Indice
Discussione:Principio di non contraddizione
spostato , in attesa : Esempio di Bertrand Russell
[modifica wikitesto]- Possiamo ricordare un ironico esempio a suo tempo proposto da Bertrand Russell.Supponiamo che sia vera una affermazione falsa come 4=5 (l'affermazione A nella notazione sopra vista può essere : "4 è diverso da 5" e non-A: "4 è uguale a 5" ), allora sottraendo 3 da entrambi i membri otteniamo: 2=1. Ora, io e il Papa siamo due, ma 2=1 quindi io e il Papa siamo uno, quindi io sono il Papa.
Va sistemato più opportunamente alla pagina di Bertrand Russell o ex falso quodlibet.
incomprensibile e fuori tema
[modifica wikitesto]Sposto qui passo discutibile (anche perché parla della bivalenza, FORSE?):
- Il pensiero unico rivelatore di tutti i principi, compreso quello di non contraddizione
Con la prima fondamentale contraddizione:
- il pensiero realtà oppure il pensiero non realtà
Da cui procede la seconda contraddizione:
- Siamo solo natura oppure non siamo solo natura
Bensì, avendo sempre presente, che questa seconda contraddizione esiste solo in quanto è rivelata dalla prima. Orbene, mentre ogni contraddizione che l' uomo osserva dal mondo naturale, non gli solleva dubbi, esempio:
- Il sole sorge oppure il sole non sorge
Al contrario quelle formulate per ogni nostra azione - possono suscitare dubbi, esempio:
- Questa frase è vera oppure questa frase è falsa
Allora, tutto l' atteggiamento nostro con le conseguenti azioni - possono essere " vere o false" - per il potere che ci dà la libertà responsabile il pensiero. Conclusione, il pensiero rivela a noi due mondi, quello responsabile di ogni individuo e quello irresponsabile innocente della natura. Dunque, viviamo si una logica bivalente bensì proprio in quanto rese creature consapevoli dal pensiero.— Questo commento senza la firma utente è stato inserito da AD10492 (discussioni · contributi).
- Si può inserire in Principio di bivalenza? --Bultro 14:46, 6 ott 2007 (CEST)