Dino Rex
Dino Rex videogioco | |
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Schermata di gioco | |
Titolo originale | ダイノレックス? |
Piattaforma | Arcade |
Data di pubblicazione | novembre 1992[1] 1992 |
Genere | Picchiaduro a incontri |
Tema | Preistoria |
Origine | Giappone |
Sviluppo | Taito |
Pubblicazione | Taito |
Direzione | Takatsuna Senba, Chiho Kimura |
Produzione | Masaki Ogata, Ichiro Fujisue, Takatsuna Senba |
Programmazione | Yasuhito Nakamura, Yasuo "Iromust" Tsumori, Takamasa "Tarabar" Hori, KZN, Nob, Masahiro Okamoto, Takayuki Shinma |
Musiche | Hiroshige "Tono" Tonomura, Y. Ohashi |
Modalità di gioco | Giocatore singolo, due giocatori |
Specifiche arcade | |
CPU | MC68000 a 12 MHz[2] |
Processore audio | Sound CPU: Z80 a 4 MHz Sound chip: YM2610 |
Schermo | Raster orizzontale |
Risoluzione | 320x224 pixel |
Periferica di input | Joystick 8 direzioni, 3 pulsanti |
Dino Rex (ダイノレックス?, Daino Rekkusu) è un videogioco arcade del 1992 di genere picchiaduro ad incontri, edito dalla Taito. In esso vi figurano non umani ma dinosauri, i quali sono stati realizzati utilizzando l'animazione in stop motion, anticipando di due anni Primal Rage di Atari Games.
È incluso esclusivamente nella raccolta per PlayStation 2 Taito Memories II Jōkan, uscita nel 2007 solo in Giappone.[3]
Trama
[modifica | modifica wikitesto]La storia parla di quando ai giorni nostri, alcuni archeologi hanno rinvenuto delle statuette di argilla raffiguranti un uomo a cavallo di un dinosauro su delle rovine situate in Sud America, il che indica che sia l'uomo che i dinosauri coesistevano in un mondo controllato dalle Amazzoni, dove uomini di diverse tribù combattevano per una regina una volta all'anno; uno di loro dimostrò che il suo compagno dinosauro era molto più forte di quelli degli altri avversari, tanto da riuscire a impossessarsi della regina e a diventarne infine il re titolare.
Modalità di gioco
[modifica | modifica wikitesto]In Dino Rex il giocatore combatte contro altri avversari in incontri uno contro uno, ove viene dichiarato vincitore quando per due round di fila riesce a esaurire la barra della salute dell'avversario. Ogni round è cronometrato e se entrambi i combattenti hanno ancora salute rimanente allo scadere del tempo, il combattente con più salute vince il round. Dopo aver vinto un certo numero di incontri, viene indotto in una sequenza onirica che funge da fase "bonus", dove l'obiettivo principale è decimare una città nel tempo presente.[4]
Quando si gioca da soli, i giocatori assumono il ruolo di un guerriero, possono scegliere tra sei dinosauri giocabili e combattere contro combattenti controllati dal computer, ognuno con le proprie mosse speciali che vengono eseguite immettendo comandi tramite pulsanti mentre si muove il joystick. Se tutti gli avversari vengono sconfitti, il giocatore sarà in grado di combattere contro il re titolare per diventare il prossimo sovrano. Due sono le caratteristiche degne di nota del gameplay: la prima è la capacità di ripristinare la salute tenendo premuto il pulsante, la seconda è l'indicatore di potenza, che può essere aumentato tre volte di seguito per eseguire delle combo.[4]
Dinosauri selezionabili
[modifica | modifica wikitesto]Sviluppo e pubblicazione
[modifica | modifica wikitesto]Dino Rex è stato sviluppato dalla maggior parte dello stesso team che ha realizzato Gun Frontier e Metal Black alla Taito, compreso il director Takatsuna Senba, e originariamente doveva essere uno sparatutto a tema elicotteristico, ma a causa del successo di giochi come Street Fighter II: The World Warrior di Capcom, il progetto è stato rielaborato in un titolo picchiaduro con il nome di "Project D-Rex".[5][6] Senba e il suo team hanno utilizzato animazioni e grafica disegnate a mano, oltre a modellini artigianali dei dinosauri combattenti che sono stati poi filmati attraverso il processo di animazione stop motion, precedendo di due anni Primal Rage di Atari Games.[6][7][4][8]
Dino Rex è stato inizialmente lanciato solo per le sale giochi da Taito nel 1992 in Giappone e in Europa.[9][5] Il gioco è stato ripubblicato solo in Giappone come parte della compilation Taito Memories II Jōkan per PlayStation 2 il 25 gennaio 2007.[4][10]
Nell'aprile 2023, Taito annunciò che Dino Rex sarebbe stato uno dei giochi inclusi nella raccolta Taito Milestones 2, uscita in Giappone nell'agosto 2023.[11]
Accoglienza
[modifica | modifica wikitesto]Dino Rex ha ricevuto un'accoglienza negativa da parte dei recensori in retrospettiva. Kurt Kalata di Hardcore Gaming 101 ha criticato pesantemente il gameplay e i controlli complicati, mentre ha espresso giudizi contrastanti sulla presentazione e sulla grafica.[4] Joseph Shaffer di HonestGamers ha criticato i controlli e l'elevata curva di difficoltà.[12]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (JA) Masumi Akagi, アーケードTVゲームリスト 国内•海外編 (1971-2005), Nishinomiya, Amusement Tsūshin-sha, 2006, p. 44, ISBN 9784990251215.
- ^ (EN) Taito F2 System Hardware (Taito), su system16.com. URL consultato il 3 settembre 2024.
- ^ (JA) タイトー、アーケードの名作25本を収録! PS2「タイトーメモリーズ2 上巻」, su game.watch.impress.co.jp. URL consultato il 24 marzo 2024.
- ^ a b c d e (EN) Kurt Kalata, Dino Rex, su Hardcore Gaming 101, 11 luglio 2017. URL consultato l'8 luglio 2019 (archiviato l'8 luglio 2019).
- ^ a b (EN) Dino Rex, su arcade-history.com. URL consultato il 12 settembre 2024.
- ^ a b (EN) Ending for Dino Rex (Arcade), su The Video Game Museum. URL consultato il 12 settembre 2024.
- ^ (JA) Takatsuna Senba, DINO REX (c)タイトー, su www6.ocn.ne.jp, 12 ottobre 2006. URL consultato il 12 settembre 2024 (archiviato dall'url originale il 20 febbraio 2007).
- ^ (JA) 仙波隆綱 - 「メタルブラック」を作った男, vol. 1, Ohta Publishing, giugno 2001, ISBN 4-87233-591-0 (archiviato il 23 luglio 2022).
- ^ (EN) Dino Rex [European], su AllGame. URL consultato il 12 settembre 2024 (archiviato dall'url originale il 14 novembre 2014).
- ^ (JA) PlayStation2 Soft > 2007, su GAME Data Room. URL consultato il 12 settembre 2024.
- ^ (JA) 『タイトーマイルストーン2』Nintendo Switchにて2023年8月発売決定。『ダイノレックス』など最大8タイトル以上が収録される, in Famitsū, 13 aprile 2023. URL consultato il 12 settembre 2024.
- ^ (EN) Joseph Shaffer, Dino Rex (Arcade) review, su HonestGamers, 26 febbraio 2012. URL consultato il 12 settembre 2024.