Conflitto afghano-iraniano del 2023

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Conflitto afghano-iraniano del 2023
parte Guerra civile in Afghanistan
Zona del conflitto
Data27 maggio 2023
LuogoConfine tra l'Afghanistan e l'Iran
Casus belliContesa sulla gestione del bacino idrico del fiume Helmand
EsitoStatus quo ante bellum
Schieramenti
Perdite
1 morto (fonti afghane)
Molteplici morti (fonti iraniane)
1 morto (fonti afghane)
1 morto, 2 feriti (fonti iraniane)
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Il conflitto afghano-iraniano del 2023 è stato uno scontro avvenuto il 27 maggio 2023 tra le forze armate dell'Emirato islamico dell'Afghanistan e le guardie di frontiera iraniane, svoltosi lungo il confine tra Afghanistan e Iran tra la provincia afgana di Nimruz e la provincia iraniana del Sistan e Baluchistan. Il motivo dello scontro sta nella contesa delle acque del fiume Helmand[1].

Contesto storico

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Dispute sull'acqua del fiume Helmand

Relazioni tra Iran e talebani

Le dichiarazioni ufficiali rilasciate da entrambe le parti su come si sono svolti gli scontri si differenziano in modo significativo poiché ciascuna parte incolpa l'altra. Inayatullah Khwarazmi, portavoce del ministero della Difesa afghano, ha dichiarato: "Purtroppo oggi, ancora una volta nelle zone di confine del distretto di Kang della provincia di Nimroz, c'è stata una sparatoria da parte di soldati iraniani ed è scoppiato un conflitto". Ghasem Rezaei, il vice capo della forza disciplinare della Repubblica Islamica dell'Iran, ha dichiarato: "Senza osservare le leggi internazionali e il buon vicinato, le forze talebane hanno iniziato a sparare al checkpoint di Sasuli causando una risposta decisiva"[2].

Secondo l'agenzia di stampa iraniana Tasnim Nwes Agency, gli scontri sono iniziati quando un gruppo armato di trafficanti di droga ha tentato di entrare in Iran e le forze iraniane hanno sparato contro di loro. Le forze talebane locali, ignoranti di ciò che stava accadendo, hanno pensato che le forze iraniane li stessero attaccando, causando uno scontro. Le forze talebane hanno quindi tentato di attaccare i villaggi iraniani di confine: Sasuli, Hatam e Makaki, ma sono state respinte[3].

Le guardie di frontiera iraniane hanno fatto uso di artiglieria durante gli scontri, ma hanno negato le accuse riguardanti l'uso di missili[4].

In seguito al breve scontro c'è stata una de-escalation e la situazione è tornata allo status quo ante bellum.

Voci correlate

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