su quella regionale.

Ora, laddove le regioni sono efficienti ed efficaci nella loro politica di autonomia, come l'Emilia Romagna, ma anche Lombardia, alcune leggi centrali non vengono recepite a livello regionale come tal quali, ma secondo una propria legge regionale che, come in questo caso della rielezione al terzo mandato, possono essere anche decisamente opposte, quindi suscitare polemica come di fatto è accaduto, e si discostano dalla natura della legge centrale in quanto si ritiene che in quella regione le cose devono continuare a procedere allo stesso modo, perchè di fatto funzionano,ed andare a cambiare è un rischio, perchè in fondo non c'è il bisogno di cambiare, le cose funzionano benissimo così. Se ancora non è stato fatto è perchè l'Emilia Romagna, la Lombardia, hanno funzionato bene con anni e anni di amministrazione delle stesse persone. Ora però quelle persone sono cambiate, la legge è ancora così, si vedrà.

E' anche un discorso di capacità politica a saper mantenere le cariche; si fanno le elezioni e i voti ci sono,e anche queste rappresentano un iter democratico, legale e trasparente che dà un segnale sull'accettazione o meno del regolamento regionale piuttosto che statale proprio perchè riconfermano la stessa situazione anche dopo tre o quattro mandati.

Certo che una cosa di deve dire. Secondo me un Presidente di Regione dopo tre o quattro mandati può davvero sentirsi stanco, ma non stanco come in fondo stanchi sono tutti quelli che lavorano e comunque devono continuare obbligatoriamente a farlo perchè non possono ancora andare in pensione, ma stanco sul piano dell'obiettività dell' amministrazione, perchè comunque la materia è pesante e importante, con il rischio dei soliti processi di inevitabile e quasi a volte inavvertibili rischi di incanalamento delle situazioni con appunto perdita di obiettività.

Allora io penso che senza recepimento della legge statale a livello regionale - in questo caso in questa materia - si possa continuare allo stesso modo fintanto che le cose funzionano; nel momento in cui è necessario un cambiamento, proprio a livello dirigenziale/amministrativo/politico si riusciranno a gestire le cose - democraticamente, legalmente e con trasparenza - affinchè avvenga questo cambiamento, è un sistema comodo e facilitante. Tutto sta nell'abilità delle persone a sapersi destreggiare con competenze, strategie e soprattutto costante lavoro, come si vuole che debba essere in una società democratica che vede la vera democrazia in un sistema federale piuttosto che centrale, e in Emilia Romagna le persone hanno davvero l'istinto di voler fare da sè quello che vogliono, come vogliono e soprattutto la tenacia a volerlo fare, è un valore della vita.

Il sistema federale può essere un grande aiuto per uno Stato, ma in fondo lo Stato ha sempre avuto una funzione anche un po' più frenante, limitante, lenta se vogliamo, che non piace sicuramente ad una regione federale, ma che è necessario perchè nella grande autonomia e libertà anche se gestita, le cose ad un certo punto assumono un andamento di esagerazione che può nuocere alla regione autonoma e infine allo Stato stesso che ancora è tale. C'e chi dice che lo Stato non fa i controlli, ma è necessario controllare anche le autonomie.— Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 93.47.52.182‎ (discussioni · contributi) 12:37, 29 set 2017 (CEST).[rispondi]

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Nella parte finale oltre ad essere non neutrale, non c'é la documentazione giusta: "Secondo il rappresentante della procura dell'Alta Corte "Per ribaltare l'assoluzione emessa in primo grado i giudici dell'appello avrebbero dovuto avere argomenti dirimenti basati su elementi probatori efficaci: questo non si è verificato" e ancora i giudici dell'appello, "hanno interpretato tutta la vicenda attribuendo a Errani un dolo che non c'è stato, determinando così un cortocircuito logico motivazionale.7" --Skymen (msg) 17:44, 26 ott 2022 (CEST)[rispondi]