Communications in Mathematical Physics

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Communications in Mathematical Physics
AbbreviazioneCommun. Math. Phys.
StatoGermania (bandiera) Germania
Linguainglese
Periodicitàbimensile
GenereFisica matematica
FondatoreRudolf Haag e Res Jost
Fondazione1965
EditoreSpringer Science+Business Media
DirettoreHorng-Tzer Yau
ISSN0010-3616 (WC · ACNP) e 1432-0916 (WC · ACNP)
Sito webwww.springer.com/journal/220/
 

Communications in Mathematical Physics (abbreviata come Commun. Math. Phys.) è una rivista accademica pubblicata da Springer. La rivista pubblica articoli in tutti i campi della fisica matematica, ma si concentra in particolare sull'analisi matematica legata alla fisica della materia condensata, alla meccanica statistica, alla teoria quantistica dei campi, alle algebre degli operatori, all'informazione quantistica e alla teoria della relatività.[1]

La rivista è stata fondata da Rudolf Haag e Res Jost nel 1965. Haag ha guidato la rivista per i primi 8 anni. I successivi caporedattori sono stati Klaus Hepp e James Glimm, entrambi per tre anni. Arthur Jaffe è diventato caporedattore nel 1979 e ha prestato servizio per 21 anni. Michael Aizenman è diventato il quinto caporedattore nel 2000 e ha ricoperto questo ruolo fino al 2012. L'attuale caporedattore è Horng-Tzer Yau.[2]

Gli articoli dal 1965 al 1997 sono disponibili liberamente in formato elettronico, tramite il Progetto Euclide, un'organizzazione senza scopo di lucro avviata dalla Cornell University Library[3]. Questa parte della rivista è gestita dalla Electronic Mathematical Archiving Network Initiative (EMANI),[4][5] un'organizzazione a supporto della conservazione elettronica a lungo termine delle pubblicazioni matematiche.

  1. ^ (EN) Editori e topic di Communications in Mathematical Physics, su springer.com. URL consultato il 12 febbraio 2021.
  2. ^ (EN) Arthur Jaffe, 50 Years of Communications in Mathematical Physics (PDF), in News Bulletin, International Association of Mathematical Physics, 2015, pp. 15–26.
  3. ^ (EN) Volumi accessibili dal Progetto Euclide, su Project Euclid. URL consultato il 9 febbraio 2021.
  4. ^ (EN) EMANI - Project details, su sub.uni-goettingen.de. URL consultato il 30 gennaio 2022.
  5. ^ (EN) EMANI - Sito ufficiale, su emani.org. URL consultato il 9 febbraio 2021 (archiviato dall'url originale il 5 luglio 2020).

Collegamenti esterni

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